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Riprendono gli scavi geognostici per lo stadio della Roma: i cittadini denunciano presunte irregolarità

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Riprendono gli scavi geognostici per lo stadio della Roma: i cittadini denunciano presunte irregolarità

Riprendono gli scavi per il nuovo stadio della Roma tra polemiche e battaglie legali

Gli scavi geognostici nell’area di via degli Aromi a Pietralata, destinata al nuovo stadio della Roma, sono ripresi nonostante l’assenza di una sentenza definitiva riguardo il possesso dei terreni. Mentre il Comune di Roma punta a accelerare i lavori, i residenti denunciano l’azione comunale come un “atto illegittimo”.

Il delicato equilibrio legale

Il Comune di Roma e la società As Roma hanno ripreso le operazioni nell’area sgomberata il 7 agosto, pur in assenza di autorizzazioni formali. Le sentenze emesse finora dal tribunale ordinario supportano la posizione dei residenti, che preferirebbero un parco allo stadio. Tuttavia, i tecnici della società hanno già avviato gli scavi. In questa cornice, le autorità competenti non hanno trovato motivi per bloccare i lavori né per accettare denunce da parte degli abitanti, citando nuovi documenti che giustificherebbero le operazioni in corso.

La questione rimane complessa dal punto di vista legale. Il Consiglio di Stato ha già espresso la necessità di un “adeguato approfondimento” della vicenda, mentre il Comune è fiducioso di ottenere una risoluzione favorevole. Secondo l’assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, non ci sono motivi per sospendere il rientro in possesso delle aree, aspettandosi una decisione finale a favore del Comune.

Decisioni sospese e futuro incerto

L’unico supporto giuridico del Comune proviene dal Tar del Lazio, che ha riconosciuto l’intenzione di destinare l’area a servizio pubblico, rigettando una sospensiva per lo sgombero già eseguito. Il Consiglio di Stato ha rinviato la decisione definitiva ai giudici del tribunale ordinario, riflettendo la complessità della questione.

Nel frattempo, la battaglia legale è lontana dalla conclusione. Nonostante l’accelerazione voluta dal Campidoglio per il progetto del nuovo stadio, le sentenze attuali continuano a favorire i cittadini. Le forze dell’ordine sono state riluttanti a raccogliere denunce recenti, citando documenti che giustificano i lavori, anche se non ci sono nuove sentenze a confermarli. La situazione di Pietralata rimane un nodo giuridico irrisolto, con conseguenze non ancora prevedibili sul futuro del progetto stadio.

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Indagine sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, agente del SISDE Leone ascoltato in udienza riservata

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Indagine sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, agente del SISDE Leone ascoltato in udienza riservata

ScomparsaDiEmanuelaOrlandi Nuova svolta che fa tremare i segreti vaticani!

L’inchiesta sulla misteriosa scomparsa di Emanuela Orlandi, la giovane cittadina vaticana che nel 1983 è sparita nel nulla, torna prepotentemente alla ribalta con un’audizione segreta che potrebbe svelare indizi inediti. Immaginate un caso irrisolto da decenni, avvolto in un alone di mistero internazionale: ora, un agente del SISDE è stato convocato per una testimonianza che promette rivelazioni scioccanti.

Una storia che affascina il mondo

Per chi non conosce i dettagli, la scomparsa di Emanuela Orlandi è un enigma che ha coinvolto Vaticano, servizi segreti e crimine organizzato. L’adolescente, figlia di un dipendente vaticano, è uscita di casa per una lezione di flauto e non è più tornata, lasciando dietro di sé una scia di teorie che vanno dal rapimento politico a intrighi oscuri.

L’audizione top secret

Fonti attendibili rivelano che l’agente del SISDE, noto come Leone, è stato ascoltato in una sessione riservata, alimentando curiosità su possibili connessioni mai esplorate. “Potrebbe essere la chiave per decifrare un puzzle durato quarant’anni”, dicono gli esperti, mentre l’opinione pubblica si interroga su cosa emergerà dalle pieghe di questa indagine.

Prossimi passi nell’ombra

Con l’attenzione dei media che cresce, le autorità stanno esaminando ogni minimo indizio, promettendo aggiornamenti che potrebbero cambiare il corso della storia. Resta da vedere se questa mossa porterà a una svolta definitiva o solo a nuovi misteri da svelare.

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Coppa Italia, caos allo stadio: Tifosi del Milan devastano Curva Sud e insultano i romanisti come “figli del Vesuvio”

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Coppa Italia, caos allo stadio: Tifosi del Milan devastano Curva Sud e insultano i romanisti come “figli del Vesuvio”

Hai visto cosa succede quando la passione per il calcio sfocia in caos puro? #CoppaItalia #TifosiInFuria #VandalismoStadio

In una serata che avrebbe dovuto celebrare il calcio italiano, la Curva Sud dello stadio è stata protagonista di un episodio sconcertante: tifosi del Milan accusati di averla vandalizzata, scatenando reazioni accese tra i sostenitori della Roma. Immagina la scena, con cori e slogan che riecheggiano nell’aria, e al centro di tutto, la frase “figli del Vesuvio” urlata come una sfida aperta. Questo incidente ha acceso i riflettori su tensioni che vanno oltre il semplice match, lasciando tutti a chiedersi fino a che punto arriverà l’odio tra curve rivali.

La Notte del Caos

L’episodio si è verificato durante gli scontri della Coppa Italia, dove il clima è rapidamente degenerato in atti di vandalismo. Testimoni oculari hanno descritto scene di oggetti lanciati e danni alle strutture, con i tifosi del Milan al centro delle accuse. È un capitolo che ricorda come il calcio possa trasformarsi in un’arena di emozioni incontrollate.

Reazioni dai Social e Slogan Iconici

“Figli del Vesuvio” è diventato l’hashtag del momento sui social, con romanisti che lo hanno usato per rispondere alle provocazioni. Questi scambi hanno amplificato lo scandalo online, attirando l’attenzione di fan e esperti, mentre tutti si interrogano su come prevenire simili episodi in futuro.

Le indagini sono in corso per chiarire i dettagli, ma una cosa è certa: questo evento potrebbe cambiare per sempre il modo in cui viviamo le partite dal vivo. Quali saranno le prossime mosse? La tensione resta alta, e il mondo del calcio italiano è più acceso che mai.

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