Attualità
Rocca insiste per il trasferimento dell’Umberto I: una nuova sede strategica vicino all’ospedale Pertini e allo stadio della Roma!

# Nuove Prospettive per il Policlinico Umberto I: La Proposta di Francesco Rocca
Il governatore del Lazio, Francesco Rocca, ha recentemente presentato un ambizioso progetto: il trasferimento del Policlinico Umberto I nella zona di Pietralata. Questa area già ospita l’ospedale Pertini e ha in programma la costruzione del nuovo stadio della Roma. La proposta ha suscitato diverse reazioni, in particolare critiche da parte del Partito Democratico.
Il Progetto di Trasferimento
Francesco Rocca ha dichiarato che il Policlinico Umberto I verrà parzialmente trasferito nell’area dell’ospedale Pertini. Quest’operazione prevede non solo il ridimensionamento del campus attuale, ma anche la creazione di uno spazio dedicato alle lezioni universitarie e l’accoglienza di circa 300 pazienti. In questo momento, il Policlinico dispone infatti di 1100 posti letto.
Rocca ha assicurato che la maggior parte delle specializzazioni del policlinico si sposterà nella nuova zona, per la quale afferma di avere già a disposizione uno spazio di 800 metri cubi. I fondi per il progetto, ammontanti a 1,6 miliardi di euro, provengono dall’Inail e saranno destinati alla ristrutturazione di cinque ospedali inclusi, ovviamente, il Policlinico Umberto I.
Critiche e Preoccupazioni Politiche
Nonostante le dichiarazioni di Rocca, l’opposizione ha sollevato serie preoccupazioni riguardo alla ristrutturazione proposta. Secondo i rappresentanti del PD, la scelta di consolidare i servizi sanitari in un unico poliambulatorio avrà conseguenze dirette sulla disponibilità di assistenza sanitaria nella capitale. “Da tre ospedali ci ritroveremo con uno solo”, sostiene Massimiliano Valeriani, presidente della Commissione Trasparenza e membro della Commissione Sanità della Regione Lazio.
Valeriani prosegue, affermando che il progetto di Rocca nasconde in realtà un taglio ai servizi sanitari pubblici. Se il Pertini si ridimensiona, è probabile che anche il nuovo ospedale di Guidonia, attualmente in progettazione, venga cancellato. La speranza di creare un sistema sanitario più efficiente, secondo il consigliere politico, sembra quindi svanire.
Il Problema della Viabilità con il Nuovo Stadio
Oltre ai tagli e alle possibili disfunzioni nella rete sanitaria, Valeriani mette in discussione anche la compatibilità logistica del trasferimento del Policlinico accanto al nuovo stadio della Roma. “Ci sono studi sulla viabilità? Quale supporto viario è previsto? Non abbiamo visto nulla di tutto ciò”, afferma il politico. Questi interrogativi si sommano alle preoccupazioni dei cittadini, che attendono risposte chiare e progetti concreti.
In conclusione, la proposta di trasferimento del Policlinico Umberto I suscita opinioni contrastanti. Mentre la proposta mira a ottimizzare i servizi sanitari a Roma, le critiche da parte delle opposizioni rivelano sfide significative da affrontare, sia in termini di accesso alla sanità pubblica che di viabilità urbana. Rocca sarà nelle prossime settimane chiamato a fornire risposte chiare e dettagliate ai cittadini e ai professionisti della sanità.
In difesa del Policlinico: nessuna riduzione dei posti letto
Daniele Maura, vice capogruppo di Fratelli d’Italia nella Regione Lazio, ha respinto con fermezza le accuse mosse dai democratici riguardo a presunti tagli al Policlinico. Secondo Maura, l’ospedale, considerato il più significativo in Italia, subirà una trasformazione con la costruzione di una nuova struttura all’avanguardia accanto al Pertini, in grado di accogliere 800 posti letto altamente specializzati.
Ristrutturazione dell’attuale struttura
Allo stesso tempo, i 300 posti letto esistenti continueranno ad essere disponibili nell’attuale Policlinico. Maura ha spiegato che il resto della struttura verrà ristrutturato e convertirà in un campus universitario, comprendente laboratori dedicati, per affrontare la mancanza di alloggi per gli studenti e fornire spazi adeguati alla facoltà di Medicina della Sapienza, uno dei più rinomati atenei a livello mondiale.
Posti letto intatti
Il vice capogruppo ha sottolineato che “il Policlinico non perderà nemmeno un posto letto”, aggiungendo che le specialità mediche saranno trasferite nella nuova struttura, lasciando il vecchio Policlinico con i suoi 300 posti letto e spazio per il campus e i laboratori senza influire minimamente sul Pertini. I letti del Pertini e quelli del Policlinico rimarranno invariati come stabilito dal Piano della rete ospedaliera.
Progetti futuri in campo ospedaliero
Inoltre, Maura ha informato che il Nuovo Ospedale Tiburtino presenterà in sostituzione l’ospedale di Tivoli, già finanziato per un totale di 205 milioni di euro, non avendo alcun legame con il Policlinico. La giunta attuale ha in programma di realizzare entrambi gli ospedali senza ridurre i servizi offerti dal Pertini. In aggiunta, cinque nuove strutture ospedaliere sorgeranno nella regione Lazio e saranno migliorati anche i pronto soccorso in vista delle celebrazioni del Giubileo.
Attualità
Indagine sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, agente del SISDE Leone ascoltato in udienza riservata

