Cronaca
OSTIA A fuoco i bagni delle spiagge libere

OSTIA «Hanno incendiato i bagni in un tratto della spiaggia di Ponente. Mentre l’amministrazione sta lavorando per ripristinare la legalità sulle spiagge di Ostia Ponente qualcuno evidentemente non è d’accordo sulla strada intrapresa e vuole ostacolarci per lasciare spazio al malaffare. Nessuno ci fa paura e nessuno ci fermerà».
A denunciare il fatto la presidente del X Municipio, Giuliana Di Pillo (M5S). Le fiamme che hanno distrutto i bagni sono divampate proprio di fronte piazza Gasparri (zona nota per i blitz anti-droga e i traffici dei clan locali). Alcuni residenti hanno riferito di aver sentito anche un boato. Secondo i primi riscontri la pista dolosa sembra essere la più probabile. I bagni erano stati allestiti per offrire i servizi, anche a bagnanti disabili, su quegli arenili da tempo privi di chioschi o punti ristoro.
L’assessore all’Ambiente di Ostia, Alessandro Ieva, sottolinea: «Li sostituiremo il prima possibile. Il bando da circa 50.000 euro prevede il noleggio di circa una ventina di toilette. Certo l’attacco è un segnale preoccupante ma non ci fermeremo. Sto lavorando proprio per allestire anche sul lungomare un sistema di videosorveglianza. Sia per evitare altri danni sia per monitorare i fenomeni di abusivismo». Cassonetti, negozi, ristoranti, stabilimenti. I roghi a Ostia non sono certo una novità ma bisognerà attendere l’esito delle indagini per risalire agli autori.
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Cronaca
Roma-Milan, rischio scontri tra ultrà. Scritte provocatorie dei tifosi rossoneri nella curva giallorossa.

#TifosiInRivolta: Hai mai visto uno stadio trasformato in un campo di battaglia di insulti e vendette?
L’atto vandalico che ha sconvolto l’Olimpico
Durante la finale di Coppa Italia tra Milan e Bologna, giocata mercoledì all’Olimpico, la curva Sud – cuore del tifo romanista – è stata presa d’assalto da sostenitori rossoneri. Migliaia di scritte offensive hanno coperto seggiolini e pareti, lasciando tutti a chiedersi fino a che punto arrivi la rivalità calcistica. Messaggi come “De Falchi vive” e “Romano infame, bruciamo la capitale” hanno trasformato un semplice evento sportivo in un’esplosione di tensione.
Le scritte che stanno facendo il giro del web
I tifosi milanisti non si sono limitati a qualche graffito isolato: centinaia di insulti, scritti con pennarelli, hanno invaso i bagni e le sedute della curva. Tra i più virali, frasi come “Romano infame, romano Digos”, che stanno generando un’onda di curiosità online. Ma cosa c’è dietro queste parole? È solo sfogo o un segnale di un conflitto più profondo che potrebbe esplodere di nuovo?
Il tragico ricordo di Antonio De Falchi
Al centro delle provocazioni, emerge il nome di Antonio De Falchi, un tifoso romanista barbaramente ucciso nel 1989 durante un agguato dei milanisti vicino a San Siro. Le scritte nei bagni dell’Olimpico riprendono proprio questa storia, alimentando il mistero su come vecchie ferite possano riaffiorare in modo così drammatico. È incredibile pensare che un evento di 35 anni fa continui a influenzare il presente.
Le contromosse prima del prossimo scontro
In vista della partita Milan-Roma in programma domenica, le autorità del Coni si stanno muovendo in fretta per cancellare le tracce di questo caos. I seggiolini danneggiati saranno sostituiti, ma la domanda è: basterà a spegnere le fiamme della rabbia? Intanto, un tifoso romanista come l’avvocato Lorenzo Contucci si interroga: “Perché assegnare la curva Sud ai milanisti? L’astio tra Nord e Sud è antico, e non ci sono scuse per questi gesti”. Quali sorprese ci riserverà il prossimo match?
Cronaca
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#TragediaATivoli #PestaggioFatale Scopri i dettagli scioccanti di come un uomo di 41 anni è morto dopo un attacco brutale che ha lasciato tutti senza parole!
L’Attacco Inaspettato
Immagina una tranquilla serata a Tivoli che si trasforma in un incubo: il 18 giugno 2023, un uomo di 41 anni subisce un pestaggio feroce, un evento che ha suscitato curiosità e interrogativi tra la comunità locale. Testimoni parlano di una violenza improvvisa e inspiegabile, lasciando tutti a chiedersi cosa potrebbe aver scatenato una simile aggressione.
La Discesa Verso la Tragedia
Solo una settimana dopo l’accaduto, la situazione precipita in modo drammatico: l’uomo, già gravemente ferito, non ce la fa. Questo caso ha acceso l’interesse pubblico, con molti a interrogarsi sui motivi dietro l’attacco e sulle possibili ripercussioni per la sicurezza in zona. Non perdere l’opportunità di approfondire una storia che potrebbe rivelare aspetti nascosti della nostra società.
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