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Cronaca

La rivolta contro lo stop alla musica in spiaggia: cosa rischia Fregene?

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La rivolta contro lo stop alla musica in spiaggia: cosa rischia Fregene?

Hai mai immaginato un’estate al mare senza una nota di musica, dove il silenzio regna sovrano e i sogni di festa si trasformano in incubi? #EstateSilenziosa #FregeneInCrisi #MusicaVietata

I Balneari in Rivolta

A Fregene, la rinomata località balnearia, l’atmosfera è cambiata drasticamente: niente più Bee Gees o dj set per rallegrare le spiagge, solo il suono delle onde e il vocio delle famiglie. L’ordinanza del sindaco di Fiumicino ha imposto un divieto assoluto di filodiffusione e intrattenimento per 30 giorni, scatenando curiosità su come un semplice weekend possa aver rovinato l’intera stagione. I gestori, come Stefano Travaglini dello stabilimento Coccoloco, sono furiosi: “Così Fregene muore”, ha dichiarato, lamentando che un provvedimento punisce tutti per gli errori di pochi, dopo il caos viabilità del 1° maggio. Ma cosa succederà ora ai sogni di un’estate vibrante?

Gli Investimenti a Rischio

E se tutti quegli investimenti in luci, audio e arredi andassero persi per sempre? Alberto Cecere, presidente di Federbalneari Fiumicino e gestore dello stabilimento Levante, racconta di aver speso migliaia di euro per rendere le spiagge un paradiso, solo per vederli svanire nel silenzio. “Abbiamo noleggiato impianti per 50 mila euro, ma ora resta solo il rumore della pioggia”, confida, mentre i surfisti affrontano onde gelide senza alcuna colonna sonora. Massimo Zardetto, che da generazioni gestisce “Sogno sul mare”, aggiunge: “Non abbiamo il mare della Sardegna, e ora ci tolgono anche la musica – è come uccidere il nostro turismo”. Luigi Raffaele del Calasol sta già pianificando contromisure, come parcheggi lontani e navette, per convincere il Comune a invertire la rotta. Chissà se queste idee riusciranno a salvare l’estate da questo colpo inaspettato?

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Cronaca

Metro A, muore travolto dal treno. Ipotesi di persona in fuga inseguita da due individui.

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Metro A, muore travolto dal treno. Ipotesi di persona in fuga inseguita da due individui.

TragediaMisteriosaACinecittà Scopri le immagini scioccanti di un uomo in fuga che stanno facendo impazzire il web!

La Scena del Dramma

Sabato sera, la stazione di Cinecittà è diventata il teatro di un evento tragico e inspiegabile che ha catturato l’attenzione di tutti. Immagina la tensione nell’aria mentre un uomo viene ripreso dalle telecamere di sicurezza in un momento di puro caos: stava scappando da altre persone, lasciando dietro di sé un alone di mistero e domande senza risposta. Cosa lo ha spinto a quella fuga disperata? Gli investigatori sono già al lavoro, ma i dettagli continuano a sfuggire, alimentando la curiosità di chi vuole sapere di più.

Le Prove Sulle Telecamere

Le registrazioni video, ora al centro di un vero e proprio enigma, mostrano l’uomo in una corsa frenetica, con ombre che lo inseguono tra i binari affollati. Non crederai a come questa scena, catturata in alta definizione, stia generando teorie online e dibattiti accesi. È un caso di aggressione, un malinteso o qualcosa di più oscuro? Le autorità promettono aggiornamenti, ma per ora, queste immagini restano un gancio irresistibile per chiunque ami i misteri veri.

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Cronaca

L’esplosione a Monteverde nasconde la storia di una casa discografica rinata grazie alla Siae

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L’esplosione a Monteverde nasconde la storia di una casa discografica rinata grazie alla Siae

Hai mai immaginato che una tragica esplosione possa dare vita a una incredibile rinascita musicale, trasformando sogni in realtà? #MusicaIndipendente #RomaRinascita #StorieIncredibili

Lo Studio Polverizzato in un Istante

Milo Di Mattei, un talentuoso 25enne conosciuto come Electrovio, ha visto il suo mondo crollare in pochi secondi durante l’esplosione di un B&B a Monteverde, a Roma. Quel giorno di marzo, le macerie hanno inghiottito non solo lo studio della sua etichetta discografica indipendente, Alea Iacta Lab, ma anche anni di passione e speranze. Cresciuto nel cuore di Roma Sud, Milo ha sempre avuto la musica nel sangue: da bambino ha studiato violino, si è diplomato al liceo musicale e ha frequentato il Conservatorio. Insieme ai suoi amici Viktor, Ana e Mariano, aveva creato uno spazio per aiutare giovani artisti a emergere, ma tutto è andato in fumo in un batter d’occhio.

Un Miracolo Misto a Dolore

Per fortuna, Milo e i suoi compagni non erano nello studio al momento dell’esplosione, sfuggendo a un destino tragico. Eppure, il dolore è stato inevitabile: un turista scozzese, Grant Paterson, ha perso la vita in quell’incidente. Milo si definisce “miracolato”, ma il lutto e la perdita di attrezzature per oltre 10mila euro – mixer, microfoni, pianoforti e computer – lo hanno lasciato senza fiato. Cosa succederebbe se una simile catastrofe ti colpisse proprio quando stai per realizzare i tuoi sogni?

L’Aiuto Inaspettato che Cambia Tutto

Nonostante il colpo devastante, Milo non si è arreso e ha lanciato una raccolta fondi su GoFundMe per ricostruire tutto. Quello che è successo dopo è da brividi: la sua storia è arrivata dritta al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e alla SIAE, la Società Italiana degli Autori e Editori. Immagina la sorpresa quando non solo hanno espresso solidarietà, ma hanno fornito un aiuto concreto! Ora, grazie a loro, Milo ha una nuova sede a Trastevere, in Vicolo di San Francesco a Ripa, e sta già attrezzando lo spazio per ripartire a fine maggio. Il presidente della SIAE, Salvatore Nastasi, ha definito Alea Iacta Lab una “realtà giovane e dinamica” che merita supporto per alimentare la musica indipendente italiana. Chissà quanti talenti emergeranno da questa svolta inaspettata?

Il Sorriso che Torna a Splendere

Con il sostegno del Comune e della SIAE, Milo è più determinato che mai a cercare nuovi autori e a far risuonare la sua visione. Questo colpo di scena sta dimostrando che, nelle avversità, possono nascere opportunità che nessuno si aspetterebbe. E tu, saresti pronto a rimetterti in gioco dopo una simile sfida?

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