Attualità
Funerali di Francesco De Paolis: lutto e commozione al Portuense

Data e luogo delle esequie
I funerali di Francesco De Paolis, scomparso la sera del 31 dicembre 2023, si terranno martedì 9 gennaio. Il rito funebre si svolgerà a partire dalle ore 10.30 nella chiesa di Santa Silvia, situata in viale Giuseppe Sirtori, nella zona Portuense di Roma. La sua compagna, Chiara Romei, ha condiviso la tragica notizia su Facebook, ringraziando tutti per l’affetto e il supporto ricevuti.
Raccolta di amici e familiari per l’ultimo saluto
Si prevede un’ampia partecipazione per rendere l’ultimo omaggio a Francesco, padre di due bambine. I risultati dell’autopsia, condotta sul corpo, saranno disponibili nelle prossime settimane, con la Procura che ha rilasciato il nulla osta necessario. La morte di Francesco è attualmente oggetto di una inchiesta per omicidio colposo, anche se ancora non c’è nessuno iscritto nel registro degli indagati. I carabinieri hanno sequestrato le cartelle cliniche per chiarire eventuali negligenze del personale medico.
La sera della tragedia
Il 31 dicembre, Francesco era andato in ospedale a causa di un forte mal di gola, lasciando a casa la compagna e un figlio. Dopo un ultimo scambio di messaggi con Chiara, il silenzio è calato fino alla chiamata dell’ospedale intorno alle 22.30, in cui è stato comunicato un improvviso peggioramento delle condizioni di Francesco. Nonostante i tentativi di rianimazione, Francesco è morto poco dopo davanti agli occhi della compagna.
Richieste di chiarezza da parte della famiglia
L’avvocato della famiglia di Francesco ha posto l’accento sulla necessità di chiarire il lasso di tempo tra l’ultimo messaggio scambiato con la compagna e la chiamata dell’ospedale. La famiglia teme che potrebbero esserci state delle circostanze evitabili che hanno portato alla tragica conclusione.
Fonte: [Fanpage](https://www.fanpage.it/roma/francesco-va-al-san-camillo-con-il-mal-di-gola-e-muore-domani-i-funerali-al-portuense/)
Attualità
Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

RiderSottoAttacco Un rider di Roma derubato per la seconda volta in sole 24 ore – scopri i dettagli di questa inquietante escalation di crimini urbani!
Immaginate di essere in sella alla vostra moto, consegnando cibo per le strade affollate, quando improvvisamente vi ritrovate senza telefono, soldi e mezzo di trasporto: è esattamente ciò che è accaduto a un rider nella capitale, in un doppio episodio che sta facendo discutere e che solleva interrogativi sulla sicurezza dei lavoratori in prima linea. Secondo quanto emerso, il primo furto ha colpito il rider mentre era impegnato in una consegna, con i ladri che hanno agito rapidamente per sottrargli beni essenziali, lasciando lui e i suoi colleghi in allerta.
La sequenza degli eventi
Gli incidenti si sono verificati in rapida successione, con il secondo furto che ha ripreso lo stesso modus operandi: ladri che approfittano della vulnerabilità dei rider durante il lavoro. Fonti locali riportano che il rider, già scosso dal primo episodio, è stato preso di mira di nuovo, alimentando paure diffuse tra chi opera nelle consegne a domicilio.Le implicazioni per la sicurezza
Questa serie di furti non è solo un caso isolato, ma un segnale preoccupante per la comunità dei rider, che ogni giorno affronta rischi per le strade. Esperti del settore stanno monitorando la situazione, chiedendosi se misure più stringenti possano prevenire simili episodi in futuro – e tu, cosa ne pensi di questa onda di crimini?
Attualità
Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

Come è triste questa vita fatta di immagine, apparenza e superficialità.
I tempi cambiano, ma forse in peggio. La morte di Papa Francesco è l’emblema più lampante di come nemmeno la fede cristiana sia riuscita ad arginare lo strapotere dei social.
Rubare i fiori da piazza San Pietro come souvenir il giorno della annuncio della morte del sommo pontefice, prendersi la copia dell’osservatore Romano e rivenderla online a 500 euro e infine farsi i selfie davanti la salma di Papa Francesco, sono un segno inequivocabile che adesso tutto va condiviso e annunciato sui social network.
Alla fine anche lucrare sulle disgrazie altrui, per prendere qualche like in più, non è poi così male, soprattutto se questo serve per far salire il cima all’algoritmo il proprio profilo social.
Nella società dell’iperdemocrazia mascherata, dove il politicamente corretto è l’undicesimo comandamento e nessuno può mettere più dei paletti alla moralità altrui, la cultura, la moralità e la dignità umana si trovano in forte difficoltà.
Alla ricerca di una guida politica e spirituale che non sia quella dei social e del profitto a tutti i costi, non ci resta che lottare affinché la. vita umana non diventi una passarella dove vince chi prende più like.
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Ho trame in mente. Produttori, non fate i pigri.