Cronaca
Francesco Terzulli, lo psicologo dei Parioli, perde la vita in un incidente a 55 anni: cosa è accaduto sulla Cassia bis?

MisteriosoIncidenteSullaCassia: Un noto psicologo perde la vita in un drammatico schianto sullo scooter, cosa ha causato la tragedia? #RomaSconvolta #IncidentiStradali
Immaginate di guidare su una strada familiare e, all’improvviso, un evento imprevedibile porta a una tragedia inaspettata. È quanto accaduto a Francesco Terzulli, un apprezzato psicologo di 55 anni, originario di Bari ma da tempo residente a Roma, dove esercitava nel quartiere Parioli. I testimoni hanno riferito di aver visto lo scooter sbandare e catapultare il conducente per diversi metri, in un incidente che ha lasciato tutti senza parole.
La Dinamica Shocking
Ieri pomeriggio, intorno alle 13:30, Francesco Terzulli stava viaggiando sulla via Cassia Veientana a bordo del suo scooter Piaggio Liberty, diretto verso Viterbo. Per motivi ancora avvolti nel mistero, all’altezza del chilometro 3.800, ha improvvisamente perso il controllo. Alcuni automobilisti di passaggio sono stati i primi a intervenire, chiamando i soccorsi dopo aver assistito alla caduta fatale. In pochi minuti, l’eliambulanza del 118 è atterrata sul posto, ma nonostante i disperati tentativi di rianimazione, il 55enne non ha ripreso conoscenza. Il corpo è stato poi trasportato all’Istituto di Medicina Legale del Verano, dove un’autopsia è prevista per oggi.Le Ipotesi Sconcertanti
Ora, le indagini puntano a svelare i dettagli di questo enigma: i test autoptici potrebbero rivelare se Terzulli è stato colpito da un improvviso malore, o se un dosso o un avvallamento sull’asfalto ha giocato un ruolo fatale. Gli agenti della polizia Locale hanno già escluso l’innesco da parte di un altro veicolo, ma continuano a esaminare la strada in cerca di anomalie. Inoltre, gli investigatori hanno ascoltato i racconti dei testimoni oculari e hanno sequestrato lo scooter per una perizia tecnica approfondita, che verificherà la velocità e le condizioni del mezzo. Per consentire le operazioni, la strada è rimasta chiusa per ore, fino alle 19, alimentando ancora di più la curiosità su quanto accaduto.
Cronaca
Il senzatetto che disegna mappe ermetiche ora ha un nome: “Caso risolto”

MisteroRisoltoScoperto L’incredibile storia dell’uomo senzatetto che ha finalmente un’identità grazie a un numero e dei disegni enigmatici!
L’Uomo Senza Memoria Rivelato
Grazie agli spettatori attenti e a un interprete russo, il caso dell’uomo senzatetto soccorso a Roma sta finalmente emergendo dall’ombra. Per settimane, quest’uomo misteriosa ha vagato per le strade senza ricordare il proprio nome, ma ora, con qualche parola che inizia a uscire, i pezzi del puzzle si stanno incastrando. I numeri come il 1993 e i dettagli nei suoi disegni – stanze familiari e mappe indecifrabili – stanno diventando chiavi per svelare il suo passato dimenticato. Seguito dai servizi sociali della Asl Roma 1, la sua vita sta per essere ricostruita in modo sorprendente.
La Chiamata ai Testimoni
“Chiunque sappia qualcosa ci aiuti!” È il grido lanciato in questa avventura che ha catturato l’attenzione di tutti. L’uomo, che ha vagato tra Termini, Castro Pretorio e corso d’Italia con addosso solo stracci e una cartellina piena di schizzi enigmatici, ha reso il caso unico. Parole incomprensibili e numeri ricorrenti nei suoi disegni hanno incuriosito tutti, trasformando una semplice storia di strada in un vero enigma da risolvere. Proprio come in un thriller, gli indizi stanno emergendo uno dopo l’altro.La Svolta Inaspettata
E se un post su Facebook fosse la chiave per tutto? L’assessora ai Servizi Sociali, Barbara Funari, è intervenuta alla trasmissione “Chi l’ha visto?” per dare una mano, e il risultato è stato elettrizzante. Con un annuncio sulla pagina della trasmissione e un rapido aggiornamento condiviso da Funari – solo “Buone notizie” – le informazioni sono arrivate, anche se per motivi di privacy non possono essere divulgate. Immagina: un semplice appello online che cambia la vita di qualcuno! Quali segreti si celano dietro questi dettagli? Non perdere l’opportunità di scoprire di più su questa storia affascinante.
Cronaca
Femminicidio Pietrangeli: il fratello in aula dichiara che era prigioniera della sua gelosia.

