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Cronaca

La caccia alla ladra misteriosa

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La caccia alla ladra misteriosa

LaDaraSeducenteColpisceAncora Esplosivo furto a Roma: una bionda misteriosa ruba un Rolex a un anziano con un trucco da film!

In una tranquilla zona di Roma, una ladra dal fascino irresistibile ha messo a segno un colpo che sta facendo impazzire i social e i residenti. Bionda, con labbra perfette e un décolleté che non passa inosservato, questa donna astuta ha colpito un ottantenne in pieno giorno, lasciando tutti a chiedersi come sia possibile una tale audacia. Ma è solo l’inizio di una serie di furti che stanno terrorizzando il quartiere Balduina – e tu non crederai ai dettagli!

La ricostruzione

Immagina la scena: l’anziano è fermo in auto a piazza Mazzaresi, in attesa della moglie uscita per una commissione rapida. All’improvviso, appare lei, una straniera che si muove con la precisione di una professionista. Apre la portiera, afferra il braccio dell’uomo e lo intrappola tra le sue gambe, sussurrando frasi bizzarre che lo confondono. Quando l’uomo si libera, la ladra è già fuggita verso via Seneca, salendo su una vettura scura. Solo dopo, l’anziano si accorge che il suo prezioso Rolex – un ricordo di 50 anni – è sparito nel nulla. La figlia, sconvolta, ha condiviso la storia, lasciando i vicini a chiedersi: “Chi è questa donna e cosa farà dopo?”

Il precedente

Ma non è la prima volta che accade. Negli stessi dintorni di Balduina e Monte Mario, testimoni parlano di una coppia o della stessa ladra che usa trucchi geniali per rubare orologi di lusso. A volte finge di dare indicazioni stradali, altre si spaccia per un’amica di vecchia data e approfitta di un abbraccio per colpire. Un residente ha raccontato di essere stato avvicinato a piazzale Clodio: “Ci ha provato con me, ma ho capito in tempo che era una trappola – e il mio orologio non era nemmeno un Rolex!” Queste storie stanno alimentando le chiacchiere nei gruppi locali, con tutti a domandarsi se la ladra misteriosa tornerà presto in azione.

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Cronaca

A Roma, i responsabili dell’omicidio vicino all’asilo dei figli sono stati condannati, svelando un caso inquietante

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A Roma, i responsabili dell’omicidio vicino all’asilo dei figli sono stati condannati, svelando un caso inquietante

CrimineARoma Scopri il drammatico colpo di scena che ha sconvolto la Capitale e innescato una sanguinosa guerra tra clan!

I Protagonisti del Delitto

Andrea Gioacchini, noto come “Barbetta”, era una figura chiave nel mondo criminale romano, ma la sua vita è finita in un agguato brutale che nasconde intrighi e potere. Ugo di Giovanni e Emiliano Sollazzo, considerati i mandanti, sono stati condannati a 30 anni di reclusione per aver organizzato l’omicidio. L’esecutore materiale, Fabrizio Olivani, ha ricevuto 20 anni, grazie a circostanze attenuanti. Questo crimine, avvenuto il 10 gennaio 2019 vicino a un asilo nella zona della Magliana, ha visto Gioacchini colpito mentre era in auto con la moglie, che è rimasta lievemente ferita.

La Guerra tra Clan

Quello che all’apparenza sembra un semplice omicidio è in realtà l’inizio di un’escalation violenta. Le autorità hanno riconosciuto l’aggravante del metodo mafioso, collegando il fatto a una lotta per il dominio criminale. Solo sette mesi dopo, questo episodio ha portato alla morte di Fabrizio Piscitelli, alias “Diabolik”. Immagina: cosa potrebbe succedere quando il mondo sotterraneo di Roma si ribalta in un caos assoluto?

