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Cronaca

Le misteriose macchie sulle ciabatte di Giada Crescenzi

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Le misteriose macchie sulle ciabatte di Giada Crescenzi

MisteroInsanguinato: Le ciabatte nascoste che potrebbero svelare l’omicidio scioccante di Stefania Camboni!

Il Dettaglio Shock sulle Ciabatte

Un elemento cruciale nel caso dell’omicidio di Stefania Camboni, la 58enne trovata morta a Fregene, ha catturato l’attenzione degli inquirenti: tracce di sangue abbondanti sulle ciabatte di Giada Crescenzi, la 31enne compagna del figlio della vittima. Queste macchie, invisibili a prima vista, sono emerse solo dopo meticolosi esami scientifici, alimentando dubbi e teorie su cosa sia davvero accaduto quella fatidica notte.

Le Indagini in Corso: Contraddizioni da Brividi

Gli inquirenti stanno scavando a fondo per verificare la responsabilità di Giada Crescenzi, attualmente in carcere su ordinanza del gip di Civitavecchia. Durante l’interrogatorio, la donna ha scelto di non rispondere, nonostante le accuse di omicidio aggravato. Fonti vicine alle indagini parlano di un delitto efferato, con più di 30 coltellate inferte con un coltello da cucina ancora da rintracciare. La scena del crimine, descritta come caotica, vede il figlio della vittima, Francesco Violoni, rientrare a casa e scoprire il corpo, mentre le dichiarazioni contrastanti tra lui e Giada stanno alimentando un vero e proprio enigma.

Gli Indizi che Accusano: Ricerche e Segreti Nascosti

Tra gli elementi più intriganti, emergono ricerche effettuate sul telefono di Giada Crescenzi: query su come eliminare tracce di sangue da un materasso e metodi per avvelenare qualcuno. La donna ha negato ogni legame, attribuendo le ricerche a banali incidenti personali, ma gli esperti non sono convinti. Inoltre, le ciabatte – lavate in modo improvvisato – contenevano tracce ematiche che potrebbero essere decisive. Con l’arma del delitto e il telefono della vittima ancora scomparsi, il caso resta avvolto in un alone di mistero che lascia tutti col fiato sospeso.

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Cronaca

Incendio nella cucina dello stabilimento La Marinella a Ostia: nessun ferito, indagini in corso

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Incendio nella cucina dello stabilimento La Marinella a Ostia: nessun ferito, indagini in corso

Un incendio misterioso sconvolge lo stabilimento balneare di Ostia – cosa nasconde questa notte di fiamme? #IncendioOstia #NotteDiFuoco #MisteroBalneario

L’Allarme Improvviso

Immaginate la scena: alle 4.30 di notte, un incendio scoppia nel cuore dello stabilimento balneare ‘La Marinella’, situato al 200 di via Litoranea a Ostia. Le fiamme, che si sono propagate dalla cucina in circostanze ancora da chiarire, sono state domate con tempestività dai vigili del fuoco. Ma cosa ha davvero innescato questo evento inaspettato, lasciando tutti con il fiato sospeso?

Le Indagini in Corso

Ora, le autorità sono al lavoro per svelare i dettagli: i carabinieri della stazione di Ostia Antica sono sul posto, impegnati a esaminare i filmati delle telecamere di sorveglianza. I danni, ancora avvolti nel mistero e non ancora quantificati, non hanno compromesso l’agibilità della struttura – ma riusciranno a scoprire cosa si nasconde dietro questa intrigante vicenda?

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Cronaca

La personale di Marco Delogu: un intrigante dialogo tra arte antica e cavalli

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La personale di Marco Delogu: un intrigante dialogo tra arte antica e cavalli

HaiMaiVistoCavalliCosìMagici #ArtAndHorses

L’Ippodromo Segreto di Marco Delogu

Immagina un luogo nascosto all’ippodromo di Capannelle, dove i cavalli da corsa diventano protagonisti di opere d’arte incredibili. Il fotografo Marco Delogu ha trasformato un semplice box in un set surreale, catturando ritratti 1:1 che sembrano sospendere il tempo. Queste immagini imponenti e poetiche non sono solo foto: sono un invito a esplorare il legame profondo tra arte classica e la bellezza viva della natura.

Il Fascino dei Cavalli in Primo Piano

Delogu ha trascorso ore in uno studio bianco inondato di luce diffusa, affrontando direttamente i cavalli in un corpo a corpo emozionante e senza filtri. Qui, emerge la maestosità di questi animali: la loro forza e grazia catturate in momenti di pura meraviglia. In un altro studio, con pareti nere, ha esplorato una vicinanza ancora più intensa, trasformando teste di cavalli in simboli di comunicazione e sensibilità, come se svelasse un segreto antico.

Il Percorso della Mostra

Nella mostra “Art and Horses”, ospitata alla galleria Paolo Antonacci di Roma dal 23 maggio al 13 giugno, Delogu unisce cavalli veri a opere storiche. Tra le star, ci sono immagini di antiche teste della statuaria romana dai Musei Capitolini, stampate su ceramica per la prima volta, e capolavori di Antonello da Messina e George Stubb. Questo viaggio attraverso spazi e tempi diversi celebra la classicità come emblema del “senza tempo”, unendo cavalli vivi e rappresentati in un’unica, affascinante categoria fotografica.

In questo percorso, Delogu ha osservato con pazienza, catturando emozioni negli scatti realizzati alla luce naturale, in un silenzio carico di mistero. Dalle Sale degli Imperatori ai nuovi omaggi a Messina, ogni foto è un ponte tra natura e arte, un invito a riscoprire il “saper vedere” come un’urgenza del vivere.

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