Attualità
Panico a Gaeta: windsurfista in difficoltà viene tratto in salvo dalla Guardia Costiera

Windsurfista in Difficoltà nelle Acque di Gaeta: Salvato dalla Guardia Costiera e da un Coraggioso Cittadino
Paura a Gaeta, nelle acque del capoluogo pontino, ieri sera. L’allarme è scattato poco prima delle 21, quando un windsurfista ha chiesto aiuto. Si trovava al largo con la sua tavola, il sole era tramontato, e lui non riusciva a tornare indietro verso riva. Si trovava al largo della spiaggia di Serapo, a circa 500 metri dalla riva. Così sono arrivati i soccorsi.
L’arrivo dei soccorsi
Il windsurfista si era allontanato dalla riva. Ma quando, alle 20.40 circa di ieri sera, venerdì 6 settembre 2024, non accennava a tornare, dalla terraferma si sono iniziati a preoccupare. Il buio stava calando. L’allarme è scattato immediatamente. Per aiutarlo a rientrare sono subito scattati i soccorsi. La sala operativa di Gaeta si è immediatamente coordinata con la motovedetta CP856 e la persona che aveva fatto scattare l’allarme. Grazie alla loro collaborazione, il ragazzo sul windsurf è stato localizzato. Soltanto dopo questo momento sono scattati i soccorsi, entrati nel vivo della fase operativa: la Guardia Costiera ha raggiunto il windsurfista.
Il salvataggio dell’uomo sul windsurf
Una volta raggiunto l’uomo sul windsurf al largo del mare a Gaeta, i militari della Guardia Costiera hanno trovato una scena totalmente inaspettata: qualcuno già prima di loro aveva provato ad aiutarlo. Un giovane, notando il windsurfista in difficoltà, nonostante le difficili condizioni del mare, si era già tuffato e lo aveva raggiunto al largo. Così, una volta arrivati i soccorsi, per prima cosa si sono accertati delle condizioni fisiche di entrambi. Poi i due malcapitati sono stati trasportati in spiaggia, arrivando a riva in sicurezza.
L’intervento della Guardia Costiera e del cittadino coraggioso ha evitato una possibile tragedia, dimostrando l’importanza del pronto intervento e della cooperazione tra cittadini e forze dell’ordine in situazioni di emergenza.
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Né lenticchie né riso tra gli alimenti essenziali per l’apocalisse, secondo la scienza

ApocalisseSopravvivenza Scopri quali cibi “miracolosi” potrebbero salvarti la vita in un mondo post-catastrofe!
In un’era dominata da minacce globali come il cambiamento climatico e disastri naturali, uno studio rivoluzionario dell’Università di Otago in Nuova Zelanda rivela alimenti sorprendenti che potrebbero garantire la sopravvivenza umana. Immagina di dover scegliere solo le colture più resistenti per un futuro incerto: i ricercatori hanno analizzato opzioni di coltivazione urbana basate su una meta-analisi di studi precedenti, identificando quelle che offrono il massimo nutrimento in condizioni estreme.
I cibi eroi dell’inverno nucleare
Quando il mondo si trasforma in un gelido incubo, con il cielo oscurato da fumo e cenere, gli spinaci e le barbabietole emergono come i veri vincitori. Queste piante resistenti tollerano il freddo e crescono senza bisogno di molta luce solare, fornendo nutrienti essenziali anche in ambienti ostili. È incredibile pensare che, in scenari apocalittici, queste verdure comuni potrebbero essere la chiave per evitare la fame totale.Coltivazioni efficienti per spazi ridotti
Ma cosa succede se lo spazio è limitato? I piselli si rivelano una sorpresa assoluta, richiedendo solo 292 metri quadrati di terreno per sfamare una persona per un anno intero. Con il loro alto contenuto proteico e la facilità di crescita in climi temperati, sono perfetti per ambienti urbani normali, anche se perdono efficacia con il freddo estremo – un twist che ti farà ripensare alla tua dispensa!
La combinazione vincente per la sopravvivenza
In condizioni di gelo intenso, la miscela ideale è “una combinazione per il 97% da grano e per il 3% da carote”, secondo lo studio. Questa coppia offre carboidrati dal grano e vitamine dalle carote, adattandosi a spazi ristretti e garantendo una dieta nutriente anche in tempi duri. Non è solo scienza, è la ricetta segreta per un futuro più resiliente!
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Traffico caotico per l’intronizzazione di Papa Leone XIV a San Pietro: bus, metro e viabilità il 18 maggio

PapaLeoneXIV Scopri i segreti per arrivare a San Pietro senza perderti l’evento più atteso del secolo!
Milioni di fedeli e curiosi si stanno già organizzando per l’intronizzazione di Papa Leone XIV il 18 maggio a San Pietro, un momento storico che promette emozioni indimenticabili e sorprese inaspettate. Ma come evitare il caos del traffico e raggiungere il Vaticano in tempo per assistere a questo spettacolo epico? Con opzioni di trasporto intelligenti e qualche trucco svelato, potresti essere tra i primi a vivere da vicino questo evento imperdibile.
Opzioni di Trasporto Facile e Veloce
Per chi proviene da Roma o dai dintorni, la metro è un alleato infallibile: linee come la A ti porteranno vicino a San Pietro in pochi minuti, evitando le code infinite. I bus, come le linee 64 o 40 Express, offrono un’alternativa comoda e diretta, soprattutto se parti dal centro città. “Non sottovalutare i mezzi pubblici”, come spesso consigliano gli esperti di mobilità urbana, per un arrivo senza stress e con tempo da dedicare alla folla in festa.Consigli per la Viabilità del Giorno
Il 18 maggio, la zona intorno al Vaticano diventerà un fiume di persone, con strade chiuse e controlli intensi: preparati a deviazioni impreviste e organizza il tuo percorso con anticipo. Gli appassionati non si perdono un dettaglio, e potresti scoprire trucchi come usare app di navigazione in tempo reale per schivare ingorghi. Con un po’ di pianificazione, questa avventura potrebbe trasformarsi in un’esperienza unica che ti terrà con il fiato sospeso fino all’ultimo minuto.
Preparati alle Sorprese Inaspettate
Tra le misure di sicurezza e gli eventi collaterali, l’intronizzazione di Papa Leone XIV riserva colpi di scena che solo i più preparati sapranno apprezzare – non vorrai perderteli!
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