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VIMINALE Tolleranza zero: basta rave nelle Università

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VIMINALE Tolleranza zero: basta rave nelle Università

VIMINALE Una relazione di tre pagine. Un atto di accusa nei confronti di chi non si è adoperato affinché lo svolgimento del rave in cui ha perso la vita un ragazzo di 26 anni venisse impedito. Ovvero contro il rettore della Sapienza, Eugenio Gaudio.

Quattro giorni dopo la morte di Francesco Ginese arriva la risposta del Viminale, a firma del sottosegretario grillino Luigi Gaetti, all’interrogazione presentata dal responsabile nazionale organizzazione di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli. Una relazione in qualche modo anticipata nelle conclusioni dalle parole dello stesso Matteo Salvini. Il ministro dell’interno, nei giorni scorsi, si era chiesto perché il rettore della Sapienza «tollerasse l’illegalità e non facesse nulla».

LA QUESTURA

Come spiega Gaetti: «La Notte Bianca è stata organizzata, in assenza di autorizzazioni, dal collettivo studentesco Sapienza Clandestina». Inoltre denuncia «il ripetuto svolgimento di eventi ludici non autorizzati all’interno della Sapienza». Del rave del 21 giugno la Questura era venuta a conoscenza già il 27 maggio. Ancora Gaetti: «Considerata la delicatezza della questione il successivo 13 giugno si era svolta in Prefettura una riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica allargato alla partecipazione del rettore dell’Ateneo». L’obiettivo del questore era chiarire da subito le “regole di ingaggio” relativamente al party.

IL DOCUMENTO

Come spiegato nel documento: «Nel corso della riunione veniva precisato che, in assenza di formale richiesta del rettore di intervento della forza pubblica, per impedire lo svolgimento di attività non autorizzate all’interno dell’università sarebbe stata garantita un’attività di osservazione all’esterno del sito. Da parte sua il rettore ha segnalato che, sulla scorta di pregresse intese, in caso di attività non autorizzate l’università provvede a darne immediata comunicazione al servizio di sicurezza interno. Nonché al commissariato di polizia che garantisce la sorveglianza esterna durante lo svolgimento delle iniziative. Assicurando, comunque, in caso di comportamenti illeciti l’immediato interessamento all’autorità giudiziaria».

LA NOTA

Il 17 giugno il rettore ha inviato una nota al commissariato Università con la quale rimetteva «a ognuno, per quanto di propria competenza, le valutazioni in ordine a eventuali attività anche preventive ritenute utili». In quella nota non c’era alcuna richiesta volta a impedire lo svolgimento del rave abusivo. La Questura, ricostruisce il sottosegretario, da parte sua «disponeva una serie di servizi di vigilanza con la Digos e la scientifica fuori e dentro l’ateneo». Non solo: predisponeva anche l’impiego di una riserva del reparto mobile «per eventuali richieste di intervento». Che, però, non sono mai arrivate.

IRREGOLARITA’

«Il personale di polizia – spiega il sottosegretario – ha rilevato una serie di irregolarità, poi segnalate all’Autorità giudiziaria». Come sottolineato dal Viminale: «Ciò che è accaduto alla Sapienza ha colpito l’intera comunità universitaria e scosso l’opinione pubblica. È doveroso agire, quindi, con equilibrio e decisione affinché non abbiano a ripetersi situazioni di illegale uso degli spazi pubblici destinati alla cultura e alla formazione universitaria». Gaetti, inoltre, ricorda che l’organizzazione all’interno degli atenei di eventi ludico-culturali non può che avvenire «nel rispetto delle disposizioni normative generali, anche a garanzia dello stesso svolgimento in piena sicurezza delle manifestazioni stesse».

BASTA RAVE

Insomma: il Viminale non è più disposto a tollerare eventi come quello in cui ha perso la vita il ventiseienne foggiano. Ieri, in centinaia, hanno partecipato ai funerali di Ginese a Foggia. Ad attendere il feretro i suoi amici: “Sarai sempre con noi”, si leggeva su uno striscione firmato ‘Curva Nord’. All’esterno cori da stadio e fumogeni ma anche palloncini bianchi lasciati volare in cielo. In rosso, invece, un altro striscione con la scritta: “Will never walk alone” (Non camminerai mai da solo). Su di un lenzuolo bianco un messaggio esposto sul sagrato della chiesa: «Sei il nostro rappresentante, la nostra guida, il nostro esempio».

