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Cronaca

Sassi lanciati contro bus e palazzi a Settecamini dalla baby gang. «Abbiamo paura di uscire»

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Sassi lanciati contro bus e palazzi a Settecamini dalla baby gang. «Abbiamo paura di uscire»

Uno dei primi incidenti si è verificato contro il bus 041 che collega Ponte Mammolo a Case Rosse, colpito da lanci di sassi. Gli autisti hanno espresso timori, affermando: «Abbiamo paura, siamo stati presi di mira». Inoltre, la scuola primaria Antonio Nuzzo di Settecamini ha subito danni, con citofono e centraline elettriche distrutte. Le case nella zona di Bertolucci e Casal Bianco sono state bersagliate da lancio di oggetti durante la notte, con i residenti che sentono rumori continui e angoscianti.

L’Escalation

Recentemente, un estintore rubato è stato svuotato su viale Stefano D’Arrigo, con uova lanciate contro edifici e un balcone di un’abitazione al primo piano. In alcuni episodi, bustine di escrementi di cane sono state gettate contro una donna già presa di mira. Questi eventi sono stati attribuiti a una presunta baby gang, preoccupando ulteriormente i residenti per l’escalation di violenza.

La Preoccupazione

I social media sono diventati un mezzo per i cittadini di esprimere preoccupazione e allarme, temendo reazioni violente del gruppo di giovani coinvolto. La situazione è resa più tesa dalla comparsa di scritte neofasciste e antisemite, come “Calpesta l’ebreo” e “Boia chi molla”. Sebbene molte di queste siano state cancellate, rimangono segni come “Infami” sul muro della scuola.

Gli Interventi

Gli abitanti locali hanno chiesto un intervento delle forze dell’ordine e si stanno organizzando per incontri sulla sicurezza, proponendo anche l’installazione di una stazione mobile dei carabinieri. Questa misura era stata adottata in passato con successo, in risposta alla chiusura della caserma di via Rubellia. I cittadini cercano ora di arginare quella che viene percepita come un’ondata di terrore nel quartiere.

Cronaca

Il misteriosa partita di tennis di Prevost contro il segretario don Edgard, prima del Conclave, al di fuori del Vaticano

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Il misteriosa partita di tennis di Prevost contro il segretario don Edgard, prima del Conclave, al di fuori del Vaticano

PapaTennisista Hai mai immaginato il nuovo Papa Leone XIV che sfreccia sul campo con una racchetta in mano, proprio prima di salire al trono di Pietro? #CuriositàVaticana

Il Segreto Partita del Cardinale

Pochi giorni prima di essere eletto, l’allora cardinale Prevost ha scaricato la tensione giocando a tennis con il suo segretario, don Edgard. In un’oasi nascosta all’Augustinianum, a soli tre minuti a piedi dalla sua residenza, si sono sfidati per un’ora su un campo sintetico protetto da siepi di alloro. Immaginate la scena: un futuro Pontefice che si rilassa tra racchette e palline, lontano da occhi indiscreti. Chissà se questo hobby gli ha dato il colpo vincente per il Conclave!

Un’Oasi Protetta per le Partite Future

Questo campo è un vero rifugio invisibile dal mondo esterno, dove nemmeno i rumori delle palline arrivano alle orecchie dei curiosi. Essendo un appassionato sportivo fin da giovane, Papa Leone potrebbe continuare a giocare qui nei suoi rari momenti liberi, magari per sciogliere lo stress del ruolo. E indovinate un po’? Potrebbe addirittura testare quella racchetta ultraleggera in titanio donata da Jannik Sinner, dopo un’udienza piena di risate e battute.

L’Aneddoto con Sinner che Ti Lascerà a Bocca Aperta

Durante un’udienza, una giornalista ha scherzato sull’idea di una partita di beneficenza con campioni come Sinner, e il Papa – divertito – ha risposto con un gioco di parole sul nome del tennista. Il giorno dopo, Sinner in persona ha consegnato la sua racchetta, proponendo un palleggio immediato. “Qui romperemmo tutto”, ha risposto Leone XIV tra le risate. Ma se mai accadrà una partita, sarà nella massima discrezione, lontano dai flash dei fotografi. Sarà davvero così segreto?

L’Altro Campo da Tennis Vaticano

Al di là del Tevere, c’è un impianto storico usato per decenni da monsignori, vescovi e persino cardinali, come il segretario di Benedetto XVI o il cardinale Laghi, che giocava fino agli ottant’anni. Quest’ultimo usava le partite per negoziare la liberazione di desaparecidos in Argentina – un colpo di racchetta per una causa nobile! Oggi, però, quell’area è stata trasformata in un’area giochi per i bambini dei dipendenti della Curia, con piscine e campi di padel. Chissà se Papa Leone XIV lancerà un nuovo torneo?

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4 insegnanti indagati per violenza sessuale. Con la scusa delle arti marziali…

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4 insegnanti indagati per violenza sessuale. Con la scusa delle arti marziali…

Cronaca – notizia di pochissimi minuti fa è che i Carabinieri di Civitavecchia hanno dato esecuzione a un’ordinanza, richiesta dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale della stessa città portuale e accettata dalla procura nei confronti di 4 insegnanti della suddetta cittadina.

Civitavecchia 4 insegnanti indagati

Gravi le accuse nei confronti di 4 insegnanti: uno è finito agli arresti domiciliari  mentre ad altri 3 è stata applicata la misura ell’obbligo di dimora.

I reati contestati sono quelli di violenza sessuale su minore e di induzione indebita a dare o promettere utilità.

Le indagini sono iniziate dopo che una studentessa di uno scuola superiore di Civitavecchia ha sporto denuncia a gennaio 2025 dichiarando di aver subito comportamenti molesti e atti di natura sessuale da parte di un professore in servizio presso lo stesso istituto.

Il docente, sul quale sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza come principale sospettato nell’ambito del procedimento penale, è attualmente sottoposto alla misura più afflittiva tra quelle emesse.

Oltre alla studentessa ci sono altre 6 studentesse che hanno testimoniato contro il professore. Le indagini, durate fino ad aprile, sono state meticolose e cristallizzate.

L’attività investigativa ha permesso di raccogliere gravi elementi indiziari a carico del professore che, all’interno di istituto di formazione, avrebbe costretto una studentessa a subire atti sessuali.

Il professore di Civitavecchia istruttore di arti marziali?

Nello specifico l’insegnante è indiziato di essersi improvvisato istruttore di arti marziali palpeggiando le zone intime di una studentessa. Come se non bastasse ci sono altri 3 professori che, sembrerebbe, abbiano omesso tali condotte e per questo motivo anche loro sono indagati e sottoposti a una misura cautelare più blanda, ovvero l’obbligo di firma in caserma, perché durante una gita scolastica avrebbero visto il comportamento del professore senza intervenire in nessun modo.

Si precisa che le indagini sono ancora in corso e che gli indagati, pur gravemente indiziati, devono considerarsi presunti innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva, in ossequio al principio costituzionale di non colpevolezza.

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