Cronaca
ROMA Arrivata la sentenza della Corte dei Conti sulla Parentopoli Ama
ROMA Arrivata la sentenza della Corte dei Conti sulla Parentopoli Ama.
ROMA Arrivata la sentenza della Corte dei Conti sulla Parentopoli Ama. La quale non ha prodotto alcun danno erariale. A stabilirlo la I Sezione della Giurisdizione Centrale di Appello della Corte. La sentenza riguarda le 41 assunzioni nella partecipata dei rifiuti effettuate a chiamata dall’allora amministratore delegato Franco Panzironi.
Quest’ultimo potrà dunque quel milione e 750mila euro che la sentenza di primo grado aveva stabilito come risarcimento per il Comune. Restano invece a suo carico le condanne sul piano penale. Su tutte, i due anni di carcere comminati in via definitiva in appello. Ai quali si aggiungono 8 anni e 4 mesi nell’ambito del processo Mafia capitale.
Anche le toghe contabili hanno dunque stabilito la colpevolezza di Panzironi. Ribadendo quanto sia “intangibile l’accadimento fenomenico dei fatti-reato“. La chiamata diretta ha avuto luogo in base a vincoli “di parentela o di affinità con esponenti politici“. Senza tuttavia danni per l’erario, in quanto nel 2009 la norma consentiva quella tipologia di assunzioni per le società in house.
La legge Brunetta, che obbligava a passare per procedure concorsuali, sarebbe entrata in vigore successivamente. Ama non avrebbe ricevuto alcun danno contabile “per le procedure di reclutamento poste in essere perché tutti i lavoratori assunti possedevano i requisiti minimi di legge per svolgere il loro incarico esecutivo e lo hanno effettivamente e utilmente svolto“.
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