Cronaca
Le insidie nascoste dietro le corse

TassistiViolenti a Fiumicino: Scopri le minacce e gli intrighi che hanno terrorizzato l’aeroporto! #AeroportoSottoAssedio #GangDeiTaxi
Hai mai pensato a cosa succede dietro le quinte di un aeroporto affollato, dove una banda di tassisti ha regnato per anni con minacce e intimidazioni? Immagina ricevere messaggi come “Sappiamo dove abiti e dove sono i tuoi figli, fatti da parte” o “Vattene e lasciaci il posto”. È proprio questo l’incubo che ha vissuto il personale di sicurezza e i colleghi onesti all’aeroporto Leonardo da Vinci, dove la violenza ha sfiorato la tragedia fino a pochi mesi fa.
Il Sistema dei Tassisti Aggressivi
Gli agenti della Polizia di Frontiera di Fiumicino hanno lavorato per un anno sotto copertura, coordinati dalla Procura di Civitavecchia, per smantellare questa rete di prepotenza. Intercettazioni e migliaia di ore di filmati hanno portato a sei misure cautelari interdittive, con divieti da 4 a 10 mesi per i tassisti coinvolti, tra cui una donna. Questi “ras” monopolizzavano le corse più lucrative, lasciando gli altri con le briciole e ricorrendo a tattiche brutali per mantenere il controllo.
Le Minacce Nascoste Dietro un Sorriso
Ma non si trattava solo di aggressioni evidenti: i metodi “dolci” erano altrettanto efficaci. I vigilantes di Adr raccontano di essere avvicinati con offerte di regali o parole persuasive, come “Fai il bravo e a fine mese ti facciamo un regaletto”, magari accompagnate da un vassoio di cornetti. Tutto per evitare che i colleghi rispettassero le regole e segnalassero chi saltava la fila o imponeva tariffe esagerate ai turisti ignari.
La Chat che Ha Svelato Tutto
Le cose però degeneravano in fretta, con gli operatori di sicurezza che temevano persino per la loro incolumità fuori dall’aeroporto. Uno di loro ha ammesso: “Ho paura di incontrarli per strada, perché so che hanno una chat dove condividono foto delle guardie giurate che gli creano problemi”. Minacce, lesioni e resistenza sono solo alcuni dei capi d’accusa, e le indagini continuano a coinvolgere più di una decina di tassisti, forse addirittura cinquanta.
Cronaca
A Don Bosco, l’agguato a tre amici e le ragioni nascoste dietro l’attacco

ShockARoma #BabyGangInAzione Hai mai pensato che una semplice colazione potesse trasformarsi in un incubo di violenza e umiliazione? Nel quartiere Don Bosco, una baby gang di ragazzini ha terrorizzato tre amici, lasciando tutti a chiedersi: cosa sta succedendo per le strade di Roma?
L’Agguato Mattutino
Immagina di essere diretto al bar per un cornetto caldo all’alba, quando improvvisamente un gruppo di giovanissimi ti circonda e trasforma la tua routine in un inferno. È quanto accaduto a piazza dei Consoli, dove tre amici del quartiere sono stati accerchiati, picchiati e derubati da una baby gang composta da quattro minorenni romani. I aggressori non si sono limitati a rubare soldi e cellulari: hanno tentato di umiliare le vittime costringendole a togliersi i pantaloni, prima di fuggire lasciando dietro di sé choc e ferite. La polizia, allertata dalle descrizioni fornite dalle vittime, ha rapidamente individuato i responsabili mentre erano al bar a fare colazione. Per loro è scattata la denuncia per aggressione e rapina, con uno dei minorenni che rischia l’allontanamento dalla famiglia.
Il Racconto della Vittima
E se fossi tu a dover rivivere quell’orrore? Riccardo, un 17enne tra le vittime, ha descritto gli attimi di terrore: “Avevo passato la serata con i miei amici e volevamo solo concluderla con dei cornetti”. Ma in pochi secondi, il gruppo li ha divisi, spingendo Riccardo a terra e colpendolo fino a provocargli una lussazione alla spalla dopo uno scontro con una centralina elettrica. “Hanno preteso soldi, cellulari e persino i pantaloni per umiliarci”, ha raccontato ai poliziotti, fornendo dettagli che hanno permesso di rintracciare la gang in tempi record. I cellulari rubati sono stati recuperati e restituiti, ma la domanda resta: quante altre storie come questa si nascondono nelle ombre del quartiere?Le Indagini in Profondità
Ma c’è di più: mentre la baby gang viene smantellata, le autorità stanno scavando in un altro caso scioccante. Pochi giorni prima, un 19enne è stato accoltellato al petto da una banda di sudamericani vicino alla fermata della metro Lucio Sestio, in un episodio che ha sfiorato il tentato omicidio. Gli investigatori stanno analizzando video dalle telecamere di sicurezza e interrogando testimoni, ipotizzando un agguato legato a vecchi rancori. Il giovane, ora fuori pericolo dopo un intervento chirurgico all’ospedale Vannini, non ha fornito indizi chiari, ma le domande si accumulano: è solo l’inizio di una ondata di violenza, o c’è un legame tra questi attacchi? La squadra Mobile è al lavoro per svelare la verità.
Cronaca
La fontana di Trevi chiude di nuovo per un intervento di manutenzione fino al 6 giugno.

FontanaDiTreviSvelaISuoiSegreti Hai idea di cosa potrebbe nascondere la fontana più iconica di Roma durante la sua prossima chiusura? Preparati a scoprire i misteri dietro un intervento di manutenzione che promette sorprese imperdibili!
La Chiusura che Sta Fomentando Curiosità
La fontana di Trevi è pronta a spegnere i suoi getti d’acqua per tre giorni, dal 4 al 6 giugno, e non si tratta solo di una semplice pausa. Questa volta, l’intervento è mirato a rendere permanente l’impermeabilizzazione della vasca, garantendo che i benefici del recente restauro, concluso solo a dicembre 2024, durino nel tempo. Immagina cosa potrebbe emergere da questa verifica approfondita!
I Retroscena della Manutenzione Imperdibile
Secondo la Sovrintendenza, questa breve chiusura è essenziale per controllare lo stato generale della fontana e verificare l’impermeabilizzazione in alcune parti della vasca. È come un “tagliando” post-restauro per assicurarsi che tutto sia perfetto e intervenire su eventuali problemi nascosti. Con il flusso idrico sospeso, la fontana rimarrà recintata, lasciando spazio a possibili stabilizzazioni dei materiali – chissà quali dettagli inediti salteranno fuori! La Riapertura Che Non Puoi Perderti
Sabato 7 giugno, la fontana riaprirà al pubblico con il sistema di visita già collaudato dal 22 dicembre scorso, che ha affascinato quasi tre milioni di visitatori. Si tratta di un accesso contingentato all’anello basso per ammirarla da vicino, bilanciando conservazione e curiosità, mentre il passaggio superiore della piazza resta libero come sempre. Preparati a una prospettiva ravvicinata che potrebbe cambiare tutto!
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