Cronaca
ULTIM’ORA – Vasta operazione contro 7 spacciatori

Dalle prime luci dell’alba, in Roma ed in provincia di Viterbo, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma e dei Comandi dell’Arma territorialmente competenti, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 7 persone, indagate, a diverso titolo, per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
Contestualmente, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito un decreto di sequestro di beni (ex art. 321 comma 1 c.p.p.), emesso dal medesimo G.I.P. presso il Tribunale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica – D.D.A. di Roma, riguardante 2 esercizi commerciali, utilizzati come basi logistiche dell’organizzazione criminale dei Gambacurta e luoghi in cui nascondere lo stupefacente e /o prendere contatti con i clienti da inviare agli spacciatori del gruppo, per un valore stimato di circa 400 mila euro.
L’operazione è tuttora in corso a conclusione dell’indagine “Malavita 2018” che costituisce l’ultimo filone dell’indagine “Hampa 2012”, condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Roma che, nel giugno 2018, aveva già portato all’esecuzione di 58 ordinanze di custodia cautelare per associazione per delinquere finalizzata ad una serie indeterminata di delitti aggravati dalle modalità mafiose (art. 7 L. 203/91), in particolare usura, esercizio abusivo del credito, estorsioni, sequestro di persona a scopo di estorsione, detenzione e porto illegale di armi da fuoco, riciclaggio e reimpiego di capitali di provenienza illecita, intestazione fittizia di beni immobili, rapporti creditizi, attività economiche ed imprenditoriali, nonché di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravata dalla transnazionalità. Il sodalizio in questione, egemone nel quartiere capitolino di Montespaccato, risultava essere contraddistinto dal medesimo assetto verticistico dei fratelli Franco e Roberto Gambacurta.
Le indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno dimostrato l’incessante operatività del sodalizio dall’anno 2012 [come certificato nel corso dell’indagine “Hampa 2012”] fino all’esecuzione delle menzionate misure cautelari [giugno 2018]. Infatti, nel corso del più recente filone d’indagine convenzionalmente denominato “Malavita 2018”, si è dimostrato come la forza intimidatrice del sodalizio risultasse essere riconosciuta nella zona Nord della Capitale, con particolare riferimento ai quartieri di Montespaccato e Primavalle, dove il gruppo criminale Gambacurta ha imposto la propria supremazia, commettendo numerosi delitti che, a volte, non sono stati denunciati dalle vittime per il timore di incorrere nella vendetta del sodalizio.
A dimostrazione dell’appena citata capacità intimidatoria del gruppo criminale Gambacurta, si inserisce l’attività di “mediazione” svolta in prima persona dal Gambacurta Roberto che è riuscito a condizionare la volontà di un commerciante del luogo nel rimettere una querela sporta a seguito dell’incendio del proprio esercizio commerciale, formalizzata presso il Comando Stazione dell’Arma intervenuto in occasione dell’incendio.
Lo sviluppo di tale vicenda, insieme alle risultanze documentate nel corso delle precedenti indagini, fornisce una ulteriore conferma della pericolosità sociale dei soggetti legati al sodalizio criminale in questione nonché dell’attualità e dell’operatività della medesima associazione, con particolare riferimento al traffico illecito di sostanze stupefacenti.
Nel corso delle fasi esecutive dell’operazione, scattata all’alba di questa mattina, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno anche arrestato, in flagranza, il figlio di Roberto Gambacurta, destinatario di un decreto di perquisizione, in quanto nella sua abitazione sono stati trovati circa 20g di hashish, detenuti ai fini di spaccio.
Cronaca
Mauro Gonnelli, ex candidato leghista aggredito dopo lite sui social per parcheggi

ScandaloParcheggi: Un politico picchiato brutalmente per aver svelato corruzione e pericoli nascosti a Fiumicino?
Chi è la vittima dell’aggressione?
Mauro Gonnelli, un tempo candidato sindaco e storico esponente della Lega, nonché amico personale di Matteo Salvini, è finito al centro di un episodio violento e misterioso. Oggi lontano dalla politica attiva, Gonnelli si è trasformato in una voce critica contro la maggioranza di centrodestra che governa Fiumicino, puntando il dito su questioni spinose come la gestione dei parcheggi a lunga sosta per i viaggiatori dell’aeroporto.
Come è scoppiata la controversia che ha scatenato l’attacco?
Tutto è iniziato con un post sui social di Gonnelli, dove denunciava le speculazioni economiche e i rischi per la sicurezza legati ai nuovi parcheggi a pagamento vicino alle scuole di Fiumicino. “Aprire aree per migliaia di auto a pochi metri da asili e scuole è un’incoscienza totale – ha scritto – immaginate un incendio, con bambini in fuga nel caos!” Le sue parole hanno infiammato i commenti online, attirando minacce velate da persone legate a certi ambienti, fino a un appuntamento per un presunto “faccia a faccia” che si è trasformato in un agguato brutale.
I dettagli dell’agguato che lascia senza fiato
L’attacco è avvenuto con precisione chirurgica: martedì 6 maggio, intorno alle 22:30, mentre Gonnelli attendeva il figlio in un parcheggio vicino allo stadio Garbaglia. Almeno due aggressori lo hanno sorpreso da dietro, colpendolo con pugni violenti e professionali, come se uno di loro fosse un esperto di boxe. Lasciato a terra in una pozza di sangue, con naso rotto e due costole fratturate, Gonnelli è stato soccorso e dimesso con 20 giorni di prognosi. Le indagini ora puntano su un piano premeditato, con una fuga in auto guidata da un terzo complice.
Le reazioni che alimentano i sospetti
L’avvocato di Gonnelli, Massimiliano Gabrielli, non ha dubbi: “Questo non è un incidente casuale, ma un tentativo mafioso per proteggere affari loschi e silenziare una voce scomoda”. Eppure, dall’attuale maggioranza al potere, incluso il sindaco Mario Baccini, non è arrivata alcuna solidarietà. Al contrario, la consigliera regionale del Pd, Michela Califano, ha espresso preoccupazione, chiedendo indagini approfondite su un episodio che potrebbe nascondere molto di più di quanto si vede in superficie. Chi c’è dietro questo mistero? E quali interessi sporchi sono in gioco?
Cronaca
Il sogno dei Berrettini: Matteo e Jacopo come coppia agli Internazionali

FratelliSulCampo Hai mai sognato di giocare a tennis con tuo fratello e realizzare un desiderio che sembrava impossibile? Scopri come due talenti hanno fatto squadra in un match che sta facendo impazzire i fan! ⚡
L’Incontro Epico
Ieri, in un momento che ha catturato l’attenzione di tutti gli appassionati di tennis, due fratelli si sono ritrovati finalmente dalla stessa parte del campo. Per la prima volta, hanno formato una coppia nel doppio, affrontando due big come Musetti e Sonego. Immagina l’adrenalina e la tensione: un’opportunità unica che ha trasformato una semplice partita in un evento da non perdere!
Il Desiderio che Si Avvera
Quello che rende questa storia irresistibile è la dichiarazione dei protagonisti: “Realizzato un desiderio”. Sì, proprio così! I due fratelli hanno parlato di quanto questo match rappresenti il culmine di anni di passione e rivalità fraterna, trasformando un sogno d’infanzia in realtà sul campo. Chissà quali segreti si nascondono dietro questa unione improvvisa? Non potrai smettere di pensarci! 😲-
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