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Cronaca

Niente mi ammazza, rido sempre

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Niente mi ammazza, rido sempre

Un evento drammatico si è consumato durante la notte di Capodanno del 2020 a Roma, dove un gruppo di giovani, tra cui una sedicenne, è stato coinvolto in atti di violenza sessuale. Patrizio Ranieri, uno dei colpevoli, è stato condannato a cinque anni e mezzo. In un’intervista post-condanna, ha dichiarato: ‘A me non mi ammazza niente. Io rido sempre’.

Lo stupro a Capodanno e le chat

La situazione ha avuto luogo in un contesto di violazione delle normative sanitarie legate alla pandemia. Il festino, organizzato tramite Instagram, ha riunito diversi gruppi che si sono divisi compiti e responsabilità, da chi portava alcol a chi forniva sostanze stupefacenti. ‘L’unico modo per divertirsi’, scrivevano in chat, evidenziando un atteggiamento di sfida verso qualsiasi regola. Il racconto della vittima, Bianca, sottolinea che quel momento è segnato da ricordi offuscati, poiché ha riferito di essere stata trovata nuda e circondata da ragazzi che la deridevano. Suo padre ha espresso il suo timore che alla figlia ‘abbiano servito una droga simile a quella dello stupro in un drink’, poiché nel suo sangue sono state trovate tracce di coca e acido valproico, un psicofarmaco.

Le amiche

Le dinamiche di quel party clandestino hanno portato anche due amici della vittima a essere indagati per aver fornito droga. Tutti i presenti, in preda agli eccessi, hanno ignorato le conseguenze delle loro azioni. Le discussioni avvenute in chat, nonostante il dramma vissuto da Bianca, evidenziano la superficialità di alcuni partecipanti; le amiche della vittima, in un tentativo di trovare un capro espiatorio, hanno attribuito la colpa a lei, descrivendo la festa come un evento atteso e conosciuto. Solo un’amica ha tentato di difenderla, affermando: ‘Nelle condizioni in cui si trovava avrebbe detto di sì a tutto’. Altre, intanto, commentavano l’esperienza in modo distaccato, parlando di visioni alterate causa delle sostanze assunte.

L’episodio ha suscitato un forte dibattito sulla cultura del divertimento giovanile e sull’importanza di educare le nuove generazioni al rispetto e alla consapevolezza.

Cronaca

Il sogno dei Berrettini: Matteo e Jacopo come coppia agli Internazionali

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Il sogno dei Berrettini: Matteo e Jacopo come coppia agli Internazionali

FratelliSulCampo Hai mai sognato di giocare a tennis con tuo fratello e realizzare un desiderio che sembrava impossibile? Scopri come due talenti hanno fatto squadra in un match che sta facendo impazzire i fan! ⚡

L’Incontro Epico

Ieri, in un momento che ha catturato l’attenzione di tutti gli appassionati di tennis, due fratelli si sono ritrovati finalmente dalla stessa parte del campo. Per la prima volta, hanno formato una coppia nel doppio, affrontando due big come Musetti e Sonego. Immagina l’adrenalina e la tensione: un’opportunità unica che ha trasformato una semplice partita in un evento da non perdere!

Il Desiderio che Si Avvera

Quello che rende questa storia irresistibile è la dichiarazione dei protagonisti: “Realizzato un desiderio”. Sì, proprio così! I due fratelli hanno parlato di quanto questo match rappresenti il culmine di anni di passione e rivalità fraterna, trasformando un sogno d’infanzia in realtà sul campo. Chissà quali segreti si nascondono dietro questa unione improvvisa? Non potrai smettere di pensarci! 😲

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Cronaca

Acea si aggiudica il bando #Riparto, sostenendo il rientro al lavoro delle casalinghe.

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Acea si aggiudica il bando #Riparto, sostenendo il rientro al lavoro delle casalinghe.

HaiMaiSognatoUnLavoroCheAiutaLeMamme? ScopriComeAceaStaRivoluzionandoLaVitaDelleLavoratriciGenitori! #WelfareAcea #MammeAlPotere

Il Progetto Che Ha Fatto Scalare Acea al Sesto Posto

Immagina un’azienda che trasforma il rientro al lavoro dopo la maternità in un’opportunità unica: è proprio ciò che ha fatto Acea, guidato da Fabrizio Palermo, vincendo un bando pubblico del Comune di Roma. Con il progetto “Mamma con Acea nei tuoi primi 1.000 giorni”, l’azienda si è piazzata sesta su ben 122 concorrenti, offrendo un sistema innovativo per supportare le madri lavoratrici. Ma cosa c’è dietro questa iniziativa che sta catturando l’attenzione di tutti?

Le Iniziative Che Cambieranno Tutto per le Mamme

Preparati a essere sorpreso: il progetto, della durata di 24 mesi e con un valore complessivo di 625mila euro – di cui oltre 393mila finanziati pubblicamente – include una serie di misure che potrebbero rendere la genitorialità meno stressante. Tra queste, bonus speciali per le mamme, un “kit bentornata” per facilitare il rientro, permessi extra per visite pediatriche e vaccinazioni, e persino assunzioni temporanee per coprire le maternità. Non mancano servizi per la genitorialità, percorsi di sviluppo professionale per neomamme con figli da 0 a 3 anni, programmi di empowerment e persino un servizio di taxi per mamme impegnate. Queste azioni, illustrate dalla presidente Barbara Marinali, puntano a bilanciare vita lavorativa e famiglia in modo da lasciare tutti a bocca aperta.

Le Parole Delle Autorità Che Sottolineano l’Impatto

E se ti dicessimo che il governo stesso è entusiasta? La ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella, ha elogiato l’impegno di Acea nel creare ambienti di lavoro accoglienti per la maternità, definendolo un passo cruciale contro la denatalità e per lo sviluppo economico. Barbara Marinali ha aggiunto che il progetto supporterà ben 120 mamme con flessibilità oraria e organizzativa, aiutandole a riconquistare il proprio equilibrio emotivo tra ufficio e casa. È un’alleanza tra istituzioni e imprese che promette di cambiare le regole del gioco – e tu, sei pronto a vedere come?

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