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ROMA Movida battuta a tappeto. Denunce, multe e Daspo urbani

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ROMA Movida battuta a tappeto. Denunce, multe e Daspo urbani

ROMA Movida battuta a tappeto. Elevate dai Carabinieri denunce, multe e Daspo urbani. Il resoconto.

ROMA Movida battuta a tappeto. In azione nelle ultime ore, per contrastare ogni forma di degrado e illegalità, i Carabinieri della Compagnia Roma Parioli. L’attività dei militari si è concentrata nei quartieri Nomentano, Parioli, Salario, Trieste e piazza Bologna.

Il bilancio parla di una persona arrestata e altre 3 denunciate a piede libero. Elevate inoltre 21 sanzioni per la violazione dell’ordinanza anti-alcol e 2 per divieto di stanziamento – decreto Minniti “DASPO Urbano”.

142 in totale le persone identificate e 63 i veicoli su cui sono stati eseguiti accertamenti.

Tra gli arrestati, ad opera dei Carabinieri della Stazione Nomentana, una nomade di 40 anni, domiciliata a Tor San Lorenzo e già nota alle forze dell’ordine. L’accusa a suo carico è tentato borseggio. Mentre era a bordo di un bus Atac della linea 90, ha tentato di sottrarre il portafogli una turista giapponese. I militari sono però intervenuti tempestivamente sventando il colpo.

I Carabinieri della Stazione Roma Parioli hanno invece denunciato a piede libero: uno studente romano 21enne, sorpreso a guidare il proprio ciclomotore con un tasso di alcol nel sangue ben superiore a quello stabilito per legge; un cittadino romeno di 47 anni, accusato di ricettazione: in suo possesso infatti i militari hanno rinvenuto un autoradio, di cui l’uomo non ha saputo giustificare la provenienza; un cittadino dell’Ecuador di 21 anni, pizzicato alla guida di un veicolo privo di patente.

Sanzionati inoltre due cittadini romeni: uno di 37 anni, senza fissa dimora, per violazione del divieto di stazionamento, con contestuale ordine di allontanamento per 48 ore (“DASPO urbano”). I Carabinieri lo avrebbero infatti trovato, senza motivo, nei pressi delle aree di accesso e transito alle infrastrutture ferroviarie e delle relative pertinenze. Il secondo, 47 anni, senza fissa dimora, sorpreso invece ad esercitare l’attività di parcheggiatore e guardiamacchine abusivo.

3150 euro complessivi di multa sono stati infine elevati a 21 persone sorprese a bere in strada in violazione della vigente ordinanza anti–alcol.

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Il mistero a Tor Cervara: “Sembrava una lucertola”

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Il mistero a Tor Cervara: “Sembrava una lucertola”

#SerpenteIntrusoARoma: Immagina una band in piena jam session quando un rettile misterioso irrompe nella stanza, creando un caos inaspettato!

L’intrusione inaspettata

Nel quartiere romano di Tor Cervara, una band locale si è ritrovata faccia a faccia con un ospite decisamente insolito durante le prove musicali. Quello che sembrava un’innocua lucertola si è rivelato essere un serpente, nascosto tra i pannelli fonoassorbenti della sala di registrazione. I musicisti di “La Scelta” hanno vissuto momenti di vera suspense, scoprendo che l’intruso era un biacco, un ofide non velenoso ma pur sempre una sorpresa elettrizzante.

I fatti dell’incidente

Mercoledì 30 aprile, il quintetto romano – attivo dal 2003 – ha dovuto interrompere le sessioni quando il serpente è apparso all’improvviso. L’esperto intervenuto ha descritto la cattura come una vera caccia al tesoro: dopo ricerche estenuanti, ha estratto un giovane biacco di circa un metro da un tubo metallico di un dispositivo elettronico. Il rettile è stato poi rilasciato in sicurezza al Rifugio del Lupo, lasciando i musicisti a chiedersi come fosse entrato.

Un precedente simile

Non è la prima volta che Roma si trasforma in un set da film con serpenti protagonisti. Lo scorso 15 aprile, in una villetta sulla Bufalotta, un’altra avvistamento ha scatenato il panico: un serpente, scambiato inizialmente per una vipera, è stato inseguito dal cane dei proprietari. Si trattava in realtà di una innocua Natrice del collare, una biscia d’acqua, ma l’episodio ha dimostrato quanto questi incontri possano essere imprevedibili e affascinanti. Chissà quanti altri segreti striscianti nascondono le strade della Capitale?

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Il presunto romano deceduto sul Monte Toc in Veneto è Rinaldo Vuerich, tra i migliori piloti di parapendio.

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Il presunto romano deceduto sul Monte Toc in Veneto è Rinaldo Vuerich, tra i migliori piloti di parapendio.

#TragediaNelCielo La misteriosa scomparsa di Rinaldo Vuerich, il leggendario pilota di parapendio che ha incantato l’Italia, ti lascia senza fiato! #Parapendio #AvventuraExtrema

Chi era Rinaldo Vuerich

Rinaldo Vuerich, un’icona del volo libero, aveva 55 anni e alle spalle ben 30 anni di esperienza nei cieli. Considerato uno dei migliori piloti di parapendio in tutta Italia, era originario di Fiumicello e aveva ottenuto il brevetto nel 1994. Di giorno, lavorava nella falegnameria di famiglia a Roma, ma il suo vero amore era il cielo, che lo ha reso celebre tra appassionati e amici.

L’incidente che ha scioccato tutti

Mercoledì 30 aprile, durante un’escursione sul monte Toc nel Bellunese, qualcosa è andato storto. Rinaldo è precipitato da un’altezza di 1.480 metri, urtando prima contro una roccia e poi finendo a valle. Un compagno di volo ha lanciato l’allarme, ma quando i soccorsi sono arrivati, per lui non c’era più nulla da fare. La sua salma è stata trasportata in obitorio per gli accertamenti necessari.

I toccanti ricordi degli amici

Sui social, amici e ammiratori hanno condiviso storie commoventi che rivelano il carisma di Rinaldo. Giuseppe lo ha ricordato con parole emozionanti: “Eccoci in una delle nostre meravigliose avventure. Ora però, sei salito davvero troppo in alto amico mio. Tienici sempre d’occhio e veglia su di noi. Per puro caso, proprio oggi ho rifatto la stessa foto, ma senza più te”. Giorgio ha aggiunto: “Ricordo che, partiti da Serrone, avevo cercato di stargli dietro fino a Sora. Mi diceva ‘te con la vela blu, che stai a gira’ lassù, segui me’. Era quel tipo di energia che ispirava tutti, sia nei voli brevi che in quelli epici sopra i 100 chilometri”.

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