Cronaca
Zone rosse nelle città e l’assenza di Roma

“Zona rossa” torna nel lessico italiano in vista della notte di San Silvestro, con nuove disposizioni da parte del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Una direttiva è stata inviata ai prefetti per identificare aree urbane inaccessibili a persone con precedenti penali, in particolare in stazioni ferroviarie e piazze ad alta affluenza, come quelle della movida. Le misure intendono affrontare problemi di microcriminalità, violenza e degrado.
LE INDICAZIONI
Provvedimenti simili sono già stati implementati in città come Firenze e Bologna, mentre Milano ha avviato simili strategie. A Roma, la situazione è in fase di valutazione, considerando anche l’afflusso di pellegrini per il Giubileo. Il Viminale ha ribadito che tali zone servono per “la tutela della sicurezza urbana e la piena fruibilità degli spazi pubblici da parte dei cittadini”, con ordinanze progettate per contrastare la criminalità e garantire la sicurezza durante eventi pubblici. Le violazioni comporteranno l’allontanamento e, in caso di recidive, una denuncia per violazione del Daspo.
PRIME APPLICAZIONI
Nei capoluoghi di Toscana ed Emilia-Romagna, tra ottobre e dicembre, 105 persone sono state allontanate su un totale di 14 mila controlli. A Firenze, da quando è stata introdotta l’ordinanza il 10 ottobre, sono stati emessi 66 ordini di allontanamento, con tre casi di recidiva denunciati. Queste misure sono state inaugurate durante un incontro del Comitato per l’ordine e la sicurezza per affrontare episodi di microcriminalità nelle aree vulnerabili.
IL CAPOLUOGO LOMBARDO
Anche Milano ha accolto favorevolmente queste misure. Durante il Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica del 18 dicembre, è stato dato mandato al Questore di identificare le zone a rischio. Fino al 31 marzo 2025, le aree intorno alle stazioni e in quelle centrali saranno controllate, e chi avrà comportamenti pericolosi sarà allontanato. In caso di violazione del Daspo urbano, si procederà con denunce. A Torino, una “zona rossa” è attiva in piazza Castello fino a domani, in base alla normativa che conferisce ai prefetti il potere di adottare misure per tutelare l’ordine pubblico.
Cronaca
Enzo Salvi interviene per salvare un cane calciato da un balordo a Prati: “Gli animali vanno difesi sempre”

Hai mai assistito a un atto di eroismo puro per salvare un povero cucciolo in pericolo? #EroePerGliAnimali
L’intervento choc a Roma
Enzo Salvi, l’attore e comico romano noto per la sua passione per gli animali, ha vissuto un momento da brividi nella capitale. Intorno alle 11.30 in piazza Mazzini, a Prati, ha visto un giovane maltrattare brutalmente un Jack Russell: lo sollevava per il collare e lo prendeva a calci. Senza esitare, Salvi è intervenuto, liberando il cane dalle mani del suo aggressore e mettendo fine all’incubo.La reazione audace dell’aggressore
Non contenti di aver maltrattato l’animale, il ragazzo ha risposto all’intervento di Salvi con arroganza, invitandolo a “farsi gli affari suoi” e minacciando addirittura di denunciarlo. Ma l’attore non si è fatto intimidire: “Se davvero lo farà, per me sarà un motivo di orgoglio. Non smetterò mai di difendere chi non può farlo da solo”, ha scritto su Instagram, lasciando i fan a chiedersi cosa succederà dopo.
L’impegno social per gli amici a quattro zampe
I profili di Salvi sono un vero inno alla fedeltà degli animali, con post che catturano l’attenzione di migliaia di follower. “Quando prendi un cane, puoi fare una selezione dei tuoi amici. Ti regala amore, fedeltà e ti aiuta a capire chi ti vuole davvero bene”, scrive l’attore, rivelando segreti che potrebbero cambiare il tuo rapporto con i pets.
Un passato di battaglie per la giustizia
Ma non è la prima volta che Salvi si schiera contro la crudeltà: nel 2020, il suo pappagallo Fly è stato preso a sassate in una pineta di Ostia, finendo per non volare più a causa delle ferite. Nonostante il responsabile sia stato assolto per “tenuità del fatto”, l’attore continua a promettere battaglia, alimentando la curiosità su quali mosse farà ora.
Cronaca
I fedeli e i cardinali con Papa Francesco: il giorno di Santa Maria Maggiore

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Orari di apertura per i fedeli curiosi
La basilica che custodisce la tomba del Papa sta per aprire le sue porte ai visitatori più appassionati, offrendo un’opportunità unica per un pellegrinaggio che promette sorprese inaspettate. Dalle prime luci dell’alba fino al tardo pomeriggio, precisamente dalle 7 alle 18.30, i fedeli potranno esplorare questo luogo sacro e vivere un’esperienza che potrebbe cambiare il modo in cui guardi alla storia della Chiesa.
Gli eventi misteriosi dopo il pellegrinaggio
Ma non finisce qui: dopo che i credenti avranno completato il loro viaggio spirituale, preparati a un momento elettrizzante con la celebrazione dei vespri. Immagina i protagonisti del Conclave riuniti in un’atmosfera carica di tensione e rivelazioni – un evento che potrebbe nascondere storie nascoste e colpi di scena da non perdere!-
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