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Cronaca

Ardea: per difendere la madre accoltella il padre violento, arrestato 16enne

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Ardea: per difendere la madre accoltella il padre violento, arrestato 16enne

All’ennesima lite tra i genitori il ragazzo è intervenuto in difesa della madre: è stato arrestato

Ardea. Un giovane di 16 anni, stanco di assistere alle violenze subite dalla madre per mano del padre, lo ha accoltellato. Per questo  è stato arrestato dai carabinieri di Anzio con l’accusa di tentato omicidio. Il giovane, il primo di tre figli, studente incensurato, è intervenuto durante l’ultima lite dei suoi genitori e, dopo aver impugnato un coltello da cucina, ha colpito il padre con due coltellate all’addome- L’uomo, un muratore romeno di 37 anni, con precedenti è stato subito soccorso dai sanitari del 118, che lo hanno trasportato in codice rosso all’ospedale Riuniti di Anzio-Nettuno. Qui è stato sottoposto ad intervento chirurgico d’urgenza per l’asportazione della milza; è ancora ricoverato in prognosi riservata. Insieme ai soccorsi sono intervenuti i Carabinieri  di Ardea ed una pattuglia della stazione di Marina Tor San Lorenzo che hanno ricostruito i fatti dopo il sopralluogo.

La dinamica dell’aggressione

Il 16enne, per cercare di difendere la madre durante la lite col marito, è stato spinto dal padre con violenza contro una porta in vetro, mandandola in pezzi con la schiena. A quel punto il giovane ha reagito e si è scagliato contro il padre con il coltello in mano, ferendolo con due profonde coltellate al fianco. I Carabinieri hanno poi ascoltato la madre del minore, che ha dichiarato che la  famiglia sta vivendo una situazione difficile, a causa delle frequenti liti. Malgrado ciò, non ha mai denunciato i maltrattamenti subiti dal coniuge. I militari dopo aver informato il magistrato di turno della Procura di Velletri, hanno arrestato il 16enne e lo hanno accompagnato presso il centro di Prima accoglienza di Roma a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Il ragazzo dovrà quindi rispondere del reato di tentato omicidio.

Cronaca

Chi è Stella Ford, la misteriosa moglie di Rexal?

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Chi è Stella Ford, la misteriosa moglie di Rexal?

IlMisteroDiStellaFord Che Scioccante Scoperta in un Parco di Roma? #Omicidio #EnigmaUmano

La Strana Storia degli Incontri con la Polizia

Immaginate una donna che si presenta come moglie di un uomo misterioso, fermata due volte dalla polizia senza documenti. Ecco cosa è successo: Stella Ford, il nome che ha usato, è stata avvistata per la prima volta il 20 maggio a Campo de’ Fiori, al fianco di Rexal Ford, un uomo ubriaco e ferito che non ha chiesto aiuto. Gli agenti non si sono allarmati, pensando a un semplice incidente. Poi, dieci giorni dopo, la coppia è stata coinvolta in una lite vicino a San Pietro, dove Rexal è stato identificato grazie al suo passaporto. Stavolta, è scattato lo “Scudo”, un sistema per tracciare casi di violenza, ma Stella non era ferita e sono stati lasciati andare. Che cosa nascondevano questi incontri?

Il Decesso che Lascia Tutti Senza Parole

Otto giorni dopo l’ultimo episodio, il corpo di Stella Ford è stato trovato completamente nudo tra gli oleandri del vasto parco di Villa Doria Pamphilj a Roma – un luogo che ora è al centro di un intrigante enigma. Il suo decesso rimane avvolto nel mistero: il corpo era in uno stato di decomposizione avanzata, rendendo difficile stabilire la causa. Si sospetta un soffocamento, simile a quello che potrebbe aver coinvolto anche una bambina piccola, ma gli esami sono ancora in corso. Chi era questa donna di circa 30 anni, e quali oscuri eventi l’hanno condotta a una fine così tragica?

Le Testimonianze che Alimentano la Curiosità

Amici dello sceneggiatore californiano Rexal Ford ricordano Stella quando era incinta, in un incontro a Malta, dove i due potrebbero essersi conosciuti e sposati. Le uniche informazioni affidabili arrivano dai genitori di Rexal, un’accusata coppia benestante statunitense, che l’hanno vista solo attraverso foto inviate via chat. Dicono che potrebbe essere russa o ucraina, ma non ne sono sicuri, e i controlli stanno verificando se il matrimonio è stato regolare. Intanto, Rexal è in Grecia per un interrogatorio legato a un mandato d’arresto europeo, e le autorità italiane attendono la sua estradizione per approfondire le indagini, inclusi test del DNA. Con lui, solo uno zaino e dispositivi sequestrati – nessun indizio sulla donna o la bambina. Che segreti emergeranno da questa storia?

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Cronaca

Rexal Ford non è il vero nome del sospettato per l’omicidio a villa Pamphili: all’anagrafe Usa ha un nome meno esotico.

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Rexal Ford non è il vero nome del sospettato per l’omicidio a villa Pamphili: all’anagrafe Usa ha un nome meno esotico.

SvelatoUnMisteroChocLeDueIdentitàDellUomoCoinvoltoNelCasoDellaBambinaDiRoma

Il colpo di scena nei registri statunitensi

Immaginate di scoprire che l’uomo fermato in Grecia per un tragico delitto ha un’identità segreta: nei documenti ufficiali degli Stati Uniti, il suo nome non corrisponde a quello sul passaporto. È un dettaglio che fa balzare alle stelle la curiosità in questo caso internazionale, legato alla morte della piccola innocente trovata senza vita nel parco più grande di Roma. Gli inquirenti stanno scavando a fondo, e ogni nuova rivelazione promette di ribaltare le carte in tavola.

Le conferme che alimentano i sospetti

Ma c’è di più: mentre le indagini procedono, emergono prove inconfutabili sulla paternità dell’uomo, un elemento che aggiunge un velo di suspense e fa sorgere mille domande. Chi è davvero questa figura enigmatica, e come si inserisce nel quadro di un evento così drammatico? Le autorità non hanno ancora svelato tutti i dettagli, ma l’attesa per le prossime mosse è palpabile, con potenziali colpi di scena che potrebbero cambiare tutto.

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