Cronaca
ROMA POLIZIA Scena del crimine in 3D

ROMA POLIZIA Scena del crimine in 3D. Presentato il teatro virtuale della polizia Scientifica. L’evento si è tenuto presso la sede della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato. Presenti il vicepremier Matteo Salvini e il Capo della Polizia Franco Gabrielli.
POLIZIA Scena del crimine in 3D. Si tratta del primo laboratorio europeo forense nato dall’integrazione delle tecnologie più innovative provenienti dai settori dell’architettura, del cinema e persino dei videogiochi. Oltre a ricostruire la scena del crimine con le tecniche 3D consente di tornare indietro nel tempo rivivendo i drammatici momenti del delitto. Il tutto a vantaggio dell’accertamento della verità. Una squadra di architetti, fisici, informatici e ingegneri, voluta del Direttore centrale anticrimine Prefetto Vittorio Rizzi ha creato il laboratorio più all’avanguardia della Polizia scientifica, il novantaduesimo.
Consente di inserire in un modello virtuale tutte le evidenze scientifiche del sopralluogo (impronte, tracce genetiche, traiettorie balistiche) e tutti i risultati di indagine (intercettazioni, pedinamenti) in modo che l’investigatore o il magistrato possa rivivere quanto accaduto nelle condizioni di luce e nelle diverse prospettive della scena criminale. Illustrata la tecnologia più innovativa messa in campo per raggiungere un traguardo, cosa che rende la Polizia italiana all’avanguardia. Camera matching, fotogrammetria, sofisticati software di ricostruzione 3D, utilizzo di avatar sono soltanto il punto di partenza di un teatro virtuale destinato ad arricchirsi in futuro con nuove tecnologie che consentiranno l’ingresso sulla scena del crimine anche delle dimensioni del tatto e dell’olfatto.
Il teatro virtuale è già da mesi al lavoro con la squadra che ha testato il sistema su cold case e casi complessi di omicidio, come l’assassinio di Francesco Fiorillo a Vibo Valentia, l’uccisione di Valeriano Poli a Bologna, la ricostruzione dell’attentato all’ex presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci. Altri cinque lavori sono stati consegnati all’autorità giudiziaria ma sono ancora coperti da segreto istruttorio.
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Cronaca
Inseguimento e minacce: 44enne arrestato per tentato rapimento di una bambina
Roma, 27 luglio – Un episodio drammatico ha scosso le vie nei pressi di Piazzale della Radio, dove un uomo di 44 anni, di origine rumena, senza fissa dimora e con precedenti penali, è stato arrestato per tentato sequestro di persona. L’uomo, in stato di ebbrezza, ha tentato di sottrarre una bambina di 7 anni dalle mani della madre durante una passeggiata serale.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile, intervenuti dopo diverse chiamate al 112, il 44enne è riuscito a strappare per qualche istante la bambina alla madre, che però è riuscita a rifugiarsi con la figlia in un negozio vicino. L’uomo, non soddisfatto, ha inseguito madre e figlia minacciandole con una bottiglia rotta.
Grazie al tempestivo intervento di alcuni passanti e del padre della bambina, l’uomo è stato bloccato e trattenuto fino all’arrivo delle forze dell’ordine. Dopo aver raccolto le testimonianze e la denuncia dei genitori, i Carabinieri hanno arrestato il 44enne, che è stato condotto in caserma in attesa del rito direttissimo.
Il tribunale di Roma ha convalidato l’arresto, disponendo la custodia cautelare in carcere in attesa del processo. Le autorità hanno sottolineato la gravità dell’episodio e la necessità di tutela per i minori.
Cronaca
Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.
Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.
Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.
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