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IRAN Aereo ucraino caduto: terribili conferme

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IRAN Aereo ucraino caduto: terribili conferme

IRAN Arrivano conferme sull’aereo ucraino caduto a Teheran pochi minuti dopo il decollo con 176 persone a bordo. La causa non sarebbe un guasto al motore ma un missile iraniano di fabbricazione russa, un Tor. Più di un sospetto sollevato da Usa, Canada e Ucraina.

Riguardo l’aereo ucraino caduto in Iran Donald Trump ha dichiarato: “Ho i miei sospetti, qualcuno può aver fatto un errore dall’altra parte, dovranno rilasciare la scatola nera”. Parole arrivate poco dopo che Newsweek, la Cnn e altri media americani avevano riportato l’indiscrezione secondo cui il Pentagono “si sta convincendo sempre di più del fatto che l’Iran abbia per errore abbattuto l’aereo ucraino”.

Più netto il primo ministro canadese Justin Trudeau: “Abbiamo informazioni d’intelligence da diverse fonti, compresi i nostri alleati e la nostra intelligence. Le prove indicano che l’aereo è stato abbattuto da un missile iraniano terra-aria. Potrebbe essere stato non intenzionale”. Un video pubblicato dal New York Times mostrerebbe il momento in cui il Boeing 737 ucraino viene colpito dal missile. Le immagini mostrano come il missile abbia centrato l’aereo senza però provocare l’esplosione del jet che ha continuato a volare per diversi minuti cercando di tornare indietro verso l’aeroporto. Altri video visti dal Nyt mostrano il momento in cui l’aereo in fiamme è esploso e precipitato.

Per Teheran si tratta di un incidente. L’ipotesi dell’abbattimento del Boeing è “senza senso”, sostiene il responsabile dell’aviazione civile e viceministro dei Trasporti iraniano, Ali Abedzadeh. “Diversi aerei interni e internazionali volavano nello spazio aereo iraniano nello stesso momento alla stessa altitudine senza problemi“. A Kiev parlano di attacco missilistico, terrorismo, collisione con un drone. La verità è nei frammenti.

Oleksiy Danylov, segretario del Consiglio di sicurezza ucraino, lo ha confermato pubblicamente e poi sui social: gli investigatori ucraini cercano tra macerie e corpi carbonizzati i resti del missile che potrebbe essere entrato in collisione con il velivolo. In attesa di permessi per esaminare il sito del disastro e cercare tra le macerie i resti i 45 investigatori ucraini che si occuperanno dell’indagine sono arrivati a Teheran. Tra loro anche gli esperti impiegati per scoprire la verità sulla morte dei 298 passeggeri dell’aereo della compagnia Malaysian, rotta Amsterdam – Kuala Lampur, colpito da un missile il 17 luglio 2014 mentre sorvolava il territorio in guerra del Donbass.

Teheran smentisce: “Nessun messaggio radio ricevuto dai piloti riguardo situazioni inusuali, nessuna emergenza dichiarata o richiesta di sos”. L’aereo è scomparso dai radar una volta raggiunta quota ottomila piedi. Con una risposta tardiva, rassicurazioni non immediate arrivano dall’aviazione sciita. I piloti non hanno avvertito via radio del guasto, cercavano di tornare indietro nel luogo del decollo. L’ Iran nega l’ipotesi dell’attacco e lo fa tramite il generale Abolfazl Shekarchi, portavoce delle forze armate: “Diffondono propaganda, l’aereo non era un bersaglio preso di mira, i passeggeri erano iraniani”.

Fiamme nel cielo di Teheran. Fiori, fotografie e lacrime a Kiev per le 11 vittime. File di fiori rossi e cittadini affranti all’aeroporto Boryspol rendono omaggio e l’ultimo saluto ai membri dell’equipaggio. Per Kiev la nemica Mosca è sempre alle porte e a volte tra le nuvole. Gli ucraini per i quali la Federazione non è sempre antagonista e responsabile di ogni sciagura nazionale commentano. Molto lontano dal terreno di guerra in Donbas, un missile russo e un aereo ucraino si potrebbero essere incrociati a molta distanza da quel confine dove combattono dal 2014. La verità è prigioniera nelle scatole nere che Teheran non cederà alla compagnia americana e che sono rimaste danneggiate dalle fiamme, ha detto Ali Abedzadeh, capo dell’aviazione civile iraniana. Giorno di lutto e promessa di lotta per la verità a Kiev.

