Coronavirus
Green pass falsi con chiavi rubate: “Due intestati ad Hitler”
Green pass falsi con chiavi rubate: il caso finisce sotto la lente di Bruxelles

Green pass falsi con chiavi rubate. Le quali, dopo il furto, sarebbero servite in rete per creare programmi in grado di generare i certificati fuori norma. I codici non sarebbero stati sottratti in Italia: la Sogei, la società in capo al Ministero dell’Economia che si occupa della fornitura nel nostro paese, non avrebbe infatti subito violazioni da hacker. Intanto però si sarebbe già corso ai ripari, rendendo nulli tutti i GP ottenuti con quelle chiavi. Questa mattina la situazione sarà al centro di un vertice europeo tra i tecnici interessati. Ignoto al momento quanti codici siano stati rubati e se ce ne siano anche di italiani. Le indagini sarebbero tuttavia in corso e serviranno a far luce su questi aspetti.
Curioso infine come, tra le certificazioni in circolo, ve ne siano ben due intestate ad Adolf Hitler, differenti per data di nascita: una riporta infatti il primo gennaio 1900, l’altra il 1930. Una, perfettamente funzionante, sarebbe stata venduta per 300 euro da un cittadino polacco su un forum del dark web.
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