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Cronaca

TV Ciao Darwin sotto inchiesta da parte della Procura di Roma: i dettagli

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TV Ciao Darwin sotto inchiesta da parte della Procura di Roma: i dettagli

TV Ciao Darwin sotto inchiesta da parte della Procura di Roma: i dettagli.

TV Ciao Darwin sotto inchiesta da parte della Procura di Roma. Sotto la lente dei magistrati sono finiti i rulli di Genodrome, una delle prove più famose che i concorrenti devono affrontare durante le puntate del programma. Il procuratore aggiunto Nunzia D’Elia ne ha disposto il sequestro, dopo aver aperto un fascicolo per lesioni colpose. Il motivo l’incidente occorso nelle scorse settimane ad uno dei partecipanti, caduto e finito in ospedale. Gabriele Marchetti, 54 anni, romano, si trova attualmente ricoverato nel reparto di terapia intensiva del policlinico Umberto I, a serio rischio paralisi. I familiari hanno presentato esposto in Procura dopo che l’uomo, durante la registrazione del 17 aprile, è precipitato dai rulli giganti. Un episodio che ha montato la polemica sul web, anche dopo la diffusione di alcune chat dei concorrenti tenuti all’oscuro della gravità dell’incidente.

Web che ha fatto conoscere che anche un’altra ragazza che ha partecipato allo show è rimasta ferita. Deborah Bianchi, una personal trainer romana, ha infatti rivelato su Instagram di essersi fratturata un piede durante la prima puntata dello show, “Chic contro Choc”.. Un infortunio che l’ha momentaneamente costretta ad abbandonare il lavoro e a stare sulla sedia a rotelle. «Durante il gioco del Genodrome – ha spiegato – durante la discesa mi si è girato il piede. Ho sentito il rumore dell’osso spezzarsi e mi sono accorta subito che era rotto. Sia dal rumore che dal dolore, che è stato atroce». Al momento il fascicolo della Procura è a carico di ignoti, ma non si escludono iscrizioni sul registro degli indagati, qualora dalla perizia sui rulli disposta dagli inquirenti dovessero risultare anomalie. 

Ieri pomeriggio Canale 5, Paolo Bonolis e Sdl2005, la società di produzione del programma, hanno diramato un comunicato: «Oltre a manifestare vicinanza umana e rammarico per l’accaduto, Canale 5, Paolo Bonolis e Sdl2005 si sono messe a disposizione per tutto quanto si rendesse necessario. È stato inoltre comunicato alla famiglia di aver già attivato la polizza assicurativa a copertura dell’infortunio». Mediaset conferma la gravità dell’incidente, ma smentisce che il Genodrome sia fuori norma. Nel frattempo, il cugino di Marchetti, Stefano Ambrosetti, presente in studio durante la registrazione, ha raccontato le condizioni del concorrente: «Secondo quanto è stato riferito dai medici ha riportato lo schiacciamento di due vertebre, con una lesione al midollo che ha compresso il torace, impedendogli di respirare. L’operazione è perfettamente riuscita, ma dal momento della caduta a oggi, dal collo in giù è completamente immobile. Gabriele è vigile e cosciente ma non riesce a muoversi».

Ulteriori dettagli su quanto accaduto sono arrivati poi da un’altra concorrente: «Arrivata a quei rulli ho pensato come fosse impossibile farli. Lui è partito davanti a me dicendo e poi è caduto in un modo bruttissimo. Abbiamo visto subito dei sommozzatori che lo hanno tirato fuori e hanno chiamato un medico. Poi lo hanno messo sulla barella. Era immobile e ci ha spaventato tanto». La donna ha aggiunto: «Ci è stato detto che non era mai successo nulla e che questa era la prima volta. Dopo circa un’ora e mezza abbiamo ripreso per fare l’ultimo pezzo». «A noi hanno detto che non era grave», ha scritto su Whatsapp uno dei concorrenti ad Ambrosetti, che ha replicato: «Invece è molto grave. E la produzione lo sapeva già quando è arrivato al pronto soccorso. Poi giovedì sapevamo che era completamente paralizzato». Il concorrente aggiunge: «Ma giovedì ci hanno fatto registrare». Ora, mentre la prognosi di Marchetti resta riservata, la procura attende i risultati della perizia.

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Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

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Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.

Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.

Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.

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Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

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Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

Un ordigno artigianale è stato piazzato lo scorso 15 luglio sotto casa di Elvis Demce, boss albanese legato alla criminalità romana. L’intervento degli artificieri ha evitato l’esplosione, ma il messaggio è chiaro: un avvertimento pesante diretto a uno dei personaggi più discussi del sottobosco criminale capitolino.

Il giorno prima dell’attentato, un’inchiesta dei carabinieri aveva portato all’arresto di 14 persone, ricostruendo anche il ruolo di Demce in un sequestro organizzato tramite un gruppo di sudamericani. Gli stessi che, poco dopo, sarebbero stati coinvolti nella gambizzazione di Giancarlo Tei, ex alleato di Demce oggi latitante.

Le ipotesi investigative parlano di una possibile faida interna tra i reduci della “batteria di Ponte Milvio”, legata al defunto Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Tanti anche i nemici esterni: da Giuseppe Molisso del clan Senese a Ermal Arapaj.

Demce, condannato in via definitiva a 15 anni, è detenuto ad Ascoli, dove è in cura per problemi psichiatrici certificati da 17 perizie. Ora la Direzione Distrettuale Antimafia vuole capire: è un nuovo capitolo della guerra criminale o qualcuno teme che il boss voglia collaborare?

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