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Carreggiate ridotte al chilometro 13 per ponte pericolante sull’Ostiense

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Carreggiate ridotte al chilometro 13 per ponte pericolante sull’Ostiense

Sono state rilevate "criticità strutturali" sul ponte di scavalco del fosso colatore al Km 13+300 della Via del Mare e della Via Ostiense, portando le autorità a disporre un restringimento della carreggiata. Questo intervento si è reso necessario per garantire la pubblica incolumità e la sicurezza del transito dei veicoli. Le indagini di censimento e monitoraggio da parte della Città Metropolitana di Roma Capitale hanno evidenziato l’urgenza del provvedimento.

Dettagli del Provvedimento

Il provvedimento impone un restringimento di carreggiata a senso unico in direzione Ostia sulla via del Mare dal chilometro 13.300 fino allo svincolo per Acilia. In direzione opposta, verso Roma, il restringimento si applica sulla via Ostiense dallo svincolo del Grande Raccordo Anulare fino al chilometro 13.300. Questa misura sarà in vigore sia in orario notturno che diurno e avrà effetto immediato fino al ripristino delle condizioni di sicurezza.

È importante sottolineare che l’ordinanza include il divieto di transito ai mezzi di portata superiore alle 3,5 tonnellate su entrambe le tratte interessate. Tuttavia, è prevista una deroga temporanea che permette a scooter e motociclette di circolare sulla strada provinciale via del Mare per tutta la durata dell’ordinanza.

Percorsi Alternativi

A breve, le autorità comunicheranno "i percorsi alternativi per il traffico privato ed eventuali variazioni di percorso per il trasporto pubblico locale", in coordinamento con i Municipi IX e X e gli Enti interessati. È attesa, quindi, una nuova comunicazione che fornirà ulteriori dettagli per minimizzare i disagi causati dal restringimento della carreggiata.

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Giardinieri adottano trucco sleale per sbarazzarsi delle lumache infestate nei giardini

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Giardinieri adottano trucco sleale per sbarazzarsi delle lumache infestate nei giardini

TruccoIncredibile Hai mai immaginato che un semplice frutto come il pompelmo possa diventare l’arma segreta contro l’invasione di lumache che devastano i giardini, attirandole in una trappola naturale e irresistibile?

Le lumache, quelle creature viscide e golose che emergono di notte lasciando dietro di sé foglie dentellate e piante distrutte, rappresentano l’incubo di ogni giardiniere. Anno dopo anno, resistono a trappole e rimedi tradizionali, tornando più affamate che mai. Ma ora, un metodo semplice, economico e totalmente naturale sta conquistando appassionati, promettendo di risolvere il problema senza veleni o inquinamento – e il segreto è proprio nel pompelmo, quel frutto succoso che potrebbe salvarti l’orto!

Perché i metodi tradizionali spesso deludono

Se hai provato a disperdere cenere intorno alle piante, a spargere gusci d’uovo o a usare trappole con birra, sai quanto possa essere frustrante. Questi rimedi spesso falliscono: la cenere si dissolve con la prima pioggia, i gusci non scoraggiano davvero le lumache, e la birra attira non solo loro, ma anche altri insetti e persino animali domestici. I granuli “ecologici” promettono tanto ma offrono risultati limitati, richiedendo tempo e manutenzione costante – lasciando i giardinieri a chiedersi se esista davvero una soluzione migliore.

Il pompelmo: una trappola tanto semplice quanto efficace

Giardinieri adottano trucco sleale per sbarazzarsi delle lumache infestate nei giardini
Prova a immaginarlo: dopo aver gustato un pompelmo a colazione, capovolgi la buccia vuota sul terreno vicino alle tue piante preferite. Le lumache non resistono all’odore invitante e al riparo umido all’interno, radunandosi lì di notte. Al mattino, basta sollevarla per catturarle a mano – un metodo che attira solo loro, senza disturbare insetti utili o inquinare l’ambiente. Inoltre, costa nulla se già consumi agrumi e può essere riutilizzato per giorni, rendendolo perfetto per giardinieri occupati.

Chi l’ha provato è stupito dai vantaggi: non solo è sicuro per bambini e animali, ma trasforma la lotta alle lumache in un gesto quotidiano semplice e intelligente. E con risultati così sorprendenti, non sorprende che stia diventando virale tra gli appassionati. 😲

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Telescopi Webb e Hubble osservano le aurore di Giove ma non riescono a concordare su ciò che vedono

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Telescopi Webb e Hubble osservano le aurore di Giove ma non riescono a concordare su ciò che vedono

AuroreDiGiove #SpazioMisterioso Preparatevi a essere sbalorditi: le spettacolari aurore di Giove, catturate dal telescopio James Webb, sono centinaia di volte più luminose e imprevedibilmente variabili di quanto gli scienziati avessero mai immaginato, rivelando segreti cosmici che potrebbero cambiare tutto ciò che sappiamo sul nostro gigante gassoso preferito!

Le aurore di Giove non sono solo uno spettacolo visivo mozzafiato, ma un fenomeno che supera di gran lunga le nostre aurore terrestri. Grazie alle incredibili immagini scattate dal telescopio spaziale James Webb, stiamo assistendo a dettagli senza precedenti: queste luci eteree si alimentano non solo dal vento solare, come accade sulla Terra, ma anche dal materiale vulcanico espulso dalla luna Io, rendendo Giove un vero e proprio teatro di energia cosmica.

Un Regalo Inaspettato

Le foto, rese pubbliche di recente su Nature Communications, sono state immortalate il 25 dicembre 2023 con la fotocamera NIRCam di Webb. Gli esperti si sono trovati di fronte a un evento iperattivo, dove “tutta la regione che ribolliva ed esplodeva di luce”, con variazioni che accadevano in pochi secondi. “Che regalo di Natale, mi ha lasciato a bocca aperta!”, come è stato espresso dai ricercatori.

Il Mistero delle Luci

Osservando Giove con Webb nell’infrarosso e coordinando con il telescopio Hubble nell’ultravioletto, i ricercatori hanno scoperto un enigma affascinante: le emissioni più brillanti, legate al triidrogeno cationico (H3+), non corrispondono a quanto visto da Hubble. Questo potrebbe richiedere una quantità enorme di particelle a bassissima energia, un’idea che fino a ora sembrava impossibile e che sta alimentando nuove teorie sul pianeta.

Telescopi Webb e Hubble osservano le aurore di Giove ma non riescono a concordare su ciò che vedono

Prossime osservazioni con Webb e i dati dalla sonda Juno della NASA, oltre a guidare la missione Juice dell’ESA verso Giove, promettono di svelare ulteriori dettagli su come il campo magnetico del pianeta interagisca con l’atmosfera e con la luna Io, aprendo la porta a scoperte che potrebbero rivoluzionare la nostra comprensione dello spazio.

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