Attualità
Escalation dei Pignoramenti: Un Debito che Fa Tremare!

La Corte dei Conti emette un severo verdetto sulla gestione finanziaria della Regione Lazio, evidenziando una situazione sconcertante in merito ai debiti non contabilizzati derivanti da sentenze legali nel settore sanitario.
La Questione Debiti Fuori Bilancio
Nell’ambito di una recente riunione del Consiglio Regionale, è emerso che la Corte dei Conti ha sollevato interrogativi sulla modalità di selezione dei collaboratori per le nuove commissioni regionali. Tuttavia, la delibera numero 102, che affronta le “tecniche di quantitative copertura finanziaria relative alle leggi di spesa approvate dalla Regione Lazio nel 2023”, ha portato alla luce un altro aspetto preoccupante riguardante le finanze sotto la guida di Francesco Rocca: la gestione dei cosiddetti debiti fuori bilancio.
La Crescita Preoccupante dei Debiti
Questo gruppo di debiti non previsti, in particolare nel settore sanitario, rappresenta una problematica che affliggeva già la precedente amministrazione di Zingaretti. Tuttavia, secondo la Corte dei Conti, le condizioni stanno deteriorando, specialmente per quanto riguarda l’aumento dei pignoramenti.
I debiti fuori bilancio si riferiscono a obbligazioni e spese che non erano pianificate né finanziate dalla Regione. Questi debiti possono emergere a seguito di pronunce giudiziarie che diventano esecutive. Per saldare un debito di questo tipo, gli enti pubblici, come la Regione Lazio, devono avviare un procedimento di riconoscimento tramite una delibera specifica. Solo dopo tale riconoscimento la Regione può procedere con il pagamento. Nel 2023, la Regione ha approvato quattro leggi per confermare la legittimità di debiti cumulati da 426 sentenze, per una somma complessiva di circa 98 milioni di euro, dei quali 87 milioni legati alla sanità.
Le Raccomandazioni della Corte
Secondo le osservazioni della Corte dei Conti, “la problematica dei debiti fuori bilancio da sentenze continua a crescere significativamente per la Regione Lazio, risultando in un impatto sfavorevole sugli equilibri di bilancio e di cassa. Nei primi mesi del 2024, è stato notato un notevole incremento della quota pignorata, in controtendenza rispetto al calo registrato tra il 2020 e il 2023, quando questa era diminuita da circa 129 milioni a 70 milioni di euro.”
Gli esperti della Corte hanno quindi esortato la Regione a implementare misure “adeguate per garantire il tempestivo riconoscimento dei debiti fuori bilancio da sentenze, così da prevenire pignoramenti e distorsioni nelle coperture finanziarie necessarie per onorare i nuovi obblighi legati a tali sentenze.”
Le Critiche dalle Opposizioni Politiche
La questione dei debiti fuori bilancio ha generato forti critiche da parte delle opposizioni, che hanno attaccato il presidente Rocca e la sua amministrazione. Alessio D’Amato, ex assessore alla Sanità durante il governo Zingaretti e ora consigliere regionale di Azione, ha dichiarato: “Ci troviamo di fronte a una situazione gravissima; l’aumento dei pignoramenti è sempre stato indicativo di una mala amministrazione. Presento ufficialmente un’interrogazione per chiarire i motivi di questo preoccupante cambiamento.”
Il gruppo del Movimento 5 Stelle ha ulteriormente evidenziato la discrepanza tra le dichiarazioni di Rocca sulla gestione finanziaria disastrosa lasciata dai suoi predecessori e la realtà attuale, definendo la sua amministrazione tutt’altro che trasparente e virtuosa. “Non possiamo più tollerare il pretesto di una catastrofica eredità – affermano – perché il suo operato ha in realtà aggravato la situazione.”
Italia
Straniero costringe donna a terminare la gravidanza per il permesso di soggiorno. Bimba di 14 mesi positiva alla cocaina