Il presidente ucraino Volodimir Zelensky ha detto che telefonerà al presidente Hassan Rouhani per ottenere cooperazione, difenderà l’indubbia priorità del Paese: “Identificare le cause dell’incidente aereo, scoprire la verità”. Ha chiesto in tv agli ucraini di avere “pazienza”, attendere l’indagine e mettere fine alle teorie della cospirazione o speculazioni perché “il disastro non è una tematica da social media, soggetto di sensazionalismo, teorie della cospirazione”. Dopo aver dichiarato giornata di lutto nazionale il presidente ha promesso tutto l’aiuto possibile alla famiglie delle vittime. “La fretta può interferire con la verità, dobbiamo attendere i risultati dell’indagine della commissione”, ha concluso. Solo un breve telegramma di condoglianze per l’incidente è arrivato dal Cremlino alla Rada di Kiev. Mentre quasi tutte le compagnie al mondo hanno smesso di sorvolare i cieli sopra Iraq, Iran, Golfo Persico e quello dell’Oman. Gli unici aerei che non hanno interrotto i collegamenti con l’Iran sono quelli dell’amica Mosca.

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L’Ostia Mare di De Rossi presenta le nuove maglie da gioco

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L’Ostia Mare di De Rossi presenta le nuove maglie da gioco

Si vede l’apporto del nuovo proprietario dell’Ostia Mare Daniele De Rossi. L’ex stella della Roma vuole fare le cose in grande e portare l’Ostia Mare sempre più in alto, come il gabbiano che sorvola sulla cittadina alle porte di Roma. Per questo Macron e la società calcistica hanno stretto un accordo che ha portato oggi alla presentazione delle nuove divise da gioco per la stagione ventura.

Ostia Mare, il supporto di De Rossi alle nuove divise da gioco

Le nuove divise da gioco dell’Ostia Mare hanno visto anche il contributo del presidente De Rossi che attraverso la società di bologna hanno voluto riconoscerere e radici storiche della squadra, guardando al tempo stesso con orgoglio e ambizione all’imminente stagione sportiva.

I colori protagonisti delle due nuove maglie 2025/26 dell’Ostiamare sono ovviamente il viola e il bianco. Nella maglia Home è il viola ad avere il ruolo predominante, arricchito da eleganti dettagli in bianco e oro che impreziosiscono il colletto a polo e si ripetono con grande armonia sui bordi delle maniche.

Elemento distintivo della prima maglia è la grafica embossata sul fronte e sul retro, suddivisa in tre sezioni verticali che raffigurano l’evoluzione dei loghi del club, a testimonianza del forte legame con la storia biancoviola. Sulle due maniche spiccano invece le date “1945-2025”, ricamate per celebrare l’ottantesimo anniversario dalla fondazione dell’Ostiamare. Il Macron Hero e il logo del club sono applicati in stampa siliconata rispettivamente sulla parte destra e sinistra del petto, per aggiungere un tocco moderno ed elegante.

La seconda maglia, al contrario, è caratterizzata da una base bianca, sulla quale il viola trova spazio sul colletto a polo e sui bordi delle maniche. Nella parte inferiore destra compare una stampa sublimatica del gabbiano, simbolo del club lidense, mentre sulla sinistra, tono su tono, una scritta ricorda la storica iscrizione dell’Ostiamare alla FIGC, a sottolineare il forte legame con le proprie origini.

All’interno dei colletti delle maglie Home & Away, nel backneck, spiccano il logo dell’Ostiamare, il richiamo agli 80 anni di storia e il logo Macron accompagnato dalla dicitura “Designed in Bologna”.

