Attualità
Riders consegnano crack e cocaina a domicilio: acquisto delle sostanze sul gruppo ‘Centrale droga’

Cinque persone sono state arrestate dai Carabinieri con l’accusa di far parte di una banda di spacciatori che riforniva – soprattutto di crack e cocaina – la zona di San Giovanni. Le operazioni sono state condotte dai Carabinieri della Compagnia di Roma Piazza Dante, supportati dal Nucleo Cinofili di Santa Maria di Galeria, e le accuse includono il traffico e la detenzione illecita di sostanze stupefacenti, rapina e lesioni personali in concorso, aggravate dall’aver agito con armi e in più persone riunite. Tutti gli arrestati sono stati portati in carcere.
Un sistema di vendita innovativo
Le indagini, svolte da febbraio a giugno 2024, hanno rivelato un sistema di vendita di sostanze stupefacenti che copriva perlopiù la zona di San Giovanni, ma si estendeva anche ad altri quartieri della capitale. I clienti ordinavano le sostanze comodamente dal proprio smartphone, utilizzando le app di messaggistica istantanea, e queste venivano consegnate da ‘riders’ su mezzi a noleggio, principalmente bici e monopattini. Il canale di comunicazione utilizzato era stato definito ‘Centrale droga’, attraverso il quale i gruppi di spacciatori mettevano in contatto i clienti.
Indagini sofisticate
Per monitorare l’attività illecita, gli inquirenti hanno installato telecamere di sorveglianza nei pressi di esercizi commerciali nel quartiere di San Giovanni, utilizzato tracciatori GPS per la localizzazione satellitare, e attivato intercettazioni telefoniche e ambientali. Durante le indagini, i carabinieri hanno anche ricostruito una violenta rapina avvenuta ai danni di due ragazzi accusati di aver rubato una partita di droga, i quali erano stati picchiati brutalmente per quello ‘sgarro’, dimostrando così la pericolosità della banda. Tutti e cinque i membri sono finiti in carcere.
Attualità
Confermato il Gran Premio della Liberazione a Roma: orari, percorso e disagi sulle strade dal 23 al 25 aprile

GranPremioARoma Preparati a un weekend di adrenalina pura: il Gran Premio della Liberazione sta per trasformare Roma in una pista da sogno!
Il Gran Premio della Liberazione è confermato e promette di essere l’evento ciclistico dell’anno a Roma, attirando appassionati e curiosi da ogni angolo della città. Dal 23 al 25 aprile, le strade della capitale si animeranno con gare mozzafiato, chiusure trafficate e un’atmosfera elettrica che non potrai perderti. Se sei un fan delle due ruote o semplicemente ami l’eccitazione, questo è il momento perfetto per scoprire come partecipare o assistere allo spettacolo.
Orari e Percorso da Non Perdere
Gli orari dell’evento sono stati svelati, con partenze e arrivi che copriranno l’intera giornata: dalle prime luci dell’alba fino al tramonto, per un’immersione totale nell’azione. Il percorso, che si snoda attraverso le vie più iconiche di Roma, includerà salite epiche e discese vertiginose, offrendo ai ciclisti una sfida unica e ai spettatori visuali indimenticabili.Strade Chiuse e Consigli Pratici
Per garantire la sicurezza e il flusso dell’evento, diverse strade saranno chiuse al traffico dal 23 al 25 aprile, creando un percorso esclusivo per i partecipanti. ‘Non perdere l’opportunità di vivere questa avventura’, come hanno dichiarato gli organizzatori, che invitano tutti a pianificare in anticipo per evitare disagi e godersi al massimo l’atmosfera festiva.
Attualità
Bitcoin usato per riciclare denaro: finanziere in tribunale e patteggiamento in vista

BitcoinScandalARoma: Un imprenditore finanziario accusato di riciclare denaro con Bitcoin – Hai idea di quanto sia facile?
In un caso che sta accendendo i riflettori sul mondo cripto, un imprenditore finanziario di Roma si trova al centro di un processo per aver presumibilmente utilizzato Bitcoin per riciclare ingenti somme di denaro. Immaginate: la valuta digitale, spesso celebrata come il futuro delle transazioni, ora al cuore di un intrigo che potrebbe rivelare lati oscuri del mondo finanziario. Con dettagli che emergono piano piano, questa storia non fa che aumentare la curiosità su come le criptovalute stiano diventando un’arma a doppio taglio.
L’accusa che ha scioccato tutti
Le indagini hanno portato alla luce accuse secondo cui l’imprenditore avrebbe sfruttato Bitcoin per mascherare flussi illeciti, trasformando operazioni sospette in transazioni apparentemente anonime. Fonti vicine al caso parlano di un network internazionale, lasciando tutti a chiedersi: “Quanto è vulnerabile il nostro sistema finanziario ai nuovi trucchi digitali?”Il patteggiamento in bilico
Ora, con la richiesta di patteggiamento sul tavolo, la vicenda si infittisce. Gli esperti si interrogano su cosa potrebbe succedere se venisse accettata, aprendo forse la porta a indagini più ampie sul ruolo delle criptovalute nel crimine. Potrebbe essere l’inizio di una rivoluzione nelle norme anti-riciclaggio? Non perdetevi i prossimi sviluppi che potrebbero cambiare tutto.
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