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Suicidio di un detenuto nel carcere di Frosinone: “Non aveva nessuno fuori, sarebbe uscito tra un anno”

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Suicidio di un detenuto nel carcere di Frosinone: “Non aveva nessuno fuori, sarebbe uscito tra un anno”

Un uomo di 52 anni si è suicidato questa mattina nel carcere di Frosinone, dove si trovava dopo aver scontato cinque anni di pena a Regina Coeli. Nonostante fosse previsto il suo rilascio tra poco più di un anno, l’uomo non aveva avuto contatti con nessuno nell’ultimo anno di detenzione e si sarebbe tolto la vita nella propria cella, approfittando dell’assenza dei compagni di cella.

Questa tragica notizia è stata confermata dal Garante dei detenuti del Lazio, Stefano Anastasia, presente nel penitenziario per una riunione. Anastasia ha evidenziato la grave situazione del sistema carcerario in Italia, affermando: “Quest’anno – è iniziato come il precedente, il peggiore di sempre: il carcere è sempre più luogo di morte e disperazione, ma chi ne ha la responsabilità politica e amministrativa sembra indifferente, e tutto ciò non si può più tollerare”.

L’uomo era seguito dal Servizio per le dipendenze e si stava cercando di trasferirlo in comunità, ma la richiesta non è stata portata a termine. Il suicidio rappresenta un ulteriore caso drammatico nel contesto carcerario italiano: dal inizio dell’anno, si tratta del secondo detenuto morto nel Lazio e del tredicesimo in tutta Italia, insieme a un operatore, per un totale di 14 morti in carcere. “La tragica conta dei suicidi potrebbe essere ancora più grave se si desse una qualificazione definitiva ad almeno una decina di decessi per cause da accertare”, osserva Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.

De Fazio ha ulteriormente criticato l’attenzione del governo, in particolare della premier Giorgia Meloni, sottolineando che “mentre l’attenzione del Governo e, particolarmente, della premier Giorgia Meloni, sembra meticolosamente focalizzata a conseguire il funzionamento dei centri di permanenza e rimpatrio con annesso il carcere in Albania, le prigioni in ‘patria’ continuano a essere abbandonate a se stesse”. Ha invocato “urgenti misure deflattive della densità detentiva” e un potenziamento della Polizia penitenziaria, ribadendo l’importanza di garantire assistenza sanitaria e riforme complessive nell’apparato di esecuzione penale.

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Confermato il Gran Premio della Liberazione a Roma: orari, percorso e disagi sulle strade dal 23 al 25 aprile

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Confermato il Gran Premio della Liberazione a Roma: orari, percorso e disagi sulle strade dal 23 al 25 aprile

GranPremioARoma Preparati a un weekend di adrenalina pura: il Gran Premio della Liberazione sta per trasformare Roma in una pista da sogno!

Il Gran Premio della Liberazione è confermato e promette di essere l’evento ciclistico dell’anno a Roma, attirando appassionati e curiosi da ogni angolo della città. Dal 23 al 25 aprile, le strade della capitale si animeranno con gare mozzafiato, chiusure trafficate e un’atmosfera elettrica che non potrai perderti. Se sei un fan delle due ruote o semplicemente ami l’eccitazione, questo è il momento perfetto per scoprire come partecipare o assistere allo spettacolo.

Orari e Percorso da Non Perdere

Gli orari dell’evento sono stati svelati, con partenze e arrivi che copriranno l’intera giornata: dalle prime luci dell’alba fino al tramonto, per un’immersione totale nell’azione. Il percorso, che si snoda attraverso le vie più iconiche di Roma, includerà salite epiche e discese vertiginose, offrendo ai ciclisti una sfida unica e ai spettatori visuali indimenticabili.

Strade Chiuse e Consigli Pratici

Per garantire la sicurezza e il flusso dell’evento, diverse strade saranno chiuse al traffico dal 23 al 25 aprile, creando un percorso esclusivo per i partecipanti. ‘Non perdere l’opportunità di vivere questa avventura’, come hanno dichiarato gli organizzatori, che invitano tutti a pianificare in anticipo per evitare disagi e godersi al massimo l’atmosfera festiva.

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Bitcoin usato per riciclare denaro: finanziere in tribunale e patteggiamento in vista

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Bitcoin usato per riciclare denaro: finanziere in tribunale e patteggiamento in vista

BitcoinScandalARoma: Un imprenditore finanziario accusato di riciclare denaro con Bitcoin – Hai idea di quanto sia facile?

In un caso che sta accendendo i riflettori sul mondo cripto, un imprenditore finanziario di Roma si trova al centro di un processo per aver presumibilmente utilizzato Bitcoin per riciclare ingenti somme di denaro. Immaginate: la valuta digitale, spesso celebrata come il futuro delle transazioni, ora al cuore di un intrigo che potrebbe rivelare lati oscuri del mondo finanziario. Con dettagli che emergono piano piano, questa storia non fa che aumentare la curiosità su come le criptovalute stiano diventando un’arma a doppio taglio.

L’accusa che ha scioccato tutti

Le indagini hanno portato alla luce accuse secondo cui l’imprenditore avrebbe sfruttato Bitcoin per mascherare flussi illeciti, trasformando operazioni sospette in transazioni apparentemente anonime. Fonti vicine al caso parlano di un network internazionale, lasciando tutti a chiedersi: “Quanto è vulnerabile il nostro sistema finanziario ai nuovi trucchi digitali?”

Il patteggiamento in bilico

Ora, con la richiesta di patteggiamento sul tavolo, la vicenda si infittisce. Gli esperti si interrogano su cosa potrebbe succedere se venisse accettata, aprendo forse la porta a indagini più ampie sul ruolo delle criptovalute nel crimine. Potrebbe essere l’inizio di una rivoluzione nelle norme anti-riciclaggio? Non perdetevi i prossimi sviluppi che potrebbero cambiare tutto.

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