Cronaca
No agli ambulanti a Fontana di Trevi, Raggi accusata di antisemitismo. Il Campidoglio risponde!

Via le bancarelle dai luoghi storici della Capitale come Pantheon e Fontana di Trevi. Questo il provvedimento della Raggi che ha portato a delle polemiche sull’antisemitismo. Il Campidoglio risponde.
“La lotta incessante a ogni forma, espressione e manifestazione di antisemitismo rappresenta il dovere quotidiano di ogni individuo e di ogni istituzione. Un assioma che non ammette titubanze ed esitazioni. La Sindaca Virginia Raggi e la nostra Amministrazione hanno sempre abbracciato questo pensiero, rendendolo un elemento caratterizzante dell’azione politica”. Così su fb l’assessore al personale di Roma Antonio De Santis in riferimento ad alcune dichiarazioni sull’antisemitismo fatte ieri nell’ambito della protesta degli urtisti, una particolare categoria di ambulanti molti dei quali della comunità ebraica, interessati dal divieto per le loro attività nei pressi dei monumenti.
“Il livore contro Virginia Raggi diventa nuovamente terreno fertile per strumentalizzazioni subdole. Oggi un provvedimento di civiltà, finalizzato a evitare che il nostro patrimonio storico e artistico venga deturpato e mortificato da agglomerati di bancarelle, viene associato all’antisemitismo. Sì, avete capito bene. Non è uno scherzo. Si cerca di tutelare il Pantheon e la Fontana di Trevi e si viene accusati di antisemitismo. Mentre ai proprietari delle bancarelle in questione sono state proposte alternative di ogni tipo, da nuove postazioni a licenze per lavorare come tassisti. Piegare e assoggettare un tema come la Memoria in funzione della diatriba politica più spicciola è operazione equivoca e sleale. La lotta all’antisemitismo è cosa serissima ed è quindi inaccettabile svilirla per bieche battaglie di scuderia”, conclude.
Cronaca
Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.
Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.
Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.
Cronaca
Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

Un ordigno artigianale è stato piazzato lo scorso 15 luglio sotto casa di Elvis Demce, boss albanese legato alla criminalità romana. L’intervento degli artificieri ha evitato l’esplosione, ma il messaggio è chiaro: un avvertimento pesante diretto a uno dei personaggi più discussi del sottobosco criminale capitolino.
Il giorno prima dell’attentato, un’inchiesta dei carabinieri aveva portato all’arresto di 14 persone, ricostruendo anche il ruolo di Demce in un sequestro organizzato tramite un gruppo di sudamericani. Gli stessi che, poco dopo, sarebbero stati coinvolti nella gambizzazione di Giancarlo Tei, ex alleato di Demce oggi latitante.
Le ipotesi investigative parlano di una possibile faida interna tra i reduci della “batteria di Ponte Milvio”, legata al defunto Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Tanti anche i nemici esterni: da Giuseppe Molisso del clan Senese a Ermal Arapaj.
Demce, condannato in via definitiva a 15 anni, è detenuto ad Ascoli, dove è in cura per problemi psichiatrici certificati da 17 perizie. Ora la Direzione Distrettuale Antimafia vuole capire: è un nuovo capitolo della guerra criminale o qualcuno teme che il boss voglia collaborare?
-
Cronaca6 giorni ago
Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!
-
Video6 giorni ago
Ladri in casa come entrano in casa ed i trucchi per sapere se ci siete #furto #casa #criminalità VIDEO
-
Calcio5 giorni ago
La Roma acquisti 2 campioncini. Piccoli lupacchiotti crescono
-
Roma e dintorni5 giorni ago
Morte in mare ad Anzio, Piero ed Enrico Arioli non ce l’hanno fatta