Cronaca
Minacce ricevute, vittima intimorita

Sputi, morsi, graffi, insulti e minacce. Occhiali che volano per strada e magliette strappate. L’arte deve essere verosimile, la realtà no. Per questo Paolo Virzì sarebbe stato poco credibile se nella sceneggiatura di un film avesse previsto una scena con due ex coniugi che si incontrano per caso in un ristorante, lui un regista affermato, lei una nota attrice: si scatenano in una rissa furibonda e improvvisa alla quale assistono il ristoratore e i clienti esterrefatti.
E invece lo scorso giugno tre telecamere hanno ripreso la scena interrotta solo dall’arrivo dei carabinieri: i protagonisti erano lui e la sua ex moglie. Era finita con tutti i partecipanti refertati in pronto soccorso, querele reciproche e l’iscrizione sul registro degli indagati dello stesso Virzì e di sua figlia Ottavia per lesioni aggravate, della sua ex, Micaela Ramazzotti, e del nuovo compagno della donna, il personal trainer Claudio Pallitto, anche per violenza privata e minacce.
Lite in strada tra Virzì e Ramazzotti
L’inchiesta della procura di Roma si è conclusa con una richiesta di archiviazione dopo la remissione delle querele. Restano agli atti le versioni diverse fornite dai protagonisti, le foto allegate da Virzì, che mostrano una ferita sulla mano di Ottavia, i graffi sulla sua testa e la maglietta strappata della ragazza, che a un certo punto si rifugia in bagno per sfuggire alla furia della Ramazzotti. Ma anche alcune riprese: quelle delle telecamere del locale dell’Aventino e quelle registrate dalla stessa Ottavia.
Le due versioni
Secondo la Ramozzotti, tutto sarebbe cominciato quando il regista insieme alla figlia 35enne era passato accanto al suo tavolo e la giovane donna aveva cominciato a riprenderla con il cellulare, mentre il padre, sempre nella versione dell’attrice, «le sputava addosso e la insultava con epiteti quali “brutta me…, mi…”». A quel punto la Ramazzotti avrebbe preso il cellulare di Ottavia e la ragazza, nel tentativo di recuperarlo, l’aveva graffiata al braccio destro, mentre Virzì le aveva stretto il polso sinistro. Poi erano arrivati i carabinieri.
Nella versione del regista, che per primo ha rimesso la querela, è Pallitto a minacciarli dicendo di andare via. Mentre la Ramazzotti balzava addosso a Ottavia, che stava riprendendo la scena, per strapparle di mano il telefono, inseguendola e terrorizzandola. Non solo, il personal trainer, nel racconto del regista, aveva strattonato la ragazza, mentre l’attrice l’aveva raggiunta all’interno del locale, dove si era rifugiata, urlandole: «Ti ammazzo». Poi l’aggressione fisica: l’attrice, come mostrano anche le immagini, strappa gli occhiali a Virzì e li lancia per strada. Ottavia si rinchiude nel bagno del locale, mentre l’ex moglie del padre cominciava a prendere a pugni la porta urlando: «hai paura vero?». Le telecamere riprendono solo parte della scena. Si sente Virzì che riferendosi a Pallitto dice: «Io ho paura dei criminali» e il personal trainer che replica: «Fai bene, anzi che non ti meno».
Le conclusioni
«In definitiva – conclude la procura che chiede l’archiviazione – dalla visione di tutto il materiale video si vede bene come la Ramazzotti abbia un atteggiamento costantemente aggressivo». La donna per i pm avrebbe colpito più volte e il regista e la figlia alla quale avrebbe preso il telefono, aiutata da Pallitto.
Una nota congiunta degli avvocati dell’attrice, Annamaria Bernardini de Pace e David Leggi sottolinea: «Micaela Ramazzotti non presenterà opposizione alle determinazioni dell’ufficio del pubblico ministero e anzi ha provveduto a rimettere la querela al tempo sporta nei confronti di Paolo Virzì. Tale decisione è stata coerentemente assunta a tutela della serenità e a protezione dei propri figli, soprattutto nel delicato momento in cui le iniziative intraprese in tal senso dalla signora Ramazzotti sembrano dare i risultati sperati».
Cronaca
Le ricerche inquietanti su Google che svelano un mistero oscuro