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Ostia, Casa Clandestina sigillata per disturbo alla quiete pubblica al locale

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Ostia, Casa Clandestina sigillata per disturbo alla quiete pubblica al locale

#IncredibileSerieDiControlli #LocaleSottoFuoco Un locale che subisce un’ispezione ogni tre giorni: scopri la storia di denunce e battaglie legali che sta facendo impazzire i residenti!

Gli Accertamenti Senza Fine

Immaginate un locale che, negli ultimi cinque anni, è stato sottoposto a oltre 710 controlli: un ritmo serrato che equivale a un’ispezione ogni tre giorni. Tutto nasce dalle continue denunce e segnalazioni dei residenti della zona, che hanno trasformato questo posto in un vero e proprio campo di battaglia burocratica.. Cosa avrà mai fatto per attirare tanta attenzione?

La Battaglia del Gestore

Al centro di questa tempesta c’è Diego Giannella, il gestore del locale, che non ci sta e ha presentato ricorso per difendere la propria attività. Ma quali segreti si celano dietro queste ispezioni a raffica? Scopri come questa storia potrebbe riservare colpi di scena inaspettati!

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Il cucciolo di falco pellegrino dei genitori Marte e Venere è stato chiamato Enea.

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Il cucciolo di falco pellegrino dei genitori Marte e Venere è stato chiamato Enea.

#FalcoPellegrinoSensation: Hai mai sognato di dare un nome a un piccolo falco nato su un tetto leggendario? Ecco come i cittadini del Lazio hanno eletto Enea come vincitore assoluto!

Il Nome Scelto dai Cittadini

Con un contest online che ha entusiasmato migliaia di persone, il piccolo falco pellegrino ha un nome degno di una storia epica. Tra le opzioni per un maschio – Enea, Castore e Tarquinio – e per una femmina – Circe, Diana e Velia –, Enea ha catturato l’immaginazione di quasi 11mila votanti, conquistando un impressionante 97% dei consensi. Immagina l’eccitazione di partecipare a una votazione che unisce natura e folklore in modo così accattivante!

La Vita Quotidiana del Piccolo Enea

Proprio sul tetto della sede della Regione Lazio, a Roma, questo pulcino peloso è nato il 15 aprile da una coppia di falchi chiamati Marte e Venere. La sua routine quotidiana, tra voli del papà in cerca di prede e la mamma sempre di guardia, ha incuriosito tutti. Grazie a due telecamere posizionate vicino al nido, migliaia di persone hanno potuto spiare in diretta 24 ore su 24, scoprendo segreti affascinanti della vita di questi rapaci misteriosi. Non è incredibile pensare che un semplice tetto cittadino possa trasformarsi in un’avventura naturalistica?

La Scoperta Inattesa del Nido

Tutto è iniziato a marzo, quando un addetto alla vigilanza antincendio ha avvistato qualcosa di insolito: uova sotto un pannello solare sul tetto. Gli esperti della Regione Lazio, tra naturalisti e ornitologi, hanno confermato che si trattava di quattro uova di falco pellegrino. Per giorni, una fotocamera ha catturato ogni mossa della coppia, alimentando la suspense. Chissà quanti si sono chiesti: “Cosa succederà quando si schiuderanno?”

L’Inanellamento e i Primi Dettagli

Il 6 maggio, il piccolo ha avuto il suo momento da star: gli specialisti della Regione Lazio e di Ornis Italica sono saliti sul tetto per l’inanellamento. Analizzando le misure biometriche, hanno rivelato che si tratta di un maschio, con un peso di 580 grammi a tre settimane dalla nascita. Preparati: questo è solo l’inizio di una storia che potrebbe volare verso nuove avventure!

I Primi Voli in Vista

Quando Enea sarà pronto per i suoi primi tentativi di volo – intorno ai 40 giorni dalla nascita –, tutti potranno assistere allo spettacolo grazie alle telecamere già posizionate. Immagina l’adrenalina di vedere un falco spiccare il volo in diretta: un evento che promette di tenere incollati allo schermo!

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