ScomparsaDiEmanuelaOrlandi Nuova svolta che fa tremare i segreti vaticani!
L’inchiesta sulla misteriosa scomparsa di Emanuela Orlandi, la giovane cittadina vaticana che nel 1983 è sparita nel nulla, torna prepotentemente alla ribalta con un’audizione segreta che potrebbe svelare indizi inediti. Immaginate un caso irrisolto da decenni, avvolto in un alone di mistero internazionale: ora, un agente del SISDE è stato convocato per una testimonianza che promette rivelazioni scioccanti.
Una storia che affascina il mondo
Per chi non conosce i dettagli, la scomparsa di Emanuela Orlandi è un enigma che ha coinvolto Vaticano, servizi segreti e crimine organizzato. L’adolescente, figlia di un dipendente vaticano, è uscita di casa per una lezione di flauto e non è più tornata, lasciando dietro di sé una scia di teorie che vanno dal rapimento politico a intrighi oscuri.L’audizione top secret
Fonti attendibili rivelano che l’agente del SISDE, noto come Leone, è stato ascoltato in una sessione riservata, alimentando curiosità su possibili connessioni mai esplorate. “Potrebbe essere la chiave per decifrare un puzzle durato quarant’anni”, dicono gli esperti, mentre l’opinione pubblica si interroga su cosa emergerà dalle pieghe di questa indagine.
Prossimi passi nell’ombra
Con l’attenzione dei media che cresce, le autorità stanno esaminando ogni minimo indizio, promettendo aggiornamenti che potrebbero cambiare il corso della storia. Resta da vedere se questa mossa porterà a una svolta definitiva o solo a nuovi misteri da svelare.
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Coppa Italia, caos allo stadio: Tifosi del Milan devastano Curva Sud e insultano i romanisti come “figli del Vesuvio”

Hai visto cosa succede quando la passione per il calcio sfocia in caos puro? #CoppaItalia #TifosiInFuria #VandalismoStadio
In una serata che avrebbe dovuto celebrare il calcio italiano, la Curva Sud dello stadio è stata protagonista di un episodio sconcertante: tifosi del Milan accusati di averla vandalizzata, scatenando reazioni accese tra i sostenitori della Roma. Immagina la scena, con cori e slogan che riecheggiano nell’aria, e al centro di tutto, la frase “figli del Vesuvio” urlata come una sfida aperta. Questo incidente ha acceso i riflettori su tensioni che vanno oltre il semplice match, lasciando tutti a chiedersi fino a che punto arriverà l’odio tra curve rivali.
La Notte del Caos
L’episodio si è verificato durante gli scontri della Coppa Italia, dove il clima è rapidamente degenerato in atti di vandalismo. Testimoni oculari hanno descritto scene di oggetti lanciati e danni alle strutture, con i tifosi del Milan al centro delle accuse. È un capitolo che ricorda come il calcio possa trasformarsi in un’arena di emozioni incontrollate.
Reazioni dai Social e Slogan Iconici
“Figli del Vesuvio” è diventato l’hashtag del momento sui social, con romanisti che lo hanno usato per rispondere alle provocazioni. Questi scambi hanno amplificato lo scandalo online, attirando l’attenzione di fan e esperti, mentre tutti si interrogano su come prevenire simili episodi in futuro.
Le indagini sono in corso per chiarire i dettagli, ma una cosa è certa: questo evento potrebbe cambiare per sempre il modo in cui viviamo le partite dal vivo. Quali saranno le prossime mosse? La tensione resta alta, e il mondo del calcio italiano è più acceso che mai.
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