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Giornata della Memoria: commemorazione in ricordo delle vittime gay e lesbo

Oggi, venerdì 26 gennaio, Roma Capitale dedica un momento commemorativo in occasione della Giornata della Memoria, in ricordo delle persone lgbt+ vittime del nazifascismo. L’iniziativa è promossa dall’Ufficio Diritti LGBT+ e si terrà alle ore 19 presso il monumento “Tutti Potenziali Bersagli” a piazzale Ostiense, in collaborazione con la comunità lgbt+.
Alla commemorazione interverranno Miguel Gotor, assessore alla Cultura e delegato alla Memoria, Michela Cicculli, presidente della commissione capitolina Pari Opportunità, Marilena Grassadonia, coordinatrice Ufficio Diritti LGBT+, e Amedeo Ciaccheri, presidente del Municipio Roma VIII.
L’evento è parte dell’impegno di Roma Capitale nel raccontare la storia della violenza nazifascista, con l’obiettivo di evitare che tali orrori si ripetano. La commemorazione si svolgerà davanti al monumento “Tutti Potenziali Bersagli” a piazzale Ostiense, dove cinque sagome rappresentano le diverse categorie di persone sterminate nei campi di concentramento durante il nazifascismo. Ogni sagoma è un potenziale bersaglio, con un triangolo di colore diverso che simboleggia il gruppo di appartenenza delle vittime. Ad esempio, il triangolo rosa rappresenta gli uomini gay, mentre il triangolo nero le persone “asociali”, tra cui le donne lesbiche.
Marilena Grassadonia, coordinatrice dell’Ufficio Diritti LGBT+ di Roma Capitale, sottolinea l’importanza di ricordare queste storie diverse ma unite dallo stesso destino, e ribadisce l’impegno continuo di Roma Capitale nel mantenere vivo il ricordo di tutte le vittime dell’olocausto, affinché la giustizia e la verità possano restituire dignità alle persone che hanno perso la vita o la serenità nei campi di concentramento.
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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza”

Denunciamo con sdegno la promozione, da parte di alcune note agenzie turistiche internazionali, di “tour della realtà” al confine con Gaza, trasformando la tragedia umana della popolazione palestinese in un’attrazione turistica. Siamo di fronte a un’operazione cinica e inaccettabile, che sfrutta la sofferenza e la distruzione provocate da mesi di guerra per offrire “esperienze forti” a pagamento, con pacchetti che promettono scorci di città bombardate e la possibilità di “vedere con i propri occhi il confine con Gaza”.
Il tutto mentre la popolazione palestinese è sottoposta a bombardamenti, assedi, fame e deportazioni. Questa mercificazione del dolore umano è un oltraggio alla memoria delle vittime, una forma moderna di pornografia bellica, che contribuisce a normalizzare l’occupazione, la violenza e la disumanizzazione di un intero popolo.
Mentre la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, c’è chi specula sulla guerra come se fosse un set cinematografico. È il riflesso più degradato di un sistema che fa profitto anche sulle macerie. Chiediamo l’immediata rimozione di questi “tour” dai portali di viaggio internazionali e l’apertura di un dibattito pubblico sull’etica del turismo nei contesti di conflitto.
Alcuni siti che promuovono questi viaggi sono tra i più visitati al mondo e contribuiscono a una narrazione tossica, che presenta solo un lato della guerra, legittimando l’occupazione e criminalizzando le vittime. Esprimiamo piena solidarietà al popolo palestinese e continueremo a battersi, in Italia e in Europa, contro il genocidio in corso a Gaza e contro ogni tentativo di strumentalizzarne il dramma. La guerra non è uno spettacolo. La morte non è un souvenir. Il turismo dell’orrore è complicità con il genocidio!”. Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.
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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.
Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.
“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.
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