Cronaca
TUFELLO Martellate al rivale in amore: due ricercati dalla Polizia

TUFELLO Martellate al rivale in amore: due ricercati dalla Polizia.
TUFELLO Martellate al rivale in amore. Una storia non certo piacevole da ascoltare in un giorno come quello di San Valentino che invece l’amore lo celebra. Causa scatenante, come sempre in questi casi, la gelosia. Sarebbe stata lei a muovere la mano feroce dell’aggressore, venerdì scorso, nel mercato di piazza Vimercati. Erano quasi le 8 del mattino quando un 40enne è stato avvicinato da due uomini, che gli hanno sferrato violenti colpi di martello al volto. Diverse le fratture riportate dall’uomo, abbandonato in terra in un lago di sangue. Una scena che non è passata inosservata agli avventori (tanti) che in quel momento affollavano il mercato. I sanitari del 118, immediatamente allertati, hanno così potuto soccorrere tempestivamente l’uomo. Che, portato in codice rosso all’ospedale Umberto I, è stato qui ricoverato in prognosi riservata. Fortunatamente però le sue condizioni non sarebbero tali da pregiudicarne la permanenza in vita. Sul posto anche gli agenti del Commissariato Fidene e del Reparto Prevenzione Crimine, che, attraverso le testimonianze dei presenti, sono riusciti, non senza difficoltà, a ricostruire i fatti. Ad aiutarli maggiormente è stata però proprio la vittima, che avrebbe riconosciuto uno degli aggressori. Si tratterebbe dell’ex fidanzato della sua compagna: dettaglio che ha indotto gli inquirenti a optare per i motivi passionali. L’uomo, insieme al complice, è ora ricercato: entrambi dovranno rispondere di aggressione aggravata.
Cronaca
Il mistero a Tor Cervara: “Sembrava una lucertola”

#SerpenteIntrusoARoma: Immagina una band in piena jam session quando un rettile misterioso irrompe nella stanza, creando un caos inaspettato!
L’intrusione inaspettata
Nel quartiere romano di Tor Cervara, una band locale si è ritrovata faccia a faccia con un ospite decisamente insolito durante le prove musicali. Quello che sembrava un’innocua lucertola si è rivelato essere un serpente, nascosto tra i pannelli fonoassorbenti della sala di registrazione. I musicisti di “La Scelta” hanno vissuto momenti di vera suspense, scoprendo che l’intruso era un biacco, un ofide non velenoso ma pur sempre una sorpresa elettrizzante.
I fatti dell’incidente
Mercoledì 30 aprile, il quintetto romano – attivo dal 2003 – ha dovuto interrompere le sessioni quando il serpente è apparso all’improvviso. L’esperto intervenuto ha descritto la cattura come una vera caccia al tesoro: dopo ricerche estenuanti, ha estratto un giovane biacco di circa un metro da un tubo metallico di un dispositivo elettronico. Il rettile è stato poi rilasciato in sicurezza al Rifugio del Lupo, lasciando i musicisti a chiedersi come fosse entrato.
Un precedente simile
Non è la prima volta che Roma si trasforma in un set da film con serpenti protagonisti. Lo scorso 15 aprile, in una villetta sulla Bufalotta, un’altra avvistamento ha scatenato il panico: un serpente, scambiato inizialmente per una vipera, è stato inseguito dal cane dei proprietari. Si trattava in realtà di una innocua Natrice del collare, una biscia d’acqua, ma l’episodio ha dimostrato quanto questi incontri possano essere imprevedibili e affascinanti. Chissà quanti altri segreti striscianti nascondono le strade della Capitale?
Cronaca
Il presunto romano deceduto sul Monte Toc in Veneto è Rinaldo Vuerich, tra i migliori piloti di parapendio.

#TragediaNelCielo La misteriosa scomparsa di Rinaldo Vuerich, il leggendario pilota di parapendio che ha incantato l’Italia, ti lascia senza fiato! #Parapendio #AvventuraExtrema
Chi era Rinaldo Vuerich
Rinaldo Vuerich, un’icona del volo libero, aveva 55 anni e alle spalle ben 30 anni di esperienza nei cieli. Considerato uno dei migliori piloti di parapendio in tutta Italia, era originario di Fiumicello e aveva ottenuto il brevetto nel 1994. Di giorno, lavorava nella falegnameria di famiglia a Roma, ma il suo vero amore era il cielo, che lo ha reso celebre tra appassionati e amici.
L’incidente che ha scioccato tutti
Mercoledì 30 aprile, durante un’escursione sul monte Toc nel Bellunese, qualcosa è andato storto. Rinaldo è precipitato da un’altezza di 1.480 metri, urtando prima contro una roccia e poi finendo a valle. Un compagno di volo ha lanciato l’allarme, ma quando i soccorsi sono arrivati, per lui non c’era più nulla da fare. La sua salma è stata trasportata in obitorio per gli accertamenti necessari.
I toccanti ricordi degli amici
Sui social, amici e ammiratori hanno condiviso storie commoventi che rivelano il carisma di Rinaldo. Giuseppe lo ha ricordato con parole emozionanti: “Eccoci in una delle nostre meravigliose avventure. Ora però, sei salito davvero troppo in alto amico mio. Tienici sempre d’occhio e veglia su di noi. Per puro caso, proprio oggi ho rifatto la stessa foto, ma senza più te”. Giorgio ha aggiunto: “Ricordo che, partiti da Serrone, avevo cercato di stargli dietro fino a Sora. Mi diceva ‘te con la vela blu, che stai a gira’ lassù, segui me’. Era quel tipo di energia che ispirava tutti, sia nei voli brevi che in quelli epici sopra i 100 chilometri”.
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