Le parole del CEO di Macron Pavanello

Soddisfazione per tutta la Macron. Ecco le parole del Ceo Pavanello

“Per Macron ogni maglia è molto più di un prodotto tecnico: è il risultato di un percorso creativo condiviso e costruito ascoltando la storia, i valori e il territorio che il club rappresenta. Con Ostiamare, e in maniera particolare con il suo proprietario Daniele De Rossi, abbiamo lavorato in stretta sinergia per valorizzare il senso di appartenenza ai colori biancoviola, ai simboli che hanno fatto la storia della società e, soprattutto, al territorio lidense che questa squadra rappresenta da sempre. Il design del nuovo Game Set 2025/26 nasce proprio da questa collaborazione, per trasformare l’orgoglio di un club in un segno visibile che i tifosi possano indossare con fierezza”.

Daniele De Rossi commenta così le nuove maglie dell’Ostia mare

 “Ho voluto immaginare queste maglie come un abbraccio tra passato e futuro. Un simbolo, prima ancora che un capo sportivo. Disegnare queste maglie è stato per me un viaggio personale che mi ha riportato indietro nel tempo, a quando da bambino passavo le ore a immaginare maglie da calcio sul quaderno: volevamo che ogni dettaglio parlasse dell’Ostiamare, della sua storia, della gente che la vive ogni giorno. Tornare a una maglia riconoscibile, che avesse un’identità forte ed esclusiva, per me significava restituire ai tifosi qualcosa che li rappresentasse davvero. La Home e la Away incarnano due anime del nostro Club: una legata alla tradizione del litorale, l’altra proiettata verso una visione moderna del calcio, fatta di valori, senso di appartenenza e spirito di comunità. Le abbiamo pensate come simboli vivi, in grado di emozionare chi le indossa e chi le guarda. E poi c’è la maglia del portiere, che è qualcosa di più. È un omaggio a Giorgio Carmelino, mio compagno di squadra all’Ostiamare, un amico che non c’è più ma che resta presente, dentro e fuori dal campo. Indossarla sarà come portarlo con noi ogni domenica. È un tributo all’amicizia, alla famiglia, a quei legami veri che fanno del calcio qualcosa che va oltre il risultato. È per lui, ma anche per tutti coloro che hanno fatto la storia di questo Club e che continuano a viverlo nel cuore. Questo è il nostro modo di dire grazie”.

 Come tutte le maglie realizzate da Macron, anche le nuove maglie Home & Away 2025/26 di Ostiamare sono realizzate in Eco Fabric, un tessuto tecnico derivato al 100% da plastica riciclata. Le maglie 2025/26 dell’Ostiamare sono acquistabili sul sito shop.ostiamare.it e su macron.com. Sul sito del club nella giornata di venerdì si è aperto un pre-sale che ha consentito ai primi 200 tifosi di acquistare la maglia Home con l’autografo originale di De Rossi.

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Roma, 2 agosto 2025: una giornata da bollino nero sulle strade

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Roma, 2 agosto 2025: una giornata da bollino nero sulle strade

E’ iniziato con lunghe code, clacson impazienti e nervi tesi  il primo sabato di agosto, segnato da bollino nero per il traffico in uscita dalla Capitale.

Già dalle prime luci dell’alba, il Grande Raccordo Anulare, le consolari e le autostrade in direzione sud si sono trasformate in fiumi di lamiere roventi, mentre milioni di italiani si mettevano in viaggio per le ferie. Traffico particolarmente intenso sulla A1 Roma-Napoli, forti rallentamenti sulla Pontina e criticità anche sulla Roma-Fiumicino e sulla via Aurelia, prese d’assalto da romani e turisti diretti al mare.

A complicare  la situazione, diversi piccoli tamponamenti e veicoli in avaria hanno richiesto l’intervento della Polizia Stradale, contribuendo ad allungare i tempi di percorrenza. Per fronteggiare l’emergenza traffico, le autorità hanno sospeso numerosi  cantieri stradali, vietato la circolazione dei mezzi pesanti nelle ore di punta e potenziato i controlli lungo le principali arterie.

Nonostante i provvedimenti, le difficoltà per automobilisti e viaggiatori non sono mancate. Molti cittadini, a conoscenza del bollino nero, hanno preferito posticipare la partenza, mentre altri si sono trovati ad affrontare code di diverse ore per raggiungere le località di villeggiatura. L’esodo estivo è ufficialmente cominciato, e Roma si conferma ancora una volta uno snodo cruciale e congestionato nei grandi movimenti di agosto.

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