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ROMA Dichiarazioni shock contro i Casamonica

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ROMA  Dichiarazioni shock contro i Casamonica

La testimonianza shock dell’ex moglie di uno degli esponenti del clan.

ROMA Dichiarazioni shock contro i Casamonica. “I Casamonica mi hanno distrutto la vita”: così ha esordito Debora Cerreoni in occasione del maxiprocesso ai Casamonica che vede imputate 44 persone.

“Non avevo sposato soltanto Massimiliano, ma tutto il clan”, ha spiegato la Cerreoni. La collaboratrice di giustizia è stata infatti sposata per diverso tempo con uno degli esponenti di spicco del gruppo criminale romano, Massimiliano Casamonica.

Sentita come testimone nel maxiprocesso, ha parlato delle umiliazioni subite: “Non sono mai stata ben vista da loro perché non ero sinti: dovevo fare quello che dicevano loro, non potevo fiatare; ogni volta erano discussioni e botte”, e ha aggiunto: “Lavoravo come cuoca e neanche questo andava bene”.

“Una volta”, ha raccontato la Cerreoni, “venni insultata perché mi ero tagliata i capelli di un centimetro. Arrivavano a controllarmi anche la spesa; mi accusavano dei tradimenti, ma anche lui mi tradiva”.

Cerreoni ha continuato parlando delle altre minacce ricevute e dell’episodio del sequestro: “Mi hanno tolto il cellulare: per cercare di nascondere il sequestro mi hanno anche portato alla festa di un loro parente. Hanno anche minacciato di sciogliermi nell’acido”.

La testimone ha affermato di aver pensato diverse volte di sporgere denuncia ma “ogni volta che andavo in caserma alla fine non entravo e piangevo, avevo paura per i bambini”.

Nel maggio 2014 Debora Cerreoni è riuscita a fuggire e “a Bologna ho sporto denuncia; avevo paura e temevo ritorsioni sui miei figli”.

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Potature fuori termine, Lipu si lamenta per i nidi a rischio. Alfonsi: “Controlli prima del taglio”

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Potature fuori termine, Lipu si lamenta per i nidi a rischio. Alfonsi: “Controlli prima del taglio”

#Hai mai immaginato quante tragedie potrebbero nascondersi tra i rami degli alberi di Roma? Scopri l’allarme sui nidi distrutti e gli abbattimenti controversi! #AlberiInPericolo #RomaVerde

Allarme per i nidi e gli abbattimenti urgenti

A Roma, l’allarme cresce per i nidi di uccelli minacciati dalle potature e abbattimenti di alberi. La data per le potature è stata estesa fino al 15 aprile, ma le emergenze continuano a creare polemiche. In luoghi come Villa Torlonia, dove saranno abbattuti 12 alberi per rischio di caduta, o in viale dei Quattro Venti, dove sono stati trovati uccellini morti di cincia grigia, la situazione è critica. Altri interventi sono programmati in viale Europa, Circonvallazione Gianicolense, la pineta di Villa Massimo, via dei Frassini e via Volsinio a partire dal 6 maggio.

Il dramma sfiorato al Cinevillage

Immagina la scena: un pino crolla improvvisamente sui tavoli dell’area ristoro al Cinevillage, sfuggendo ai controlli di sicurezza. L’episodio, avvenuto di recente, ha lasciato tutti senza fiato e solleva domande su quanto siano affidabili le ispezioni sugli alberi della città. Firmato da Marina de Ghantuz Cubbe, questo caso dimostra come un pericolo inaspettato possa colpire all’improvviso.

Le proteste delle associazioni ambientaliste

Le associazioni e la Lipu non ci stanno e alzano la voce contro questi interventi. Il Regolamento del Verde vieta le potature da aprile a luglio, a meno che non ci sia un rischio immediato per le persone, e potrebbe estendersi da marzo ad agosto se ci sono nidi o tane. In una lettera accorata all’assessore all’ambiente Sabrina Alfonsi, la Lipu chiede verifiche urgenti, sospensioni dove possibile e la salvaguardia dei nidiacei, con consegna ai centri di recupero fauna selvatica. “Questi danni sono inaccettabili”, si legge nell’appello, esortando il Comune a intervenire per dare un esempio.

La replica dell’assessore Alfonsi

In risposta, l’assessore Sabrina Alfonsi difende le operazioni, sottolineando che ogni abbattimento è preceduto da un monitoraggio e perizie di agronomi professionisti. Solo gli alberi in classe D, quelli che rappresentano un elevato rischio, vengono rimossi. Per i nidi, assicura che la prassi prevede la consegna tempestiva ai centri di recupero, come nel caso di via dei Quattro Venti, dove un nido è stato trovato su una parete e non direttamente collegato agli alberi.

La mobilitazione in via dei Quattro Venti

Intanto, proprio oggi, in via dei Quattro Venti si è svolta una manifestazione per difendere gli olmi della zona. I partecipanti gridano che molti alberi etichettati come pericolosi sono in realtà sani, alimentando il dibattito sulla vera urgenza di questi interventi. Quali segreti si celano dietro queste decisioni?

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Il furto audace ai danni di un furgone carico di strumenti musicali

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Il furto audace ai danni di un furgone carico di strumenti musicali

#FurtoSconcertante Dopo il Concertone del Primo Maggio, una band italiana perde strumenti preziosi in un colpo da maestro che lascia tutti senza parole! #MusicaSottoAttacco #RomaMisteri

Il Dramma Notturno a Piazza San Giovanni

Nella notte successiva al tradizionale Concertone del Primo Maggio a Roma, i fan dei Benvegnù sono rimasti scioccati da un furto audace. Ignoti ladri hanno sfondato il vetro di un furgone parcheggiato e portato via una serie di strumenti musicali e attrezzature professionali, trasformando una serata di festa in un incubo inatteso.

L’Appello Disperato della Band

I membri della band Benvegnù non si sono arresi e hanno subito denunciato l’accaduto alle autorità. Con un appello pubblico carico di emozione, invitano negozi di strumenti musicali a stare in allerta: “Se qualcuno prova a vendere oggetti simili, segnalatelo alla polizia o contattate elisa.pace@woodworm-music.com”. Inoltre, chiedono a chiunque abbia informazioni o possegga strumenti compatibili di restituirli alla sede dell’ICompany in viale Mazzini 133, o di consegnarli alle forze dell’ordine. I musicisti, visibilmente colpiti, sottolineano quanto questi beni siano essenziali per la loro arte, implorando aiuto con un tocco di cuore che nessuno può ignorare.

Gli Strumenti Rubati: Un Tesoro Perduto

Tra gli oggetti scomparsi ci sono veri e propri pezzi da collezione e attrezzi indispensabili:
– Chitarra acustica Eko Ranger VI del 1974, con pick-up Fishman Rare Earth
– Basso Precision americano del 1978, colore naturale, con custodia Emporio Musicale Senese
– Pedaliera con custodia rigida
– Altri accessori come alimentatori e un dispositivo Electro Harmonix Pitch

Questa scomparsa non è solo una perdita materiale, ma un colpo al cuore della scena musicale romana – chissà se gli strumenti torneranno presto tra le mani dei loro legittimi proprietari? 😲

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