Salute e benessere
“Gli animali domestici potranno essere curati con farmaci umani”
“Gli animali domestici potranno essere curati con farmaci umani”: l’ok del Ministro Speranza al decreto.
Gli animali domestici potranno essere curati con farmaci umani. Una buona notizia, attesa da anni, per tutti gli amanti degli amici a quattro zampe. Attesa anche dal punto di vista economico: per alcune patologie, stima il Ministero della Salute, le famiglie potranno infatti risparmiare fino al 90%. La prescrizione avverrà a cura dei veterinari, che dovranno badare che il farmaco ‘umano’ abbia lo stesso principio attivo di quello ‘animale’. E’ dalla metà degli anni Duemila che ci si batte per quest’obiettivo: nel mirino i prezzi ‘troppo alti’ dei farmaci veterinari, che spesso portano ad incrementare il fenomeno dell’abbandono. In questo modo, invece, secondo Speranza, si garantisce “non solo un gesto d’affetto e riconoscenza, ma anche un’importante funzione relazionale e sociale, svolta dagli animali verso gli umani. Il tutto per tenere insieme il nostro benessere, quello degli animali e anche dell’ambiente“. Il provvedimento, commenta soddisfatta la Lav (Lega Anti Vivisezione), interesserà “circa 15 milioni solo tra cani e gatti” e consentirà di estendere il diritto alla cura “a tutti gli animali, anche a quelli che non hanno una casa“. Si tratta oltretutto, spiega l’associazione, di un decreto “molto importante in un periodo in cui anche gli effetti della pandemia hanno ridotto il potere d’acquisto di molti italiani”. I benefici ricavati, conclude, “non solo non graveranno sulla finanza pubblica, ma permetteranno un risparmio alla collettività, facendo risparmiare i Comuni sulle cure veterinarie e favorendo le adozioni“.
-
Video7 giorni agoRoma, caos su quattro ruote: tassista trascina un’anziana allo sportello
-
Roma e dintorni7 giorni agoRieti, incidente sulla Salaria: due morti
-
Roma e dintorni5 giorni agoRoma, evitato blocco dei veicoli euro 4 e 5: approvata delibera
-
Roma e dintorni5 giorni agoIncidente Roma, eseguita l’autopsia sulla vittima. Migliora l’amica che era in auto con lei

