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Cronaca

Il Palazzo del Freddo ospita la cena di beneficenza il 14 Novembre.

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Il Palazzo del Freddo ospita la cena di beneficenza il 14 Novembre.

Il 14 novembre, alle ore 19:00, si svolgerà presso il Palazzo del Freddo di Andrea Fassi un evento speciale organizzato da Slow Food Roma e Nonna Roma. Questa serata gastronomica mira a sostenere chi si trova in difficoltà e offrirà ai partecipanti l’opportunità di assaporare prelibatezze preparate da chef di grande talento.

Una Cena Gourmet per la Solidarietà

La serata vedrà la partecipazione di 15 chef rinomati, tra cui il neo-insignito della stella Michelin, Pierluigi Gallo. Gli chef prepareranno un’indimenticabile cena gourmet i cui proventi saranno destinati a coloro che non riescono a garantire alla propria famiglia due pasti al giorno. Tra i piatti proposti, la pasta fresca di Mauro Secondi con cozze e Pecorino Dop, oltre a casarecce ai funghi di bosco, puntarelle romane e tartare di Chianina.

Selezione di Vini e Eccellenze Artigianali

Ad accompagnare i piatti, verranno serviti vini della Cantina Cominium, tra cui il Maturano Igt bianco autoctono e il Colle Alto rosso di Atina Doc, varietà bordolese. Il pane sarà fornito dal Forno Conti e i celebri Sanpietrini di Fassi verranno presentati in chiave solidale.

Sostegno al Slow Social Market

Per partecipare alla serata è necessaria la prenotazione e un contributo di 50 euro. I fondi raccolti saranno destinati allo Slow Social Market, un emporio solidale del Rione Esquilino, dove saranno distribuiti cibo e beni di prima necessità. Ogni piatto contribuirà a sostenere questo progetto, grazie al talento degli chef che metteranno la loro esperienza al servizio della causa. L’iniziativa ha il supporto di CNA di Roma e FIPE Roma.

Cronaca

Suor Genevieve, l’amica del Papa che bazzica tra giostrai e gay: “Ci pagava le bollette”

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Suor Genevieve, l’amica del Papa che bazzica tra giostrai e gay: “Ci pagava le bollette”

IncredibileViaggioDiFede: Una suora di 83 anni cammina per chilometri con uno zaino, vivendo in roulotte da 50 anni tra comunità LGBTQ+ e giostrai – scopri la sua storia straordinaria! 🏞️🙏

La Vita Straordinaria di una Religiosa Itinerante

Immaginate una donna di 83 anni che ha scelto di vivere in una semplice roulotte per oltre mezzo secolo, immersa nelle comunità LGBTQ+ e tra i giostrai del litorale romano. Questa “piccola sorella di Gesù” ha dedicato la sua esistenza a un cammino di solidarietà e vicinanza, attirando l’attenzione per il suo stile di vita unico e ispiratore. Non è solo una storia di fede, ma un’avventura che sfida le convenzioni e risveglia la curiosità su come si possa trovare pace in un’esistenza nomade.

Il Viaggio Inatteso verso San Pietro

Con uno zaino in spalla, questa instancabile religiosa ha affrontato un percorso da Ostia fino a San Pietro, motivata dal desiderio di stare vicina al Papa Francesco. Che cosa l’ha spinta a intraprendere un simile cammino a un’età così avanzata? È un gesto che evoca meraviglia e domande: è forse un simbolo di devozione pura o un richiamo a valori dimenticati? La sua presenza tra le folle vaticane ha già catturato l’immaginazione di molti, lasciando tutti a chiedersi quali segreti nasconda una vita così dedicata.

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Cronaca

Le mie corrispondenze con il Papa per sostenere gli “scartati”

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Le mie corrispondenze con il Papa per sostenere gli “scartati”

PapaFrancesco e il prete rivoluzionario: una storia di fede, inclusione e miracoli inaspettati che ti lascerà a bocca aperta! #Solidarietà #LGBTQ #Misericordia

MANI TESE

Immagina di uscire da una chiesa al mattino e trovarti di fronte a una fila infinita di 300 persone, tutte in silenzio, con le mani tese in un grido silenzioso di fame e disperazione. È successo a don Andrea Conocchia durante i primi giorni del lockdown in Italia, quando la pandemia aveva congelato tutto. In quel momento, il mondo di questo prete è cambiato per sempre. A Torvaianica, a pochi passi da Roma, ha iniziato a distribuire cibo e aiuto a centinaia di persone di ogni nazionalità, orientamento e background, trasformando la sua parrocchia in un rifugio per chi era stato dimenticato. Tra loro, storie strazianti di transgender argentine che hanno trovato in don Andrea non solo un pasto, ma una vera speranza. Come ha fatto un semplice prete a innescare una catena di eventi che ha coinvolto addirittura il Papa?

GLI INCONTRI

E se ti dicessimo che don Andrea è riuscito a far incontrare il Pontefice con persone emarginate, creando momenti che sembrano usciti da un film? Attraverso l’aiuto di suor Genevieve Jeanningros, amica fidata di Papa Francesco, ha organizzato udienze del mercoledì dove transgender, omosessuali e altri “scartati” hanno condiviso le loro storie con il leader della Chiesa. Immagina la scena: un ragazzo gay che confessa al Papa di essere stato rifiutato, e Francesco che risponde con un gesto di misericordia assoluta. O due uomini sposati civilmente che ricevono parole di incoraggiamento direttamente dal Pontefice. Don Andrea, commosso da questi incontri, ha continuato la sua missione, creando persino uno sportello d’ascolto per offrire supporto psicologico e sanitario. Sarà questa la rivoluzione che tutti aspettavamo? Una fede che abbraccia davvero tutti, senza eccezioni?

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