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Cronaca

Maratona dell’acqua registra un record di partecipanti con 50mila runner al via

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Maratona dell’acqua registra un record di partecipanti con 50mila runner al via

È iniziata la settimana che porterà alla trentesima edizione dell’Acea Run Rome The Marathon, con la presentazione dell’evento che si è svolta ieri nella sala Protomoteca di Piazza del Campidoglio. L’evento si terrà domenica 16 marzo.

Un evento speciale

Durante la conferenza stampa, il sindaco Roberto Gualtieri ha commentato: «Stiamo per assistere a qualcosa di davvero speciale, il tragitto si concluderà per la prima volta al Circo Massimo mentre al sedicesimo chilometro, i runners attraverseranno via della Conciliazione, trovandosi di fronte la cupola di San Pietro. Il trentennale coincide con l’anno del Giubileo e per questo evento sportivo, che rispecchierà i valori di solidarietà, avremo il patrocinio ufficiale della Santa Sede mentre alla vigilia verrà officiata la messa del maratoneta».

I numeri dell’evento

Il sindaco ha anche sottolineato la capacità della città di gestire la manifestazione, che include eventi collaterali: «Ci apprestiamo a vivere una bellissima giornata, con lo sport al centro di tutto. Grazie a un grande sforzo organizzativo, le varie manifestazioni che avranno luogo nella stessa giornata, anziché ostacolarsi, si parleranno tra loro creando una sorta di unico grande evento». Alessandro Onorato, assessore al Turismo, Sport e Grandi Eventi della capitale, ha dichiarato che quest’edizione potrebbe essere «l’edizione dei record» con oltre cinquantamila iscritti, di cui oltre ventimila stranieri.

Onorato ha evidenziato l’impatto economico della maratona, affermando: «Attendiamo circa 3800 corridori dalla Francia, altri 1000 dagli Usa, pensiamo all’impatto che può avere una cosa del genere sulla nostra economia. Sono persone che utilizzeranno i nostri servizi e che potrebbero diventare a loro volta promotori di Roma».

Dettagli logistici

Acea sarà nuovamente title sponsor della manifestazione e ha lanciato l’hashtag #runforwater. Lungo i 42,195 km del percorso, che partirà dal Colosseo alle 8:30, saranno allestiti 20 punti di ristoro, con la distribuzione di trecentotrentamila brick di acqua. Inoltre, grazie all’app Acquea, i corridori potranno individuare il punto idrico più vicino.

Il percorso attraverserà luoghi emblematici di Roma, creando un’esperienza unica per i partecipanti. Il direttore della comunicazione Acea, Virman Cusenza, ha aggiunto: «Non c’è migliore strumento dello sport per rendere più consapevoli i cittadini dell’importanza che ricopre l’acqua non solo nella vita di tutti noi, ma anche nello sviluppo economico dei Paesi».

Sabato 15 si svolgerà l’Acea Water Fun Run, una mini-maratona non competitiva di cinque chilometri, e da giovedì 13 a sabato 15, un stand dell’azienda sarà presente al Palazzo dei Congressi all’Eur con attività sportive e educative dedicate all’acqua.

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Suor Genevieve, l’amica del Papa che bazzica tra giostrai e gay: “Ci pagava le bollette”

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Suor Genevieve, l’amica del Papa che bazzica tra giostrai e gay: “Ci pagava le bollette”

IncredibileViaggioDiFede: Una suora di 83 anni cammina per chilometri con uno zaino, vivendo in roulotte da 50 anni tra comunità LGBTQ+ e giostrai – scopri la sua storia straordinaria! 🏞️🙏

La Vita Straordinaria di una Religiosa Itinerante

Immaginate una donna di 83 anni che ha scelto di vivere in una semplice roulotte per oltre mezzo secolo, immersa nelle comunità LGBTQ+ e tra i giostrai del litorale romano. Questa “piccola sorella di Gesù” ha dedicato la sua esistenza a un cammino di solidarietà e vicinanza, attirando l’attenzione per il suo stile di vita unico e ispiratore. Non è solo una storia di fede, ma un’avventura che sfida le convenzioni e risveglia la curiosità su come si possa trovare pace in un’esistenza nomade.

Il Viaggio Inatteso verso San Pietro

Con uno zaino in spalla, questa instancabile religiosa ha affrontato un percorso da Ostia fino a San Pietro, motivata dal desiderio di stare vicina al Papa Francesco. Che cosa l’ha spinta a intraprendere un simile cammino a un’età così avanzata? È un gesto che evoca meraviglia e domande: è forse un simbolo di devozione pura o un richiamo a valori dimenticati? La sua presenza tra le folle vaticane ha già catturato l’immaginazione di molti, lasciando tutti a chiedersi quali segreti nasconda una vita così dedicata.

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Le mie corrispondenze con il Papa per sostenere gli “scartati”

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Le mie corrispondenze con il Papa per sostenere gli “scartati”

PapaFrancesco e il prete rivoluzionario: una storia di fede, inclusione e miracoli inaspettati che ti lascerà a bocca aperta! #Solidarietà #LGBTQ #Misericordia

MANI TESE

Immagina di uscire da una chiesa al mattino e trovarti di fronte a una fila infinita di 300 persone, tutte in silenzio, con le mani tese in un grido silenzioso di fame e disperazione. È successo a don Andrea Conocchia durante i primi giorni del lockdown in Italia, quando la pandemia aveva congelato tutto. In quel momento, il mondo di questo prete è cambiato per sempre. A Torvaianica, a pochi passi da Roma, ha iniziato a distribuire cibo e aiuto a centinaia di persone di ogni nazionalità, orientamento e background, trasformando la sua parrocchia in un rifugio per chi era stato dimenticato. Tra loro, storie strazianti di transgender argentine che hanno trovato in don Andrea non solo un pasto, ma una vera speranza. Come ha fatto un semplice prete a innescare una catena di eventi che ha coinvolto addirittura il Papa?

GLI INCONTRI

E se ti dicessimo che don Andrea è riuscito a far incontrare il Pontefice con persone emarginate, creando momenti che sembrano usciti da un film? Attraverso l’aiuto di suor Genevieve Jeanningros, amica fidata di Papa Francesco, ha organizzato udienze del mercoledì dove transgender, omosessuali e altri “scartati” hanno condiviso le loro storie con il leader della Chiesa. Immagina la scena: un ragazzo gay che confessa al Papa di essere stato rifiutato, e Francesco che risponde con un gesto di misericordia assoluta. O due uomini sposati civilmente che ricevono parole di incoraggiamento direttamente dal Pontefice. Don Andrea, commosso da questi incontri, ha continuato la sua missione, creando persino uno sportello d’ascolto per offrire supporto psicologico e sanitario. Sarà questa la rivoluzione che tutti aspettavamo? Una fede che abbraccia davvero tutti, senza eccezioni?

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