Cronaca
Trasporto: sciopero degli autisti contro le aggressioni

ROMA Trasporto pubblico: sciopero degli autisti contro le aggressioni del personale. «A questo punto le parole non servono più. I nostri appelli per migliorare le condizioni lavorative del personale del trasporto pubblico locale sono rimasti inascoltati. La situazione ora ci impone azioni forti».
In questo modo i segretari generali della Filt-Cgil e della Fit-Cisl di Roma e Lazio e il commissario straordinario della Uiltrasporti Lazio hanno annunciato uno sciopero di due ore. La protesta si articolerà dalle 10.00 alle 12.00 del prossimo 26 settembre. Vi prenderanno parte gli autisti di tutte le aziende del trasporto pubblico di Roma e Lazio, da Atac a Tpl passando per Cotral. La decisione arriva dopo la terza aggressione in meno di una settimana a conducenti di autobus. L’ultima lunedì in via Appia Nuova quando un automobilista ha spintonato e insultato un conducente bloccato da una macchina parcheggiata in doppia fila prima di darsi alla fuga. Il caso più grave venerdì, quando un autista dell’Atac è stato picchiato da un diciassettenne che gli ha rotto il setto nasale.
«Le quotidiane criticità vissute dai lavoratori del trasporto pubblico locale, che mai abbiamo smesso di denunciare negli anni scorsi, sono mutate in una vera e propria escalation di violenza» hanno dichiarato i sindacalisti. «Faremo tutto il possibile affinché si adottino immediatamente misure di deterrenza degli episodi inammissibili che continuano a verificarsi, a partire dalla dotazione di cabine blindate su tutti i bus, fino all’adozione di sistemi avanzati di monitoraggio della sicurezza dei lavoratori, come le telecamere e nuovi dispositivi tecnologici», concludono.
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ROMA SENTENZA SPADA – IL COMMENTO DELLA SINDACA RAGGI
Cronaca
Contro l’invasione dei bus turistici, i residenti si uniscono a Confcommercio

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La Richiesta di Confronto al Campidoglio
A Roma, le strade centrali sono da sempre un labirinto di auto e turisti, ma ora c’è una mossa che sta accendendo la curiosità. I rappresentanti locali hanno presentato una richiesta ufficiale al Campidoglio per un tavolo di confronto, lasciando tutti a chiedersi: quali cambiamenti sono in arrivo?
Cosa Si Nasconde Dietro le Strade Centrali
Le modalità di accesso alle vie più iconiche della città potrebbero essere riviste in modo radicale. Immagina poter esplorare i tesori di Roma senza il solito ingorgo: un’idea che sta generando un’ondata di interesse e dibattiti. Quali proposte emergeranno da questo tavolo? Potrebbe essere l’inizio di una vera rivoluzione urbana.
Cronaca
La denuncia di Federica: l’iniezione che ha cambiato tutto

#FillerLabbra #MedicinaEsteticaScoperta L’incubo di una donna sfigurata da un trattamento illegale e low cost – ecco i rischi nascosti del mondo della bellezza!
La tentazione dei social e l’incontro con l’ignoto
Federica Funi, 34 anni di Roma, pensava di aver trovato l’offerta perfetta per rendere le sue labbra più affascinanti, ma il tentativo di risparmiare si è trasformato in un vero disastro. Ogni giorno, scorrendo i feed dei social, si imbatteva in post di dottoresse dell’Est Europa che promettevano risultati sorprendenti. Curiosa e attirata da prezzi apparentemente irresistibili, ha contattato una dottoressa bulgara via Instagram, usando il traduttore per superare la barriera linguistica. Ma quello che sembrava un appuntamento rapido si è rivelato un incubo: iniezioni eseguite in un appartamento affittato, senza verifiche o sterilizzazione adeguata.
I pericoli di procedure non regolamentate
Federica aveva già filler alle labbra, ma la dottoressa non ha esitato a iniettarne altro, ignorando ogni cautela. “Se fosse stata competente, mi avrebbe consigliato di sciogliere prima il vecchio filler”, racconta con rammarico. L’appuntamento, fissato con appuntamenti ogni 30 minuti, si è svolto in una casa di fronte al Colosseo, convertita temporaneamente in uno studio improvvisato. Strumenti non sterilizzati, comunicazioni a gesti e zero visite preliminarie: non c’era traccia di trasparenza o professionalità, alimentando subito i sospetti di Federica.
Le conseguenze devastanti e i segni permanenti
Il filler utilizzato, chiamato Sardenya e non autorizzato, non si è riassorbito come promesso, lasciando labbra deformate con bozzi, grinze e un buco al centro. “Sembravo un mostro”, confida Federica, che ha dovuto sottoporsi a interventi dolorosi come l’ialuronidasi e persino piccoli fori per rimuovere il prodotto. Il risultato? Labbra che ora appaiono come un palloncino sgonfio, con effetti psicologici che l’hanno costretta a isolarsi. Tutto per un costo leggermente più basso, che alla fine non è valso nemmeno la promessa di una tecnica “Russian Lips” esclusiva.
Il business sommerso e il silenzio delle vittime
In un mondo di filler low cost e dottoresse itineranti, Federica non è l’unica a cadere in questa trappola. Operazioni a domicilio, senza regolamentazioni, attirano chi cerca shortcut per la bellezza, ma i rischi sono altissimi. Nonostante il trauma, Federica non ha denunciato la dottoressa, complice l’anonimato e il lavoro “a nero”. “Prima ci vai senza pensarci, poi ti chiedi come hai potuto”, ammette, evidenziando un fenomeno che continua a crescere nell’ombra.
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