Attualità
Bassetti e Pintus sfottono il governo Draghi sull’uso delle mascherine: “Un paese ridicolo”. (Video)

Il dottor Bassetti e Pintus strepitoso siparietto su Instagram
Se parti con un volo da una città italiana c’è l’obbligo della mascherina, ma se arrivi con un volo estero in una città del nostro paese, quest’obbligo viene meno. Ma che senso ha? Se lo sono chiesti, attraverso un simpatico siparietto social il dottor Matteo Bassetti e Pintus che, attraverso Instagram, hanno fatto chiarezza sull’utilità della mascherina, raccontando quanto accaduto al comico che racconta la sua vicenda direttamente da un volo di linea.
“Mascherina obbligatoria per tutti? Assolutamente no. La mascherina serve per le persone anziane e le persone fragili” esordisce così il Dottor Bassetti. Poi è la volta di Pintus che direttamente da un volo racconta che “Allora l’uso della mascherina in aereo: se parti dall’Italia sì, se invece parti dall’estero e torni in italia no. Come mai? E perché il Covid all’estero difficilmente….. dall’Italia ti fa un bucio di ….. così, poi uno bestemmia…”
Il dottor Bassetti contro le mascherine obbligatorie in aeroporto
“Condivido l’analisi che è stata fatta da Pintus e con la quale mi sono fatto anche una bella risata. Se parti dall’Italia deve metterti le mascherine, se invece arrivi dall’estero non devi metterti la mascherine. Un paese ridicolo. Bisognerebbe dare una linea unica. Chi deve mettere chi questa benedetta mascherina? Facciamola mettere agli anziani, facciamola mettere ai fragili, e agli altri diciamo che possono vivere la loro vita”.
“Non dimentichiamoci che quando le mascherine erano obbligatorie, gennaio 2021, avevamo 150.000 contagi al giorno, con una variante molto meno contagiosa. Non diciamo che l’unico modo per uscire dal problema è l’uso delle mascherine. Sarebbe raccontare delle grandi frottole alla gente. Comunque Pintus a me fa morire dal ridere”.
Bassetti e Pintus hanno ragione, ma questo covid ma come funziona? Speranza e Draghi diano spiegazioni.
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Attualità
Panico nei cieli: Volo Alicante-Fiumicino diventa un ottovolante aereo

#IncuboInQuota: Turbolenze e Panico a Bordo di un Volo per Alicante! 😱✈️ #Viaggi #Aereo
Un’esperienza da incubo quella vissuta dai passeggeri di un volo diretto ad Alicante. “Più l’aereo scendeva e più peggiorava la situazione,” racconta un viaggiatore a Fanpage.it. Durante la discesa, il terrore si è impadronito dei passeggeri mentre l’aereo mostrava segni di instabilità.
“Panico a bordo,” descrive chi c’era, mentre il pilota decideva improvvisamente di riprendere quota per gestire la situazione. Secondo la testimonianza, questi sono stati “gli attimi peggiori,” con la tensione che cresceva minuto dopo minuto. La gravità del momento è stata accentuata dal malore di un passeggero, tanto da richiedere l’uso di una bombola dell’ossigeno da parte delle hostess.
Il racconto del testimone lascia chiaramente intendere quanto drammatica possa risultare un’esperienza simile. Un episodio che riporta l’attenzione sulle difficoltà dei viaggi aerei e sui riflessi pronti necessari da parte dell’equipaggio di cabina.
Un’occasione, quella di questo volo, per riflettere sull’importanza della sicurezza e della preparazione quando si tratta di affrontare l’inaspettato in aria.
Italia
Eseguito lo sfratto del centro Sociale Leoncavallo. Dopo anni lo stato vince la battaglia

Sfrattato e sgomberato il centro sociale Leoncavallo di Milano.
Milano: eseguito sfratto del centro sociale Leoncavallo
In questo momento a Milano stanno eseguendo lo sfratto del centro sociale Leoncavallo. La notizia battuta dalle agenzie di stampa informa che è stato eseguito il provvedimento di sfratto dell’immobile occupato abusivamente dal centro sociale Leoncavallo. Poco prima delle 9 l’ufficiale giudiziario con la collaborazione della polizia di Stato ha fatto accesso nell’ex cartiera di via Watteau.
Leoncavallo sfratto rinviato 100 volte
Lo sfratto del centro sociale di via Watteau era stato rinviato un centinaio di volte e lo scorso novembre il ministero dell’Interno era stato condannato a risarcire 3 milioni ai Cabassi, proprietari dell’area, proprio per il mancato sgombero. Nei mesi scorsi l’associazione Mamme del Leoncavallo aveva presentato una manifestazione d’interesse al Comune per un immobile in via San Dionigi che poteva rappresentare un primo passo per lo spostamento del centro sociale dall’attuale spazio. Lo storico ‘Leonka’, così lo chiamavano a Milano occupa lo spazio in via Watteau dal 1994.
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