FemminicidioChoc: Le parole profetiche di Manuela prima di essere uccisa dall’ex ossessivo!
La testimonianza del fratello che rivela un incubo di terrore
Manuela Petrangeli aveva un segreto angosciante che aveva confidato al fratello: “Prima o poi mi uccide”. Queste parole, cariche di paura, si sono trasformate in una tragica realtà quando il suo ex compagno, Gianluca Molinaro, l’ha uccisa a colpi di fucile il 4 luglio 2024, proprio vicino alla casa di cura Villa Sandra dove lavorava come fisioterapista. Immaginate la tensione di una vita sotto costante minaccia – è ciò che il fratello Alessio ha descritto in aula, dipingendo un ritratto di gelosia morbosa che ha imprigionato Manuela, rendendola incapace di vivere liberamente o persino di chiacchierare con amici e colleghi. Un vero thriller domestico che vi lascerà senza fiato!
L’escalation della gelosia: Da relazione a persecuzione ossessiva
Le cose sono precipitate nel 2021, quando la coppia si è lasciata, trasformando la gelosia in un’ossessione da brivido. Alessio ha rivelato che Molinaro aveva piazzato cimici in casa e si era convinto che Manuela avesse una relazione con un paziente, seguendola ovunque e controllando ogni suo movimento. “Manuela non osava più uscire da sola, nemmeno per un semplice gelato”, ha raccontato il fratello. Pensateci: essere spiata e inseguita come in un film di suspense, con l’ex che la pedinava in auto o la insultava in pubblico. Un episodio indimenticabile? Durante una partita del figlio che avevano in comune, Molinaro ha scatenato una scena caotica solo perché un papà di un compagno di squadra l’aveva salutata, facendola passare per un’amante. Scoprite come una semplice chiacchiera possa scatenare l’inferno!Un bambino testimone: L’intuizione che gela il sangue
Anche il figlio di appena nove anni non è sfuggito a questo vortice di follia, diventando involontario testimone di comportamenti sempre più estremi. In aula è emerso un dettaglio da brividi: dopo l’omicidio, gli adulti hanno provato a dire al piccolo che la mamma aveva avuto un “incidente con un’altra persona”, ma lui ha risposto senza esitazione: “È stato papà”. Un colpo al cuore che mostra come la gelosia di Molinaro avesse avvelenato ogni aspetto della loro vita. Vi chiederete: come può un bambino così piccolo intuire una tragedia del genere? È un mistero che aggiunge suspense a questa storia drammatica.
Gli ultimi istanti: Un racconto che vi terrà con il fiato sospeso
Verso l’ora di pranzo del 4 luglio 2024, una collega di Manuela ha descritto un momento che sembra uscito da un incubo: stavano tornando alla macchina chiacchierando normalmente, quando improvvisamente Manuela si è “pietrificata” con uno sguardo terrorizzato. La collega si è girata e ha visto arrivare una smart grigia, seguita da un colpo assordante. Dopo il secondo sparo, Manuela è crollata a terra. Immaginate la scena: un tranquillo giorno di lavoro che si trasforma in un finale agghiacciante. Dettagli come questi vi faranno riflettere su quanto la paura possa essere vicina!
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