Cronaca
Roma, i pacchi dono sono distribuiti ai bisognosi dal tir dell’associazione Salvamamme

In vista delle festività natalizie, prende il via a Roma il «Tir del Grande Cuore», un’iniziativa solidale promossa dall’associazione Salvamamme. L’evento è programmato per l’11 e il 12 dicembre e si pone l’obiettivo di offrire aiuti concreti a migliaia di persone in difficoltà.
Il Percorso del Tir
Il tour del Tir toccherà diverse tappe, iniziando l’11 dicembre. Dalle 10 alle 13 sarà presente nel Municipio I a Piazzale Ostiense, lato Viale Giotto, e dalle 14 alle 17 nel Municipio IX, presso il Mercato Laurentino in Via Francesco Sapori. Il giorno seguente, il 12 dicembre, l’appuntamento sarà nel Municipio XV a Largo Carlo Sacconi dalle 10 alle 13, e nel Municipio VI al Parcheggio Grotte Celoni dalle 14 alle 17. Durante queste tappe verranno distribuiti pacchi contenenti vestiti nuovi, giocattoli, prodotti per l’igiene e dolci natalizi.
Beneficiari dell’Iniziativa
Tra i destinatari di questa operazione umanitaria figurano oltre 100 associazioni, compresa quella dedicata alle persone senza fissa dimora supportate dal Vaticano, oltre a numerose case-famiglia, case protette e centri per migranti. In collaborazione con la Croce Rossa Italiana, l’iniziativa intende regalare un po’ di serenità e sollievo alle famiglie più vulnerabili durante il periodo festivo.
Supporto e Iniziative Collaterali
Francesco Pastorello, presidente di Salvamamme, sottolinea l’importanza di donare tranquillità e gioia alle famiglie in questo speciale periodo. Tra le novità di quest’anno, i pacchi destinati ai bambini conterranno anche biglietti gratuiti per le piste di pattinaggio su ghiaccio offerte da Icepark, un omaggio voluto da Andrea De Angelis. Inoltre, il personale del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti ha aderito fin dal principio, mettendo a disposizione la propria sensibilità e il proprio impegno per sostenere l’iniziativa e le famiglie coinvolte.
Cronaca
Suor Genevieve, l’amica del Papa che bazzica tra giostrai e gay: “Ci pagava le bollette”

IncredibileViaggioDiFede: Una suora di 83 anni cammina per chilometri con uno zaino, vivendo in roulotte da 50 anni tra comunità LGBTQ+ e giostrai – scopri la sua storia straordinaria! 🏞️🙏
La Vita Straordinaria di una Religiosa Itinerante
Immaginate una donna di 83 anni che ha scelto di vivere in una semplice roulotte per oltre mezzo secolo, immersa nelle comunità LGBTQ+ e tra i giostrai del litorale romano. Questa “piccola sorella di Gesù” ha dedicato la sua esistenza a un cammino di solidarietà e vicinanza, attirando l’attenzione per il suo stile di vita unico e ispiratore. Non è solo una storia di fede, ma un’avventura che sfida le convenzioni e risveglia la curiosità su come si possa trovare pace in un’esistenza nomade.
Il Viaggio Inatteso verso San Pietro
Con uno zaino in spalla, questa instancabile religiosa ha affrontato un percorso da Ostia fino a San Pietro, motivata dal desiderio di stare vicina al Papa Francesco. Che cosa l’ha spinta a intraprendere un simile cammino a un’età così avanzata? È un gesto che evoca meraviglia e domande: è forse un simbolo di devozione pura o un richiamo a valori dimenticati? La sua presenza tra le folle vaticane ha già catturato l’immaginazione di molti, lasciando tutti a chiedersi quali segreti nasconda una vita così dedicata.
Cronaca
Le mie corrispondenze con il Papa per sostenere gli “scartati”

PapaFrancesco e il prete rivoluzionario: una storia di fede, inclusione e miracoli inaspettati che ti lascerà a bocca aperta! #Solidarietà #LGBTQ #Misericordia
MANI TESE
Immagina di uscire da una chiesa al mattino e trovarti di fronte a una fila infinita di 300 persone, tutte in silenzio, con le mani tese in un grido silenzioso di fame e disperazione. È successo a don Andrea Conocchia durante i primi giorni del lockdown in Italia, quando la pandemia aveva congelato tutto. In quel momento, il mondo di questo prete è cambiato per sempre. A Torvaianica, a pochi passi da Roma, ha iniziato a distribuire cibo e aiuto a centinaia di persone di ogni nazionalità, orientamento e background, trasformando la sua parrocchia in un rifugio per chi era stato dimenticato. Tra loro, storie strazianti di transgender argentine che hanno trovato in don Andrea non solo un pasto, ma una vera speranza. Come ha fatto un semplice prete a innescare una catena di eventi che ha coinvolto addirittura il Papa?
GLI INCONTRI
E se ti dicessimo che don Andrea è riuscito a far incontrare il Pontefice con persone emarginate, creando momenti che sembrano usciti da un film? Attraverso l’aiuto di suor Genevieve Jeanningros, amica fidata di Papa Francesco, ha organizzato udienze del mercoledì dove transgender, omosessuali e altri “scartati” hanno condiviso le loro storie con il leader della Chiesa. Immagina la scena: un ragazzo gay che confessa al Papa di essere stato rifiutato, e Francesco che risponde con un gesto di misericordia assoluta. O due uomini sposati civilmente che ricevono parole di incoraggiamento direttamente dal Pontefice. Don Andrea, commosso da questi incontri, ha continuato la sua missione, creando persino uno sportello d’ascolto per offrire supporto psicologico e sanitario. Sarà questa la rivoluzione che tutti aspettavamo? Una fede che abbraccia davvero tutti, senza eccezioni?
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