Le Rubriche
ROMA ANTICA Il culto di Tacita

ROMA ANTICA Tacita è una musa che invita l’uomo al silenzio ed alla riservatezza. Questo perché a Roma riserbo e scarsa loquacità erano tenuti in grande considerazione.
Il culto di Tacita era stato voluto da Numa Pompilio che lo considerava necessario per la nuova città. Questo culto deriva dalla storia della naiade Lara che senza curarsi dell’offesa che poteva arrecare a Giove andò a raccontare a Giunone che il padre degli Dei aveva delle mire sulla ninfa Giuturna. Giove si infuriò e le strappò la lingua “dato che non ha saputo farne buon uso”. Ordinando inoltre a Mercurio di accompagnare Lara, ormai muta, alla palude degli Inferi di cui sarebbe divenuta la ninfa protettrice. Durante il viaggio però Mercurio approfittò di lei e la violentò.
IL SILENZIO
La ninfa partorì due gemelli: i Lari. Divinità che avevano il compito di proteggere la città e vegliare sui confini. Come dea del silenzio Lara assunse il nome di Tacita Musa. E, come madre dei Lari, venne chiamata Acca, proprio perché la lettera h è muta. Il mito è rappresentazione dei valori della civiltà romana per cui le donne devono tacere non solo per virtù ma anche per dovere. La lingua strappata è inoltre espressione della prevaricazione del mondo maschile che per nascondere lo stupro toglie la parola alla donna. Il silenzio viene così imposto e la donna sottomessa.
IL RITO
Tranne per un periodo dell’anno, durante le feste per i defunti, il 21 di febbraio. Durante i Feralia in cui si celebravano i Manes, gli spiriti dei morti e in particolare degli antenati defunti, veniva eseguito un rito in onore della Dea Tacita. Una vecchia ubriaca si sedeva in cerchio con altre ragazze e donne. Con tre delle sue dita poneva tre grani di incenso sotto una soglia, teneva in bocca sette fave e cospargeva di pece la testa di un pesce, animale muto. Quindi la arrostiva nel vino e ne beveva la bevanda ottenuta.
Con questo rito si voleva evitare che nella città si diffondessero maldicenze. Tacita Musa aveva però principalmente il compito di proteggere da dicerie e malelingue. Era una dea degli inferi che presiedeva ai culti funebri intesi come trapasso. È dal rito propiziatorio alla Dea Tacita che è nata la tradizione delle fave dei morti. Dolci che vengono preparati e mangiati durante le feste dei morti.
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Salute e benessere
Per un bel sorriso si inizia a tavola: cibi amici e nemici per denti sani

Un sorriso sano e luminoso rappresenta non soltanto un segno distintivo di bellezza, ma anche un indicatore di buona salute generale. Nondimeno, mantenere denti forti e bianchi non dipende esclusivamente da una corretta igiene orale, ma richiede anche una particolare attenzione alle scelte alimentari. I cibi che si consumano quotidianamente, infatti, influenzano in modo significativo lo stato di salute e l’aspetto dei denti, rendendo necessario un approccio consapevole a tavola.
I cibi nemici della salute dentale e delle discromie
Alcuni alimenti e bevande, se assunti con frequenza, possono rappresentare una minaccia per la salute dentale e compromettere l’estetica del sorriso. Tra questi spiccano il tè, il caffè e il vino rosso, che, sebbene siano apprezzati per il loro gusto intenso, tendono a macchiare lo smalto dentale a causa della presenza di tannini e pigmenti scuri. Anche i cibi zuccherati, particolarmente insidiosi per la formazione della carie, meritano una menzione: il loro consumo eccessivo alimenta i batteri presenti nel cavo orale, favorendo la produzione di acidi che erodono lo smalto e indeboliscono la struttura dentale.
Inoltre, l’ingestione frequente di alimenti altamente acidi, come agrumi e bevande gassate, contribuisce a un fenomeno noto come erosione acida, che riduce la protezione naturale offerta dallo smalto e rende i denti più vulnerabili alle aggressioni esterne.
In presenza di discromie causate da questi fattori, però, non tutto è perduto. Rivolgendosi a centri d’esperienza come quelli DentalPro, ad esempio, si può accedere a diverse soluzioni per lo sbiancamento dei denti, rimedi efficaci per ripristinare la luminosità del sorriso che si adattano alle proprie necessità. Trattamenti professionali e domiciliari, svolti sotto la supervisione di un dentista, permettono infatti di rimuovere le macchie superficiali e profonde senza compromettere la salute dello smalto, garantendo risultati visibili e duraturi.
Gli alleati di un sorriso sano e luminoso
Se alcune scelte alimentari devono essere limitate o gestite con cautela, altre, invece, si rivelano preziose per la prevenzione dei problemi dentali e il mantenimento di denti forti. Frutta e verdura croccanti, come mele, carote e sedano, non solo favoriscono la masticazione, che stimola la produzione di saliva, ma agiscono anche come detergenti naturali, contribuendo alla rimozione dei residui di placca e alla pulizia delle superfici dentali.
Questo effetto meccanico, unito al loro apporto di vitamine e antiossidanti, supporta la salute delle gengive e del cavo orale nel suo complesso. Allo stesso tempo, prediligere alimenti ricchi di calcio, come latticini, mandorle e verdure a foglia verde, è altrettanto fondamentale per la salute dentale, poiché questo minerale è un elemento essenziale per il rafforzamento dello smalto e il mantenimento di denti sani.
Anche i cibi contenenti fosforo, quali pesce, carne e uova, giocano un ruolo importante nella protezione dello smalto, collaborando con il calcio per garantire la mineralizzazione delle strutture dentali. Infine, il consumo di acqua, preferibilmente ricca di fluoro, favorisce il mantenimento dell’equilibrio del pH orale e riduce il rischio di carie, diluendo gli acidi prodotti dai batteri.
In conclusione, lo scopo di questo articolo non è quello di demonizzare alcuni cibo o presentare come miracolosi altri, semplicemente si vuole evidenziare come una maggiore consapevolezza delle proprie scelte alimentari aiuti a mantenere in salute il proprio sorriso. Integrare nella propria dieta cibi benefici e limitare quelli dannosi permette, infatti, non solo di migliorare l’estetica e la salute del cavo orale, ma anche di promuovere il benessere complessivo di tutto l’organismo.
Cronaca
Anzio, Lamborghini sequestrata dalla Polizia Locale

La Polizia Locale di Anzio sequestra Lamborghini da 200 mila euro. Il veicolo era ricercato dalle autorità svizzere
Anzio. Operazione del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale di Anzio in collaborazione con la Polizia Svizzera che ha portato al sequestro di una Lamborghini Huracán dal valore di oltre 200 mila euro.
Il veicolo era ricercato dalle autorità elvetiche per reati contro il patrimonio ed è stato intercettato dalla Polizia Locale di Anzio grazie all’avanzato sistema di controllo targhe presenti in città.
L’auto, intercettata in sosta nella serata del 21 novembre è stata posta sotto sequestro e messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’attività di indagine ha portato anche all’identificazione del soggetto, residente negli Emirati Arabi Uniti, che aveva condotto la supercar fino in Italia. L’indagine ancora in corso riguarda numerose auto di lusso sottratte in Svizzera e condotte in Italia.
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