Al peggio non c’è mai fine. Infatti raccapricciante la notizia (per fortuna) del ritrovamento di una piccola bambina, da parte degli uomini della Polizia di stato, d’altra parte però la piccola è stata trovata positiva alla cocaina.
La minore è stata trovata in pessime condizioni igienico-sanitarie e positiva alla cocaina. La Polizia di Stato di Novara ha indagato tre persone per maltrattamenti in famiglia, abbandono di minore e lesioni personali commessi in danno di una bambina di 14 mesi.
I fatti di Novara
Nei mesi scorsi, una donna italiana aveva denunciato di aver intrapreso una relazione sentimentale con un uomo, straniero, irregolare sul territorio nazionale e del quale conosceva solo il soprannome, che, in seguito a ripetuti maltrattamenti, l’avrebbe costretta a portare a termine una gravidanza in modo tale da poter richiedere il permesso di soggiorno legato alla nascita della figlia.
La relazione è continuata per alcuni mesi dopo il parto, fino a quando l’uomo ha preso con sé la bambina ed ha fatto perdere le proprie tracce. La Squadra Mobile di Novara, sezione reati contro la persona, ha immediatamente avviato le indagini riuscendo ad identificare lo straniero che risultava essere anche senza fissa dimora e gravato da numerosi precedenti di polizia per reati contro la persona, il patrimonio, gli stupefacenti e possesso di armi clandestine.
Dopo mesi di continue ricerche, l’uomo veniva rintracciato all’interno di un locale notturno e, dopo iniziali resistenze, confessava agli investigatori di aver affidato la bambina ad una donna pregiudicata e tossicodipendente residente in provincia. Gli agenti a quel punto riuscivano a individuare l’esatta ubicazione in cui si trovava la minore e, una volta fatto accesso all’interno dell’abitazione, riuscivano a trovare la bambina, costretta a vivere in condizioni di abbandono e di scarsa igiene, motivo per cui veniva trasportata presso l’Ospedale Maggiore di Novara.
Considerato il contesto in cui viveva la bambina, gli agenti hanno subito chiesto di sottoporre alla minore un test tossicologico che purtroppo dava esito positivo sulla sostanza della cocaina. La situazione, talmente grave che gli uomini delle forze dell’ordine insieme alla procura hanno immediatamente deciso di affidare la minore ad una struttura protetta, mentre entrambi i genitori e la donna alla quale era stata affidata sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Novara. E’ stata informata altresì la Procura per i Minorenni di Torino che, richiesta la convalida del provvedimento di urgenza, si è immediatamente attivata, chiedendo l’apertura di procedura di adottabilità della piccola, per garantirle finalmente un contesto di vita adeguato.
Attualità
Amica di Stefania Camboni, uccisa a Fregene rapporti familiari erano una porcheria ma senza veri litigi

MisteroUccisioneFregene Hai mai immaginato cosa si nasconde dietro i silenzi di una famiglia apparentemente tranquilla? Ecco la storia sconvolgente dell’amica di Stefania Camboni, con rivelazioni che potrebbero cambiarti la prospettiva!
L’amica di Stefania Camboni, tragicamente uccisa a Fregene, ha condiviso dettagli che lasciano tutti senza parole, sollevando interrogativi su dinamiche familiari inaspettate. ‘Rapporti in famiglia non erano granché’, ha confidato, lasciando intendere tensioni sotterranee che nessuno si aspettava.
Scopri le Dinamiche Nascoste
Mentre le indagini procedono, emergono particolari che alimentano la curiosità: la vita quotidiana di Stefania potrebbe celare segreti inaspettati, con l’amica al centro di confessioni che fanno riflettere su legami apparentemente solidi.Un Caso che Appassiona
Gli inquirenti stanno esaminando ogni indizio, e le parole dell’amica aggiungono un tocco di mistero a questa vicenda, attirando l’attenzione di chi ama i racconti di vita reale con colpi di scena.
In questo drammatico episodio, la comunità locale attende risposte, mentre i dettagli continuano a emergere, tenendo tutti con il fiato sospeso.
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