I Dettagli Svelati

Gioacchini era un intoccabile nel quartiere, legato a operazioni di droga e al clan di Ponte Milvio. Eppure, è stato eliminato da chi voleva affermare il proprio controllo sulla Magliana. Tra gli imputati, Ugo di Giovanni – soprannominato “Cash” e visto come il “nipote” di Michele Senese – e Emiliano Sollazzo, nipote di uno dei fondatori della Banda della Magliana. Le rivelazioni dei collaboratori di giustizia, in particolare Simone Capogna, hanno giocato un ruolo cruciale, identificando i responsabili con dettagli che lasciano senza fiato.

Il Movente Nascosto

Dal carcere, “Barbetta” minacciava vendetta contro Di Giovanni, ma al suo rilascio lo attendeva un killer. Secondo i testimoni, il vero motivo era il potere: una disputa banale poteva trasformarsi in un’esplosione letale. Un debito non pagato e un avvertimento ignorato hanno accelerato gli eventi, portando Di Giovanni e Sollazzo a pianificare l’agguato con Olivani come esecutore. Che segreti si celano dietro queste alleanze fragili? Non perdere l’occasione di approfondire questa storia elettrizzante!

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Cronaca

Mauro Gonnelli, ex candidato leghista aggredito dopo lite sui social per parcheggi

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Mauro Gonnelli, ex candidato leghista aggredito dopo lite sui social per parcheggi

ScandaloParcheggi: Un politico picchiato brutalmente per aver svelato corruzione e pericoli nascosti a Fiumicino?

Chi è la vittima dell’aggressione?

Mauro Gonnelli, un tempo candidato sindaco e storico esponente della Lega, nonché amico personale di Matteo Salvini, è finito al centro di un episodio violento e misterioso. Oggi lontano dalla politica attiva, Gonnelli si è trasformato in una voce critica contro la maggioranza di centrodestra che governa Fiumicino, puntando il dito su questioni spinose come la gestione dei parcheggi a lunga sosta per i viaggiatori dell’aeroporto.

Come è scoppiata la controversia che ha scatenato l’attacco?

Tutto è iniziato con un post sui social di Gonnelli, dove denunciava le speculazioni economiche e i rischi per la sicurezza legati ai nuovi parcheggi a pagamento vicino alle scuole di Fiumicino. “Aprire aree per migliaia di auto a pochi metri da asili e scuole è un’incoscienza totale – ha scritto – immaginate un incendio, con bambini in fuga nel caos!” Le sue parole hanno infiammato i commenti online, attirando minacce velate da persone legate a certi ambienti, fino a un appuntamento per un presunto “faccia a faccia” che si è trasformato in un agguato brutale.

I dettagli dell’agguato che lascia senza fiato

L’attacco è avvenuto con precisione chirurgica: martedì 6 maggio, intorno alle 22:30, mentre Gonnelli attendeva il figlio in un parcheggio vicino allo stadio Garbaglia. Almeno due aggressori lo hanno sorpreso da dietro, colpendolo con pugni violenti e professionali, come se uno di loro fosse un esperto di boxe. Lasciato a terra in una pozza di sangue, con naso rotto e due costole fratturate, Gonnelli è stato soccorso e dimesso con 20 giorni di prognosi. Le indagini ora puntano su un piano premeditato, con una fuga in auto guidata da un terzo complice.

Le reazioni che alimentano i sospetti

L’avvocato di Gonnelli, Massimiliano Gabrielli, non ha dubbi: “Questo non è un incidente casuale, ma un tentativo mafioso per proteggere affari loschi e silenziare una voce scomoda”. Eppure, dall’attuale maggioranza al potere, incluso il sindaco Mario Baccini, non è arrivata alcuna solidarietà. Al contrario, la consigliera regionale del Pd, Michela Califano, ha espresso preoccupazione, chiedendo indagini approfondite su un episodio che potrebbe nascondere molto di più di quanto si vede in superficie. Chi c’è dietro questo mistero? E quali interessi sporchi sono in gioco?

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