Cronaca
“Un Mese di Magia Teatrale: Il Festival ‘Prendi Posto’ All’Ex Campari di Ottobre 2024!”

Festival “Prendi Posto”: Un Evento Culturale da Non Perdere
Dal 11 al 30 ottobre 2024, il XIII Municipio di Roma ospiterà il Festival “Prendi Posto” presso la Sala Polifunzionale “Ex Fabbrica Campari”. Questo festival rappresenta un’importante piattaforma di interazione tra diverse generazioni e culture locali, promuovendo manifestazioni artistiche contemporanee.
La Riscoperta dell’Ex Fabbrica Campari
Il festival assume una connotazione particolare in quanto si svolge in un contesto riqualificato, restituito alla comunità dopo un lungo periodo di degrado. L’Ex Fabbrica Campari non funge solo da location per l’evento, ma si configura anche come simbolo di rinascita urbana, predisposto a favorire nuove opportunità di condivisione e partecipazione. Grazie al sostegno del Ministero della Cultura e al finanziamento del progetto “Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro” di Roma Capitale, l’evento è organizzato dall’Associazione Fuori Contesto in collaborazione con realtà artistiche locali. Il festival mira a unire giovani e adulti in esperienze artistiche, incrementando così i legami intergenerazionali e celebrando la memoria collettiva della comunità.
Un’Offerta Artistica per Tutti
La proposta del festival si distingue per la sua accesibilità, con eventi gratuiti pensati per attrarre un pubblico variegato. Le iniziative sono concepite per coinvolgere attivamente tutte le fasce d’età, creando un territorio di condivisione in cui storie singole e collettive si intrecciano generando una memoria condivisa. Tra gli eventi di spicco spiccano “Cercami, che non so dove mi trovo”, uno spettacolo interattivo che invita il pubblico a guidare i personaggi in un percorso esplorativo, e “Sono innamorata di Pippa Bacca, chiedimi perché!”, una narrazione emozionante sull’artista Pippa Bacca.
Non mancano laboratori teatrali per i più piccoli, letture animate incentrate sul tema dell’inquinamento e reinterpretazioni di fiabe tradizionali con un focus femminile. Un evento pensato per le scuole è “Un Barone Fuori Posto”, un laboratorio ispirato al classico “Il Barone Rampante” di Italo Calvino. La partecipazione del pubblico sarà fondamentale, non solo come spettatore, ma come parte integrante del processo creativo, contribuendo a rendere l’Ex Fabbrica Campari un centro pulsante di vita culturale.
Cronaca
Suor Genevieve, l’amica del Papa che bazzica tra giostrai e gay: “Ci pagava le bollette”

IncredibileViaggioDiFede: Una suora di 83 anni cammina per chilometri con uno zaino, vivendo in roulotte da 50 anni tra comunità LGBTQ+ e giostrai – scopri la sua storia straordinaria! 🏞️🙏
La Vita Straordinaria di una Religiosa Itinerante
Immaginate una donna di 83 anni che ha scelto di vivere in una semplice roulotte per oltre mezzo secolo, immersa nelle comunità LGBTQ+ e tra i giostrai del litorale romano. Questa “piccola sorella di Gesù” ha dedicato la sua esistenza a un cammino di solidarietà e vicinanza, attirando l’attenzione per il suo stile di vita unico e ispiratore. Non è solo una storia di fede, ma un’avventura che sfida le convenzioni e risveglia la curiosità su come si possa trovare pace in un’esistenza nomade.
Il Viaggio Inatteso verso San Pietro
Con uno zaino in spalla, questa instancabile religiosa ha affrontato un percorso da Ostia fino a San Pietro, motivata dal desiderio di stare vicina al Papa Francesco. Che cosa l’ha spinta a intraprendere un simile cammino a un’età così avanzata? È un gesto che evoca meraviglia e domande: è forse un simbolo di devozione pura o un richiamo a valori dimenticati? La sua presenza tra le folle vaticane ha già catturato l’immaginazione di molti, lasciando tutti a chiedersi quali segreti nasconda una vita così dedicata.
Cronaca
Le mie corrispondenze con il Papa per sostenere gli “scartati”

PapaFrancesco e il prete rivoluzionario: una storia di fede, inclusione e miracoli inaspettati che ti lascerà a bocca aperta! #Solidarietà #LGBTQ #Misericordia
MANI TESE
Immagina di uscire da una chiesa al mattino e trovarti di fronte a una fila infinita di 300 persone, tutte in silenzio, con le mani tese in un grido silenzioso di fame e disperazione. È successo a don Andrea Conocchia durante i primi giorni del lockdown in Italia, quando la pandemia aveva congelato tutto. In quel momento, il mondo di questo prete è cambiato per sempre. A Torvaianica, a pochi passi da Roma, ha iniziato a distribuire cibo e aiuto a centinaia di persone di ogni nazionalità, orientamento e background, trasformando la sua parrocchia in un rifugio per chi era stato dimenticato. Tra loro, storie strazianti di transgender argentine che hanno trovato in don Andrea non solo un pasto, ma una vera speranza. Come ha fatto un semplice prete a innescare una catena di eventi che ha coinvolto addirittura il Papa?
GLI INCONTRI
E se ti dicessimo che don Andrea è riuscito a far incontrare il Pontefice con persone emarginate, creando momenti che sembrano usciti da un film? Attraverso l’aiuto di suor Genevieve Jeanningros, amica fidata di Papa Francesco, ha organizzato udienze del mercoledì dove transgender, omosessuali e altri “scartati” hanno condiviso le loro storie con il leader della Chiesa. Immagina la scena: un ragazzo gay che confessa al Papa di essere stato rifiutato, e Francesco che risponde con un gesto di misericordia assoluta. O due uomini sposati civilmente che ricevono parole di incoraggiamento direttamente dal Pontefice. Don Andrea, commosso da questi incontri, ha continuato la sua missione, creando persino uno sportello d’ascolto per offrire supporto psicologico e sanitario. Sarà questa la rivoluzione che tutti aspettavamo? Una fede che abbraccia davvero tutti, senza eccezioni?
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