La sex roulette è una sfida pericolosa che coinvolge giovani in rapporti sessuali consenzienti ma privi di protezione, simile alla roulette russa. In questo caso, non si rischiano colpi in canna, ma il rischio di gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmissibili è molto concreto.

Il meccanismo della sex roulette tra i giovani

La dinamica di questo “gioco” è abbastanza semplice. I partecipanti vengono invitati a unirsi a chat private su piattaforme come Telegram o Whatsapp. Questo invito può arrivare da un amico o tramite social network, come nel caso di una ragazza di quattordici anni a Roma, che ha ricevuto l’invito su Tik Tok. Una volta entrati nel gruppo, si inizia a pianificare un incontro, fissando una data, un orario e un luogo spesso isolato, per garantire la privacy.

Protagonisti di questi incontri sono prevalentemente adolescenti, che si ritrovano a vivere un’ esperienza di sesso promiscuo con persone estranee. Le nuove regole prevedono che i partecipanti si presentino con il volto coperto. L’obiettivo di questa sfida è tornare a casa senza gravidanza. Tuttavia, i rischi non si fermano qui, poiché i partecipanti possono anche contrarre malattie sessualmente trasmissibili.

Rischi legati alle malattie sessualmente trasmissibili

La situatione si fa ancor più inquietante nel caso in cui si proibiscano i preservativi. In alcune varianti del gioco, un partecipante potrebbe addirittura essere sieropositivo. Le conseguenze sono gravi: malattie come l’HIV, la sifilide o la gonorrea possono facilmente essere trasmesse. La mancanza di protezione rende le probabilità di contagio significativamente elevate. Sono molti a riferirsi a queste situazioni come “blue party”, in riferimento alle pillole per la profilassi dell’HIV che, in alcune circostanze, vengono consentite.

Origini della sex roulette

Contrariamente a quanto si possa pensare, la sex roulette non è un fenomeno nato sui social media. Le prime manifestazioni di questo gioco risalgono a oltre dieci anni fa, quando giovani benestanti di Belgrado, in Serbia, iniziarono ad organizzare festini privati. Da lì, la moda si è diffusa in diverse nazioni, come Spagna e Regno Unito, fino ad arrivare in Italia. Qui, la giovane età dei partecipanti sta diventando sempre più preoccupante, con molti adolescenti coinvolti che non hanno ancora una consapevolezza adeguata dei rischi a cui vanno incontro.

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