Roma e dintorni
Discarica abusiva e palazzine sopra i rifiuti: partono le indagini su Monte Stallonara
ROMA Avviate le indagini geofisiche a Monte Stallonara

Avviate le indagini geofisiche a Monte Stallonara, la zona di Roma trasformata in una discarica abusiva a cielo aperto.
Sono partite le indagini geofisiche per l’esplorazione geologica del suolo a Monte Stallonara, la zona di Roma trasformata in una discarica abusiva a cielo aperto.
Lo scorso 20 agosto a Monte Stallonara, periferia sud-ovest della Capitale, è divampato un incendio di vasta portata, ma anche dopo lo spegnimento il terreno ha continuato a fumare e ad emettere forti odori per diversi giorni. Lamiere, plastica e altri rifiuti potenzialmente pericolosi sono stati rinvenuti in quella che si è scoperto essere una vera e propria discarica abusiva a cielo aperto. E nel contempo è stata avanzata l’ipotesi che le nuove palazzine fossero state costruite sopra i rifiuti.
Il comitato Monte Stallonara si è fatto subito sentire, “spero di poter rimanere qui” aveva dichiarato la presidente. I primi di novembre è stata firmata una convenzione tra Roma Capitale e il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’avviamento di indagini ambientali, interventi di messa in sicurezza e bonifica delle zone all’interno del Parco di Centocelle, della vecchia discarica di Lunghezza e, appunto, di Monte Stallonara.
A seguito delle segnalazioni presentate dal comitato, sono iniziate le indagini geofisiche sul PDZ B50 Monte Stallonara, che si stanno svolgendo proprio in questi giorni, richieste due anni fa dall’allora procuratore capo Pignatone al sindaco di Roma Virginia Raggi.
Le indagini per l’esplorazione geologica del sottosuolo si stanno concentrando nelle zone di via Elmas e via Decimomannu, dove proprio negli ultimi tempi si stavano verificando i primi cedimenti strutturali.
Roma e dintorni
Roma bloccata da Pride e Duran Duran, ecco le strade chiuse nel weekend nero

Weekend nero per il traffico a Roma dove da oggi, sabato 14 giugno, si concentrano tre eventi in contemporanea con un impatto inevitabile sulla viabilità cittadina con strade chiuse e deviazioni.
Le zone interessate oggi
Per il Giubileo dello Sport che si celebra in questo fine settimana, dalle 18 alle 19.30 di oggi è in programma la sfilata dei partecipanti verso San Pietro che passerà su via del Corso, via Tomacelli, ponte Cavour, piazza dei Tribunali, piazza Pia e via della Conciliazione. Possibili rallentamenti o deviazioni per le linee dei bus.
Anche in occasione del Roma Pride di oggi pomeriggio verranno deviate le linee di bus. Il corteo sfilerà, dalle 14 alle 20, tra piazza della Repubblica e viale delle Terme di Caracalla percorrendo viale Luigi Einaudi, piazza dei Cinquecento, via Cavour, largo Corrado Ricci, via dei Fori Imperiali, piazza del Colosseo, via Celio Vibenna, via di San Gregorio, piazza di Porta Capena.
Blocchi e deviazioni domani
Invece, domenica e lunedì, dalle 21, al Circo Massimo è in programma il concerto dei Duran Duran. Dalle 16 di domenica verrà chiusa via dei Cerchi. Dalle 18, sia domenica che lunedì, le limitazioni alla circolazione saranno estese a via del Circo Massimo (direzione e verso da Porta Capena a via della Greca), piazzale Ugo La Malfa (direzione e verso da Porta Capena a via della Greca), via della Greca (direzione via di Santa Maria in Cosmedin), via dell’Ara Massima di Ercole. Dalle 21, domenica e lunedì, ulteriori chiusure scatteranno in via del Circo Massimo (direzione e verso da via della Greca a Porta Capena), piazzale Ugo La Malfa (direzione e verso da via della Greca a Porta Capena), via della Greca (direzione via del Circo Massimo). Deviate le linee di bus.
Roma e dintorni
Mamma e figlia morte a Villa Pamphili, un uomo fermato in Grecia: ultime news

In Grecia è stato fermato un uomo, un cittadino americano, in relazione alla vicenda della bimba di pochi mesi trovata morta sabato scorso a pochi metri dal corpo della madre a Villa Pamphili, a Roma. L’uomo è accusato di omicidio e soppressione di cadavere, ha detto il procuratore capo di Roma, Francesco Lo Voi, in conferenza stampa in Procura, spiegando che il cittadino americano fermato “è partito da Fiumicino per la Grecia due giorni fa, l’11 giugno“.
“Le prime tracce della famiglia in Italia risalgono ad aprile. Non sappiamo quando sono entrati in Italia”, ha detto il procuratore aggiunto di Roma, Giuseppe Cascini.
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