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Diciassettenne colpisce la finestra della vicina di casa con una carabina per noia

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Diciassettenne colpisce la finestra della vicina di casa con una carabina per noia

Un ragazzo di 17 anni è stato denunciato al Tribunale dei minori per aver sparato verso l’abitazione di una vicina con la carabina del padre. Anche quest’ultimo è stato deferito all’autorità giudiziaria per omessa custodia dell’arma, che, seppur finta, non può essere utilizzata dai minorenni.

L’episodio a Santa Maria delle Mole

L’incidente è avvenuto lunedì a Santa Maria delle Mole, nei Castelli Romani. Il minore, già noto alle forze dell’ordine, ha sparato con un fucile a piombini verso la finestra della cucina di una vicina. La donna ha udito forti botti e ha visto il vetro infrangersi, contattando il 112 per richiedere l’intervento della polizia. Gli agenti, dopo aver ricostruito la traiettoria degli spari e interpellato i vicini, hanno individuato l’appartamento del ragazzo.

La confessione del minore

Secondo quanto riportato da Il Messaggero, il giovane ha confessato agli agenti di aver agito per noia, dichiarando: “si stava annoiando”. Ha preso la carabina del padre, caricandola con dei piombini e ha iniziato a sparare verso il palazzo di fronte. Inizialmente negava le sue responsabilità, ma il ritrovamento della carabina e dei piombini ha portato alla confessione.

Conseguenze legali

Il 17enne è stato denunciato per esplosioni pericolose e danneggiamento di altrui proprietà. Anche il padre è stato denunciato per omessa custodia e controllo di un’arma la cui utilizzazione è vietata ai minorenni, evidenziando la responsabilità nella custodia di oggetti potenzialmente pericolosi.

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A Roma, rete contro gli abusi sulle donne: dai rifugi ai centri per gli aggressori

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A Roma, rete contro gli abusi sulle donne: dai rifugi ai centri per gli aggressori

RomaControLaViolenza: Scopri come una rete innovativa a Roma sta rivoluzionando la protezione delle donne vittime di abusi, con sorprese che potrebbero cambiare tutto!

Immaginate una città come Roma che si trasforma in un baluardo contro la violenza sulle donne: una rete di supporto che unisce case rifugio e centri per maltrattanti, offrendo non solo riparo, ma anche percorsi di cambiamento radicale. Questa iniziativa sta catturando l’attenzione di tutti, ponendo domande affascinanti su come la prevenzione e l’aiuto possano davvero fare la differenza in scenari quotidiani.

La rete di supporto in azione

In questa rete, le donne trovano più di un semplice rifugio; si tratta di un ecosistema che include programmi di counseling e attività comunitarie, stimolando curiosità su come queste misure stiano influenzando migliaia di vite.

Ma c’è di più: i centri per maltrattanti non sono solo punitivi, bensì educativi, con approcci che potrebbero sorprendere, invitando a riflettere su cicli di violenza interrotti prima che sia troppo tardi.

I risultati che stanno facendo scalpore

Dati preliminari suggeriscono impatti positivi, con storie di rinascita che emergono da questa rete, lasciando tutti a chiedersi: e se Roma fosse solo l’inizio di una rivoluzione nazionale?

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Nel Lazio, 1,5 milioni di instabili mentali: proposta di legge per psicologi in ogni ASL

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Nel Lazio, 1,5 milioni di instabili mentali: proposta di legge per psicologi in ogni ASL

SaluteMentaleNelLazio Immagina se 1,5 milioni di persone nel Lazio stessero lottando in silenzio con disturbi mentali: scopri la proposta rivoluzionaria che potrebbe cambiare tutto!

Nel cuore del Lazio, un numero sconcertante di 1,5 milioni di individui affronta quotidianamente le sfide dei disturbi mentali, un dato che solleva interrogativi profondi sul benessere emotivo della comunità. Questa situazione, spesso sottovalutata, sta spingendo verso un dibattito acceso su come migliorare l’accesso a supporto professionale.

La sfida nascosta

Esperti e associazioni segnalano che questi disturbi, che vanno dall’ansia alla depressione, influenzano la vita quotidiana di migliaia di persone, rendendo urgente un intervento strutturato. “La salute mentale non è un lusso, ma un diritto”, come sottolineato da fonti autorevoli nel settore.

La proposta che potrebbe fare la differenza

In risposta a questa emergenza, una proposta di legge mira a introdurre psicologi in ogni ASL del Lazio, offrendo un aiuto accessibile e tempestivo. Questa iniziativa, se approvata, rappresenterebbe un passo decisivo verso una società più attenta e inclusiva, suscitando curiosità su come potrebbe evolversi il panorama della cura mentale in Italia.

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