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Ex carabiniere arrestato per aver appiccato incendi mentre la sua associazione riceveva soldi per spegnerli

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Ex carabiniere arrestato per aver appiccato incendi mentre la sua associazione riceveva soldi per spegnerli

Enzo Cestra, ex carabiniere e responsabile dell’associazione di Protezione Civile “Anc”, è stato arrestato con l’accusa di incendio boschivo e truffa aggravata. L’operazione è stata condotta dai militari del NIPAAF del Gruppo Carabinieri Forestale di Latina.

Le accuse e i dettagli degli incendi

Secondo le accuse, il 70enne sarebbe il mandante di due incendi divampati ad agosto 2024 nel comune di Sabaudia, con l’intento di attrarre finanziamenti per la sua associazione, la quale aveva il compito di spegnere gli incendi stessi. Cestra si trova attualmente agli arresti domiciliari, sottoposto a braccialetto elettronico. Anche colui che avrebbe materialmente appiccato le fiamme è stato denunciato per incendio boschivo.

Finanziamenti e situazioni ambientali

L’associazione “Anc” riceveva finanziamenti dalla Regione Lazio, con la convinzione di preparare i volontari per fronteggiare gli incendi. Tuttavia, non si immaginava che il suo responsabile sarebbe stato arrestato per aver provocato tali incendi. I roghi, appiccati in località Sorresca e in via degli Artiglieri il 28 agosto 2024, hanno investito aree boschive di alto pregio ambientale e hanno comportato pericoli per l’incolumità pubblica, particolarmente durante la stagione balneare a Sabaudia. Cestra sarà sentito dal giudice nei prossimi giorni, dove avrà la possibilità di esporre la sua versione dei fatti.

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Donna scivola nel Tevere e rischia di annegare: i vigili del fuoco intervengono per un salvataggio in extremis a Roma

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Donna scivola nel Tevere e rischia di annegare: i vigili del fuoco intervengono per un salvataggio in extremis a Roma

SalvataggioSullaRiva Hai mai immaginato cosa succede quando una tranquilla giornata a Roma si trasforma in un thriller mozzafiato? Proprio sul fiume Tevere, una donna ha vissuto un momento di puro terrore, rischiando di affogare in acque gelide e impetuose, ma i coraggiosi vigili del fuoco l’hanno salvata in extremis!

Immagina la scena: una passeggiata lungo il Tevere che improvvisamente vira verso il dramma. La donna è scivolata e finita in acqua, lottando contro la corrente in un momento che ha tenuto con il fiato sospeso tutti i testimoni. “I vigili del fuoco sono intervenuti con rapidità”, come riportato dai presenti, trasformando un potenziale disastro in una storia di eroismo.

Il Momento del Pericolo

In un batter d’occhio, la situazione è precipitata. La donna, forse distratta o sfortunata, è caduta nel fiume, affrontando correnti imprevedibili che hanno reso il salvataggio una vera sfida. Chi l’ha vista racconta di un’angoscia palpabile, con secondi che sembravano ore.

L’Intervento Eroico

I vigili del fuoco, sempre pronti all’azione, hanno sfoderato il loro addestramento d’élite. Con barche e attrezzature specializzate, hanno raggiunto la donna in tempo record, dimostrando ancora una volta perché sono i veri eroi della città. Non crederai a quanto sia stato vicino il pericolo!

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Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro i tentativi di sfruttare il 25 aprile

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Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro i tentativi di sfruttare il 25 aprile

25AprileSottoAssedio Scopri le rivelazioni shock di Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro chi cerca di sfruttare il Giorno della Liberazione!

In un momento di tensioni crescenti, Marina Pierlorenzi, figura di spicco dell’ANPI, sta facendo parlare di sé con un appello che potrebbe cambiare il modo in cui celebriamo il 25 aprile. Immaginate: un simbolo della Resistenza che denuncia tentativi di “parassitare” una data così sacra per l’Italia. Quali forze stanno cercando di manipolare questo evento storico? Le sue parole stanno accendendo dibattiti accesi, attirando l’attenzione di migliaia di persone curiose di sapere cosa c’è davvero dietro.

Le accuse che stanno scuotendo l’opinione pubblica

Pierlorenzi non usa mezzi termini nel suo discorso, accusando apertamente “strumentalizzazioni e tentativi di parassitare il 25 aprile”. Questo richiamo all’azione solleva interrogativi su gruppi o partiti che potrebbero sfruttare la memoria della Liberazione per fini personali. È un invito a riflettere: chi sono i veri custodi di questa eredità, e quali rischi corriamo se permettiamo abusi?

Perché l’ANPI è al centro del dibattito

L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, con Pierlorenzi in prima linea, sta mobilitando i suoi sostenitori per proteggere il significato originale del 25 aprile. Tra commemorazioni e proteste, emergono storie di resilienza che potrebbero ispirare un nuovo movimento. Ma cosa succederà se queste denunce non vengono ascoltate? L’interesse cresce, e le reazioni sui social stanno già virando verso l’inaspettato.

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