IncredibileRivelazione e #OmicidioSconvolgente: Le ricerche misteriose di una donna che potrebbero nascondere un segreto agghiacciante!
Le ricerche che fanno accapponare la pelle
Immaginate di scoprire che qualcuno ha cercato su Google come eliminare tracce di sangue da un materasso o come avvelenare una persona: è esattamente ciò che hanno trovato i carabinieri sul telefono di Giada Crescenzi, 41 anni, arrestata per l’omicidio di Stefania Camboni. Sembra una trama da thriller, ma è realtà: Giada avrebbe pugnalato la suocera almeno 15 volte, in quella che appare come una storia di tensioni familiari esplose in tragedia. La coppia, formata da Giada e il compagno Francesco Violoni, si era trasferita da poco nella villa di Fregene, ma i rapporti con la vittima erano già tesi da tempo.
Le tracce di sangue che non mentono
Cosa succederebbe se le vostre dichiarazioni fossero smentite da prove inconfutabili? È ciò che è emerso dalle indagini: Giada e Francesco hanno dato versioni contrastanti sulla scena del crimine, specialmente riguardo alle macchie di sangue sul cadavere. Inizialmente invisibili, queste tracce sono state rivelate solo dopo esami approfonditi, lasciando gli investigatori a chiedersi cosa stia davvero nascondendo questa coppia. Potrebbe essere l’elemento chiave che ha incastrato l’assassina?Il profilo di una donna in crisi
Chi è davvero Giada Crescenzi, la 41enne al centro di questo dramma? Fidanzata con Francesco Violoni dal 2023, sembra che la sua relazione non fosse ben vista da Stefania Camboni, che l’avrebbe considerata una minaccia per il figlio. Amiche della vittima hanno raccontato di rapporti burrascosi, e Giada stessa appariva disperata: sui gruppi Facebook, postava appelli strazianti come “Siamo in una situazione tragica” o “Dormiamo per terra, basta un bagno e una cucina”. Una ricerca frenetica di una via d’uscita che ora fa sorgere mille domande: cosa l’ha spinta a un gesto così estremo?
Cronaca
Roma si blinda per il weekend: cortei, sport e l’insediamento del Papa

RomaNelCaos: Weekend esplosivo con cortei, papi e partite che terranno la città in bilico tra folla e sicurezza!
Un Fine Settimana da Brividi
Roma è pronta a bollire sotto un mix esplosivo di eventi che attirano orde di persone: cortei, celebrazioni religiose e match sportivi che promettono sorprese imprevedibili. Immagina la Capitale trasformata in un palcoscenico dove centinaia di migliaia di visitatori si scontrano con misure di sicurezza mai viste, lasciando tutti con il fiato sospeso.
Il Piano Sicurezza Entra in Azione
Le autorità hanno già attivato un imponente dispositivo di sicurezza, con una riunione straordinaria in prefettura che ha riunito il prefetto di Roma e le forze dell’ordine come carabinieri, polizia, finanza e polizia locale. Scopri come ogni dettaglio è stato coordinato per gestire orde di folla e garantire l’ordine pubblico in uno scenario che potrebbe riservare colpi di scena. Sabato: Processioni e Proteste da Non Perdere
Sabato 17 maggio sarà il giorno più carico di tensione, con la processione di “Maria Santissima de la Esperanza Coronada” che sfilerà nel centro storico, mescolandosi a confraternite minori al Circo Massimo. Ma c’è di più: tre manifestazioni parallele dell’Unione delle Comunità Palestinesi, del Movimento per il diritto all’abitare e di GayNet Italia renderanno l’atmosfera elettrica, con flussi umani che sfidano ogni previsione.
Domenica: Papa e Sport in un Mix Irresistibile
Domenica 18 maggio, l’intronizzazione di Papa Leone XIV alle 10 in piazza San Pietro attirerà 200 delegazioni internazionali e almeno 250mila fedeli, creando un evento da capogiro. Non finisce qui: la finale degli Internazionali BNL di tennis al Foro Italico e il big match Roma-Milan allo Stadio Olimpico faranno salire l’adrenalina, con la sicurezza che dovrà destreggiarsi tra fede e sport per evitare sorprese.
Accessi Segreti per San Pietro
Per l’accesso controllato alla cerimonia del nuovo Papa, saranno operativi cinque varchi di prefiltraggio in punti strategici come piazza Pia, ponte Vittorio Emanuele II, via Traspontina, via Pio X e Lungotevere Castello. Solo chi passa la verifica potrà entrare da via di Porta Angelica, mentre piazza del Sant’Uffizio sarà riservata a delegazioni esclusive – un setup che fa pensare a un vero e proprio fortino.
Forze Speciali e Delegazioni in Scena
Proprio come ai tempi del Conclave o del funerale di Papa Francesco, Roma vedrà un dispiegamento straordinario di forze speciali per accogliere le delegazioni internazionali nei loro alloggi. Potrebbero esserci limitazioni alla viabilità e sospensioni dei trasporti pubblici intorno al Vaticano, rendendo ogni mossa un’avventura da seguire.
Sport sotto Stretta Sorveglianza
Il quadrante nord-ovest della città, con Stadio Olimpico e Foro Italico, diventerà un punto critico per migliaia di tifosi e spettatori. I piani di sicurezza sono stati aggiornati per questa combinazione unica, con controlli rafforzati sui mezzi pubblici e nelle stazioni ferroviarie – chissà quali tensioni scopriremo qui?
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