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Proprietaria salvata dai vicini mentre una casa va a fuoco nel Pontino, il cagnolino muore per troppo fumo.

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Proprietaria salvata dai vicini mentre una casa va a fuoco nel Pontino, il cagnolino muore per troppo fumo.

Un incendio a Prossedi, in provincia di Latina, ha provocato la tragica morte di un cane, mentre la padrona di casa è stata salvata grazie all’intervento tempestivo dei vicini. L’incidente è avvenuto nella mattinata di lunedì 18 novembre 2024, quando le fiamme hanno avvolto un’abitazione, causando danni significativi.

L’incendio scoppiato stamattina

Le squadre dei vigili del fuoco e i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Terracina sono accorsi rapidamente sul posto dopo aver ricevuto l’allarme. Le operazioni di spegnimento hanno coinvolto anche i vigili del fuoco di Terracina e Frosinone, che sono riusciti a controllare le fiamme e a mettere in sicurezza l’intera area. Le prime indagini suggeriscono che l’incendio potrebbe essere iniziato in un locale adibito a tinello al piano terra, dal quale il fumo si è rapidamente diffuso nell’edificio.

Salvata dai vicini la proprietaria di casa: niente da fare per il suo cagnolino

Fondamentale è stato l’aiuto dei vicini di casa, che sono riusciti a far uscire la donna dall’abitazione colpita dalle fiamme, permettendole di essere trasportata d’urgenza all’ospedale di Frosinone. Sebbene abbia inalato del fumo, le sue condizioni non sembrano critiche. Purtroppo, il cagnolino della donna non è riuscito a sopravvivere all’incendio, essendo stato colpito fatalmente dall’esalazione di fumo.

Accertamenti sono ancora in corso per determinare le esatte cause dell’incendio e valutare l’entità dei danni riportati.

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Donna scivola nel Tevere e rischia di annegare: i vigili del fuoco intervengono per un salvataggio in extremis a Roma

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Donna scivola nel Tevere e rischia di annegare: i vigili del fuoco intervengono per un salvataggio in extremis a Roma

SalvataggioSullaRiva Hai mai immaginato cosa succede quando una tranquilla giornata a Roma si trasforma in un thriller mozzafiato? Proprio sul fiume Tevere, una donna ha vissuto un momento di puro terrore, rischiando di affogare in acque gelide e impetuose, ma i coraggiosi vigili del fuoco l’hanno salvata in extremis!

Immagina la scena: una passeggiata lungo il Tevere che improvvisamente vira verso il dramma. La donna è scivolata e finita in acqua, lottando contro la corrente in un momento che ha tenuto con il fiato sospeso tutti i testimoni. “I vigili del fuoco sono intervenuti con rapidità”, come riportato dai presenti, trasformando un potenziale disastro in una storia di eroismo.

Il Momento del Pericolo

In un batter d’occhio, la situazione è precipitata. La donna, forse distratta o sfortunata, è caduta nel fiume, affrontando correnti imprevedibili che hanno reso il salvataggio una vera sfida. Chi l’ha vista racconta di un’angoscia palpabile, con secondi che sembravano ore.

L’Intervento Eroico

I vigili del fuoco, sempre pronti all’azione, hanno sfoderato il loro addestramento d’élite. Con barche e attrezzature specializzate, hanno raggiunto la donna in tempo record, dimostrando ancora una volta perché sono i veri eroi della città. Non crederai a quanto sia stato vicino il pericolo!

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Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro i tentativi di sfruttare il 25 aprile

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Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro i tentativi di sfruttare il 25 aprile

25AprileSottoAssedio Scopri le rivelazioni shock di Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro chi cerca di sfruttare il Giorno della Liberazione!

In un momento di tensioni crescenti, Marina Pierlorenzi, figura di spicco dell’ANPI, sta facendo parlare di sé con un appello che potrebbe cambiare il modo in cui celebriamo il 25 aprile. Immaginate: un simbolo della Resistenza che denuncia tentativi di “parassitare” una data così sacra per l’Italia. Quali forze stanno cercando di manipolare questo evento storico? Le sue parole stanno accendendo dibattiti accesi, attirando l’attenzione di migliaia di persone curiose di sapere cosa c’è davvero dietro.

Le accuse che stanno scuotendo l’opinione pubblica

Pierlorenzi non usa mezzi termini nel suo discorso, accusando apertamente “strumentalizzazioni e tentativi di parassitare il 25 aprile”. Questo richiamo all’azione solleva interrogativi su gruppi o partiti che potrebbero sfruttare la memoria della Liberazione per fini personali. È un invito a riflettere: chi sono i veri custodi di questa eredità, e quali rischi corriamo se permettiamo abusi?

Perché l’ANPI è al centro del dibattito

L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, con Pierlorenzi in prima linea, sta mobilitando i suoi sostenitori per proteggere il significato originale del 25 aprile. Tra commemorazioni e proteste, emergono storie di resilienza che potrebbero ispirare un nuovo movimento. Ma cosa succederà se queste denunce non vengono ascoltate? L’interesse cresce, e le reazioni sui social stanno già virando verso l’inaspettato.

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