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SEA WATCH Trovato l’accordo nel governo dopo lo sbarco

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SEA WATCH Trovato l’accordo nel governo dopo lo sbarco

SEA WATCH Trovato l’accordo nel governo dopo lo sbarco dei 49 migranti a Malta.

SEA WATCH Trovato l’accordo nel governo dopo lo sbarco dei 49 migranti a Malta.Non lascio niente a metà e non voglio far saltare nessun governo“. Il commento a Rtl del vicepremier Salvini. Che poi ha aggiunto: “Il governo sta bene. Abbiamo fatto tanto in sei mesi e i due partiti al governo hanno il 60% della fiducia degli italiani, caso più unico che raro“.

La soluzione è stata trovata, l’Europa dovrà farsi carico delle promesse fatte in passato all’Italia e finora mai mantenute. Se manterranno impegni sui 200 migranti che avevano promesso di ricollocare, allora potranno esserci nuovi arrivi. Altrimenti buonanotte“. Sul vertice di ieri sera a Palazzo Chigi poi, Salvini lo ha definito un “bersi un caffè a Palazzo Chigi all’una di notte“.

Parole ribadite , a Radio anch’io, da Luigi Di Maio, secondo cui il vertice, durato tre quarti d’ora, è stato “molto cordiale“. Con “Giuseppe e Matteo si trova sempre una soluzione“. Che nel caso è stata un mandato al premier ad accogliere una parte dei migranti della Sea Watch e affidarli alla chiesa valdese, disponibile ad accoglierli nelle sue strutture. “Finchè ci sarà questo rapporto tra noi tre il Governo andrà avanti a lungo“, ha detto.

Poco più di 10 le persone che arriveranno in Italia. “E’ tutto pronto per l’accoglienza, abbiamo diverse strutture in grado di riceverli sia nel Nord Italia, in Piemonte, sia a Scicli, in Sicilia, dove accogliamo famiglie e mamme con bambini. Andranno in strutture della Chiesa valdese e delle chiese evangeliche. Attendiamo di conoscerli, per ciascuno ci sarà un progetto personale“, riferiscono fonti della Federazione delle Chiese Evangeliche.

Intanto da Malta c’è “sdegno e sorpresa per le false accuse del ministro Salvini” e l’invito al governo italiano “a rivedere i suoi dati e astenersi dal ripeterle in futuro“. L’esecutivo de La Valletta risponde così alle affermazioni di Salvini su “presunti impegni di ridistribuzione volontaria non rispettati da parte degli stati dell’Ue“, tra cui Malta. Di ieri infatti le parole del vicepremier secondo cui “i Paesi europei si erano impegnati a prendere 650 migranti sbarcati in Italia, ma solo 150 sono stati effettivamente redistribuiti“. Salvini che stamattina ha controreplicato a Malta: “Nessuna lezione da Malta, che per anni ha chiuso gli occhi e ha permesso che barchini e barconi si dirigessero verso l’Italia. La musica è cambiata, in Italia si arriva solo col permesso. Abbiamo già accolto anche troppo, che gli altri si sveglino. #portichiusi!“.

I migranti, famiglie sbarcate a Malta dopo aver trascorso 19 giorni in mare, saranno affidati alla Chiesa Valdese, “senza oneri per lo Stato“. Salvini ha dato a Conte l’ok sull’intesa siglata con l’UE. Un ok arrivato a notte fonda a Palazzo Chigi, al termine di giorni di tesissimo scontro a distanza. Che resta sugli altri nodi sul tavolo: dalla Tav, la cui analisi costi-benefici sarebbe ritenuta negativa; al decreto su reddito di cittadinanza e pensioni, che dovrebbe arrivare la prossima settimana.

Ma alla fine Salvini si dice “molto soddisfatto” perché “il governo è compatto sulla linea rigorosa, porti chiusi, lotta agli scafisti e alle ong“. E sui nuovi arrivi, che ci saranno seppur molto ridotti, l’intesa a tre con Di Maio e Conte viaggia su due binari. Il primo è la condizione che non ci sia nessun costo per “gli italiani”. Il secondo è alzare la voce in Europa: sette Paesi, a partire dalla Germania, devono infatti ancora accogliere 200 migranti sbarcati lo scorso anno in Italia e sui quali si erano impegnati. Il premier – fanno sapere da Chigi – chiederà un incontro al commissario europeo Avramopoulos. La prossima volta “meglio incontrarsi prima che dopo“, dice Salvini a Conte e Di Maio, che lo hanno spiazzato con una fuga in avanti voluta dal M5s anche per tranquillizzare l’ala più a sinistra del Movimento.

LEGGI ANCHE BAGLIONI SUL CASO SEA WATCH

Cronaca

Inseguimento e minacce: 44enne arrestato per tentato rapimento di una bambina

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Inseguimento e minacce: 44enne arrestato per tentato rapimento di una bambina

Roma, 27 luglio – Un episodio drammatico ha scosso le vie nei pressi di Piazzale della Radio, dove un uomo di 44 anni, di origine rumena, senza fissa dimora e con precedenti penali, è stato arrestato per tentato sequestro di persona. L’uomo, in stato di ebbrezza, ha tentato di sottrarre una bambina di 7 anni dalle mani della madre durante una passeggiata serale.

Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile, intervenuti dopo diverse chiamate al 112, il 44enne è riuscito a strappare per qualche istante la bambina alla madre, che però è riuscita a rifugiarsi con la figlia in un negozio vicino. L’uomo, non soddisfatto, ha inseguito madre e figlia minacciandole con una bottiglia rotta.

Grazie al tempestivo intervento di alcuni passanti e del padre della bambina, l’uomo è stato bloccato e trattenuto fino all’arrivo delle forze dell’ordine. Dopo aver raccolto le testimonianze e la denuncia dei genitori, i Carabinieri hanno arrestato il 44enne, che è stato condotto in caserma in attesa del rito direttissimo.

Il tribunale di Roma ha convalidato l’arresto, disponendo la custodia cautelare in carcere in attesa del processo. Le autorità hanno sottolineato la gravità dell’episodio e la necessità di tutela per i minori.

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Roma e dintorni

West Nile, quarta vittima nel Lazio: morta 93enne

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West Nile, quarta vittima nel Lazio: morta 93enne

(Adnkronos) – Una donna di 93 anni è morta allo Spallanzani di Roma a causa del virus West Nile. A darne notizia è la Regione Lazio. La paziente, originaria di Cisterna di Latina, era stata ricoverata al San Paolo di Velletri da dove è stata successivamente trasferita allo Spallanzani di Roma. È il quarto caso di morte per West Nile accertato nel Lazio. 

Fonte Verificata

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