Cultura
ROMA ANTICA La festa di Equiria
Nella Roma antica si svolgevano tra febbraio e marzo le Equiria. Corse rituali di carri che erano trainati da cavalli.
Obiettivo di queste corse era quello di propiziare Marte, al quale era dedicato il primo mese dell’anno, in quanto dio protettore di Roma. Queste corse servivano ad aprire la stagione primaverile. Ben presto però assunsero un significato importante a livello simbolico in seguito all’influenza esercitata nella società del tempo da parte della religione caldaica. L’arena in cui si svolgevano le corse diventava simbolicamente la Terra e i sette giri compiuti dai cavalli stavano a significare le orbite percorse dai sette pianeti. Infine le dodici porte delle rimesse rappresentavano le costellazioni dello zodiaco. Una rappresentazione astronomica e cosmica, che aveva come scopo quello di mettere in scena il volgere delle stagioni e il passaggio da un periodo all’altro. Da non dimenticare che la corsa era anche l’elemento essenziale dei Lupercali, anch’essi intesi a sottolineare il passaggio dall’inverno alla primavera.
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