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Cronaca

250 nuovi addetti assunti con contratto di 15 mesi a 38 ore settimanali, festivi compresi

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250 nuovi addetti assunti con contratto di 15 mesi a 38 ore settimanali, festivi compresi

L’Ama, l’azienda di gestione dei rifiuti della Capitale, ha annunciato il dispiegamento di 250 nuovi operatori per supportare i servizi di pulizia e raccolta rifiuti in vista del prossimo Giubileo. L’iniziativa mira a fronteggiare l’incremento previsto di visitatori, stimato tra 30 e 35 milioni, garantendo il decoro delle aree pubbliche di Roma.

LA SELEZIONE

I nuovi lavoratori, assunti con un contratto a tempo determinato di 15 mesi, saranno operativi dal 1° novembre 2024. Essi presteranno servizio su turni distribuiti su sei giorni settimanali, con copertura anche nei giorni festivi. Questa mossa segue l’assunzione di un migliaio di nuovi dipendenti avvenuta l’anno scorso, parte di un piano di riorganizzazione finalizzato al miglioramento dei servizi municipali.

GLI OBIETTIVI

Quasi undicimila persone hanno presentato domanda per questi posti, che richiedono età compresa tra 18 e 65 anni, licenza media, patente di guida di tipo B e disponibilità a lavorare su turni notturni. Il presidente di Ama ha dichiarato che Roma affronterà un incremento medio giornaliero di circa 500 tonnellate di rifiuti durante il Giubileo, sottolineando l’importanza dei nuovi investimenti in mezzi e risorse per affrontare questa sfida.

LA SITUAZIONE

Attualmente, l’organico dell’Ama conta 7.500 dipendenti. Durante il Giubileo, la città potrebbe trovarsi a gestire l’equivalente di un municipio aggiuntivo in termini di presenze giornaliere, con i momenti di maggiore affluenza che potrebbero vedere fino a un milione di visitatori aggiuntivi. L’azienda sta valutando l’affidamento di alcune operazioni di igiene urbana, come la raccolta di rifiuti intorno ai cassonetti, a ditte esterne nei periodi di maggiore carico di lavoro.

Cronaca

Jovanotti a Roma applaude il Papa: un prete dalla periferia del mondo

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Jovanotti a Roma applaude il Papa: un prete dalla periferia del mondo

ConcertoDaBrividi Hai mai visto un evento così magico e inaspettato? Scopri i segreti della prima data romana che ha lasciato tutti senza fiato!

La Serata Piena di Sorprese

Immagina una notte romana illuminata da fiori colorati e visual spettacolari, con una scaletta di classici che ha fatto cantare e ballare il pubblico per ore. Questa è stata solo la prima delle dodici date previste, e già si parla di un’atmosfera elettrica che ha conquistato tutti. Ma cosa ha reso questa serata così indimenticabile? Gli indizi sono nei dettagli che hanno trasformato un concerto in un vero e proprio spettacolo da non perdere.

Il Duetto Che Nessuno Si Aspettava

E poi, il colpo di scena: un fuoriprogramma che ha fatto impazzire i fan! L’artista ha condiviso il palco con Giuliano Sangiorgi dei Negramaro per un duetto su “Se lo senti lo sai”, un momento di pura emozione che ha creato scintille inaspettate. Chissà quali altre sorprese ci riserveranno le date successive? Non vorrai perdertelo!

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Cronaca

La vendetta che non posso ignorare

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La vendetta che non posso ignorare

Rivelazioni choc in aula: i messaggi WhatsApp che svelano l’oscura ossessione di un omicidio! #OmicidioPetrangeli #DelittoRivelato

I messaggi

Immaginate di scoprire messaggi che anticipano un tragico destino: Gianluca Molinaro, accusato dell’omicidio di Manuela Petrangeli, inviava audio WhatsApp carichi di rabbia e minacce. Frasi come “Mi sta portando all’estremo” e “maledetta, gliela devo fare pagare” emergono dalle indagini, lasciando tutti a chiedersi cosa si nascondeva dietro quelle parole. Dagli esami del suo telefono, si scopre anche un’accusa di manipolazione verso l’ex compagna, con lei che ribatteva: “Mi stai portando all’esasperazione”. Sarà vero? Questi dettagli stanno accendendo la curiosità sul processo in corso.

L’omicidio

E se un delitto fosse stato pianificato sotto gli occhi di tutti? Molinaro è imputato per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, stalking e detenzione abusiva di un fucile a canne mozze. Gli inquirenti hanno rintracciato SMS scambiati con un amico, dove si leggeva “oggi forse prendo due piccioni con una fava” prima del fatto, e dopo l’uccisione della 51enne fisioterapista: “gli ho sparato du botti”. Non potete non domandarmi: cosa ha spinto un uomo a compiere un gesto così estremo, per poi costituirsi in caserma con l’arma in mano?

Le testimonianze

Cosa accade quando le testimonianze in aula rivelano dettagli agghiaccianti? I carabinieri hanno descritto la scena del crimine, con il corpo di Manuela vicino alla sua auto, mentre i colleghi tentavano disperatamente di rianimarla. Altri militari hanno raccontato la confessione di Molinaro in caserma, dove, al telefono con la madre, ha ammesso: “sono in caserma, quello che ho detto ho fatto”. Le indagini sui dispositivi sequestrati hanno confermato un pattern di stalking e premeditazione, come sottolineato dai legali della famiglia. Queste storie fanno sorgere una domanda: quanto profondo era il risentimento che ha condotto a questo dramma?

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