Cronaca
Arrestati 38 uomini di Salvatore Nicitra, ex boss della Banda della Magliana

Arrestati 38 uomini di Salvatore Nicitra, ex boss della Banda della Magliana
Dalle prime luci dell’alba, nelle province di Roma, Viterbo, Terni, Padova, Lecce, nonché in Spagna ed in Austria, è in corso una vasta operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma per dare esecuzione ad un’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia, che dispone l’arresto di 38 persone, ritenute appartenenti, a diverso titolo, di un’associazione per delinquere (416 C.P.), facente capo a Salvatore Nicitra, uno degli ex boss della c.d. “Banda della Magliana”. Il Nicitra ha, negli anni, monopolizzato l’area a Nord della Capitale, assumendo il controllo, con modalità mafiose, del settore della distribuzione e gestione delle apparecchiature per il gioco d’azzardo (slot machine, videolottery, giochi e scommesse on line), imposte con carattere di esclusività alle attività commerciali di Roma e provincia.
Le indagini dei Carabinieri hanno consentito altresì di far luce su 5 cold case, tutti verificatisi nel quartiere romano di Primavalle alla fine degli anni ’80, ad eccezione di uno avvenuto all’interno dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Aversa, che vedono coinvolto Salvatore Nicitra allo scopo di consolidare il proprio potere criminale nei quartieri romani di Primavalle, Casalotti, Montespaccato, Monte Mario, Cassia ed Aurelio. Si tratta dell’omicidio di Giampiero Caddeo, del duplice omicidio di Paolino Angeli e di Roberto Belardinelli, dell’omicidio di Valentino Belardinelli e del tentato omicidio di Franco Martinelli.
Contestualmente, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma stanno eseguendo un decreto di sequestro di beni, ex artt. 4, 16 e segg. D.lgs. 6 settembre 2011 n. 159, emesso dal Tribunale di Roma – Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della locale Procura della Repubblica – D.D.A. di Roma, riguardante beni, mobili e immobili, utilizzati per la commissione dei reati o comunque acquisiti con proventi illeciti per un valore complessivo di circa 15 milioni di euro.
Cronaca
Violenza a Tor Tre Teste. Preso il presunto aggressore

Violenza sessuale a Tor Tre Teste. Preso il presunto aggressore. Si tratta di un cittadino straniero, gambiano, con regolare permesso di soggiorno.
I Carabinieri della Stazione di Roma Tor Tre Teste, a seguito di ininterrotte indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, successive all’episodio di rapina e violenza sessuale denunciato da una donna sessantenne, la mattina di domenica scorsa, nel parco di Tor Tre Teste, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un 26enne gambiano, regolare sul territorio nazionale. L’uomo é gravemente indiziato dei i reati di rapina e violenza sessuale.
Tor Tre Teste. Le indagini dei Carabinieri
I Carabinieri, attraverso la descrizione fornita dalla vittima e le immagini estrapolate dalle telecamere di videosorveglianza presenti lungo la strada percorsa dall’uomo, sono riusciti a raccogliere elementi utili alla sua identificazione. Sono così state avviate le ricerche dell’uomo, condividendo le informazioni con tutte le pattuglie sul territorio.
Poche ore fa l’uomo è stato riconosciuto dai Carabinieri all’esterno della Stazione di Roma Termini, individuato grazie alle scarpe ed al berretto indossati (gli stessi che sarebbero stati utilizzati nel corso dell’episodio delittuoso).
É stata eseguita l’individuazione fotografica e la vittima lo ha riconosciuto con certezza. Subito dopo il fermo, l’uomo ha reso spontanee dichiarazioni con cui ha ammesso gli addebiti e riferito di aver agito sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, acquistate, pochi minuti prima del fatto, nel limitrofo quartiere Quarticciolo.
Il fermo dell’indagato dovrà essere convalidato dal Tribunale di Roma.
Si precisa che considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, l’indagato deve considerarsi innocente fino ad eventuale sentenza definitiva.
Cronaca
Ostiense, a fuoco il ristorante da Giovanni. La Polizia di Roma Capitale mette in sicurezza 30 condomini

Erano circa le quattro di notte nel quartiere Ostiense, proprio di fronte alla Garbatella, quando in via Carlo Citerni, un noto ristorante pizzeria ha subito un incendio per cause ancora da accertare.
Da fonti raccolta in esclusiva dalla Cronaca di Roma, l’incendio è stato grande, con i fumi che hanno invaso tutto il palazzo. Le fiamme erano talmente alte e potenti che le scale interne dello stabile non erano più visibili. Per fortuna che l’intervento – con non poche difficoltà – di una pattuglia della Polizia di Roma Capitale, ha permesso di salvare tutti gli occupanti dello stabile, ancor prima prima dell’intervento dei Vigili del Fuoco di Piramide.
La pattuglia era in servizio per presiedere il quartiere Ostiense quando passando per via Carlo Citerni si è resa subito conto che dal ristorante-pizzeria stava uscendo del fumo, nonostante le serrande fossero abbassate. In quel momento gli agenti si sono immediatamente messi al lavoro, liberando subito l’entrata dello stabile per evacuare circa 30 occupanti. Per fortuna non risultano esserci dei feriti e i Vigili del fuoco, giunti poco dopo, hanno domato le fiamme mettendo in sicurezza l’attività commerciale e il palazzo. Sono ancora in corso gli accertamenti per capire la natura del rogo.
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