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Elvis Presley, il re del rock torna in vita e va in tour: merito dell’…intelligenza artificiale

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Elvis Presley, il re del rock torna in vita e va in tour: merito dell’…intelligenza artificiale

Il mito di Elvis Presley rivive grazie all’intelligenza artificiale

Elvis Presley, il leggendario re del rock, farà presto il suo ritorno sul palco grazie a un progetto innovativo che sfrutta l’intelligenza artificiale. La compagnia britannica Layered Reality ha annunciato il debutto di “Elvis Evolution”, uno spettacolo che utilizzerà proiezioni olografiche, realtà aumentata e effetti multisensoriali per far rivivere l’icona musicale scomparsa nel lontano 1977. Questo straordinario tour prenderà il via a Londra a novembre, per poi toccare diverse città tra cui Las Vegas, Tokyo e Berlino.

Il team di Layered Reality ha ottenuto l’accesso a migliaia di foto personali e archivi homevideo di Elvis, grazie ad un accordo stretto con Authentic Brands Group, proprietaria dei diritti dell’artista. Questo materiale è stato utilizzato per ricreare in maniera realistica la presenza dell’artista sul palco, promettendo così uno spettacolo di nuova generazione che celebra la leggenda di Elvis Presley.

L’iniziativa che ha visto il ritorno di Elvis Presley grazie all’intelligenza artificiale, segue alcune precedenti iniziative che hanno reso protagoniste icone musicali del passato come Abba, Whitney Houston e Michael Jackson. Questa tendenza trova sempre nuove applicazioni, come nel caso del progetto per un film sulla vita di Edith Piaf, intitolato provvisoriamente “Edith”, che grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, darà vita a una nuova narrazione della sua storia, a 60 anni dalla sua scomparsa. Questi iniziative dimostrano come l’intelligenza artificiale stia influenzando in modo significativo l’industria dell’intrattenimento, aprendo nuove possibilità per far rivivere le leggende del passato attraverso tecnologie all’avanguardia.

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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza​”

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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza​”

Denunciamo con sdegno la promozione, da parte di alcune note agenzie turistiche internazionali, di “tour della realtà” al confine con Gaza, trasformando la tragedia umana della popolazione palestinese in un’attrazione turistica. Siamo di fronte a un’operazione cinica e inaccettabile, che sfrutta la sofferenza e la distruzione provocate da mesi di guerra per offrire “esperienze forti” a pagamento, con pacchetti che promettono scorci di città bombardate e la possibilità di “vedere con i propri occhi il confine con Gaza”.

Il tutto mentre la popolazione palestinese è sottoposta a bombardamenti, assedi, fame e deportazioni. Questa mercificazione del dolore umano è un oltraggio alla memoria delle vittime, una forma moderna di pornografia bellica, che contribuisce a normalizzare l’occupazione, la violenza e la disumanizzazione di un intero popolo.

Mentre la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, c’è chi specula sulla guerra come se fosse un set cinematografico. È il riflesso più degradato di un sistema che fa profitto anche sulle macerie. Chiediamo l’immediata rimozione di questi “tour” dai portali di viaggio internazionali e l’apertura di un dibattito pubblico sull’etica del turismo nei contesti di conflitto.

Alcuni siti che promuovono questi viaggi sono tra i più visitati al mondo e contribuiscono a una narrazione tossica, che presenta solo un lato della guerra, legittimando l’occupazione e criminalizzando le vittime. Esprimiamo piena solidarietà al popolo palestinese e continueremo a battersi, in Italia e in Europa, contro il genocidio in corso a Gaza e contro ogni tentativo di strumentalizzarne il dramma. La guerra non è uno spettacolo. La morte non è un souvenir. Il turismo dell’orrore è complicità con il genocidio!”. Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.

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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.

Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.

“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.

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