Cronaca
Roma, coniglietti incatenati sotto il sole: interviene l’Oipa
Roma, coniglietti incatenati sotto il sole: orrore in un palazzo in zona San Giovanni

Roma, coniglietti incatenati sotto il sole. Gli animali, due, un maschio e una femmina, sarebbero certamente morti se non fossero stati trovati. Una catena, che qualcuno aveva loro posto al collo, gli impediva infatti di muoversi, costringendoli a sopportare le altissime temperature di questi giorni. In più, nessuno aveva provveduto a dare loro né cibo né acqua. Per fortuna, l’intervento dell’Organizzazione Internazionale Protezione Animali è stato decisivo per salvargli la vita. L’episodio, che risale alla scorsa settimana, è stato segnalato da un condomino e dal portiere del palazzo dove i coniglietti vivevano.
CONIGLIETTI INCATENATI, IL RACCONTO DELL’OIPA
Quando sono stati trovati, sul terrazzo condominiale, gli animali si trovavano stretti uno accanto all’altro. “Il maschio – racconta una delegata Oipa – aveva gli occhi arrossati, mentre la femmina era piuttosto magra. Così li ho presi e portati via“. Ma, così facendo, ha scatenato la dura reazione dei padroni dei coniglietti incatenati: “Mi hanno aggredita – prosegue la donna – E non è servito dirgli che ero una guardia zoofila intervenuta per un’emergenza. Mi hanno insultata, dicendo che gli animali stavano bene e che dovevo andarmene“. Invece la situazione faceva vedere ben altro: “Erano estremamente sofferenti. È un miracolo che li abbia trovati vivi“.
CONIGLIETTI INCATENATI, PROPRIETARI NEI GUAI
Adesso l’Oipa, con l’ausilio di un’altra associazione locale, è riuscita a trasferire i due coniglietti in un rifugio. E qui resteranno finché non troveranno un’altra famiglia che si prenda davvero cura di loro. “Grazie a delle tenaglie abbiamo tolto loro le catene. Poi gli abbiamo dato acqua e verdure fresche“, aggiunge la delegata. Che conclude spiegando che i proprietari non la passeranno liscia: “Il nostro sportello legale in questi giorni con una lettera denuncerà l’accaduto all’amministratore del palazzo, cui chiederà informazioni. Dopodiché, sarà sporta denuncia per maltrattamenti“.
Cronaca
A Fiumicino, una barca a vela con cinque persone a bordo si incaglia vicino alla riva.

IncredibileSoccorsoAlMare Quando un’esercitazione diventa una vera e propria avventura in alto mare? A Fiumicino, una giornata di sole e spiagge affollate si trasforma in un dramma improvviso che lascia tutti senza fiato! #EmergenzaSpiagge #AvventuraInMare
Da Esercitazione a Emergenza Reale
Immaginate una tranquilla esercitazione della Capitaneria di Porto, pronta per l’estate, che improvvisamente si trasforma in un intervento vero e proprio. Succede tutto in un baleno: una motovedetta Sar classe 800, impegnata in acque del litorale nord di Fiumicino, riceve un’allerta da non ignorare. Una barca a vela è in difficoltà, bloccata a pochi metri dalla riva, in un’insenatura nascosta vicino al vecchio faro. Non è una simulazione, è reale!
Il Soccorso Epico di una Famiglia in Pericolo
Cosa succede quando una famiglia di cinque persone si ritrova bloccata su una barca incagliata? I sommozzatori della Capitaneria entrano in azione, vigilando i fondali e liberando l’imbarcazione con precisione chirurgica. Dopo averla messa in sicurezza, la barca rientra finalmente in darsena, vicino al Circolo Velico di Fiumicino. Per fortuna, nessuno è rimasto ferito – ma chissà cosa avrebbe potuto succedere se non fossero intervenuti in tempo!Consigli per Non Finire in Un’Incredibile Avventura
Con l’arrivo della stagione balneare, la Capitaneria di Porto avverte: “Attenzione, il mare può riservare sorprese!” Raccomandano la massima prudenza, mantenendo distanze sicure dalla costa e un approccio conservativo durante la navigazione. Intanto, sulle spiagge di Fregene, unità cinofile e squadre della Guardia Costiera simulano soccorsi a bagnanti, con tuffi adrenalinici dai gommoni. Ma per alcuni, come in questo caso, il pericolo è fin troppo reale… Che lezione impareremo da questa storia mozzafiato?
Cronaca
Armi modificate pronte per la vendita illecita: laboratorio clandestino scoperto ad Anzio

ArmiClandestineRoma: Hai idea di cosa accade nelle officine segrete che armano i criminali della costa romana? Preparati a un racconto da brividi!
La Scoperta Shoccante
Immagina un’officina nascosta dove armi comuni vengono trasformate in pericolose macchine da guerra, pronte a finire nelle mani di pusher e bande criminali. È esattamente ciò che hanno sgominato gli agenti del commissariato di Anzio, scoprendo l’attività di un 62enne di Velletri, Gabriele Perrone. In quella che sembrava una semplice officina “fai da te”, gli investigatori hanno trovato pistole modificate, munizioni e altre armi da fuoco, tutte destinate al mercato nero con prezzi esorbitanti che potrebbero farti rabbrividire.
Gli Arresti Inseguimento
Non finisce qui: le indagini, partite da una sorveglianza intelligente sul territorio, hanno portato all’arresto di un 20enne romano, Gabriele Schinzari. Intercettato durante un inseguimento lungo la Nettunense, a bordo della sua auto, il giovane è stato trovato con involucri di crack, 550 euro in contanti e, tra i sedili, una pistola scacciacani con un colpo in canna – pronta per l’azione e capace di trasformare una serata qualunque in un incubo.L’Arsenale Nascosto
Le perquisizioni nelle abitazioni hanno svelato segreti che sembrano usciti da un thriller: in quella di Schinzari, un arsenale occulto tra lenzuola e vestiti, inclusa una pistola modificata e silenziata con proiettili nascosti in un maglione. Negli altri ambienti, oltre 300 dosi di cocaina e marijuana già pronte per lo spaccio, più un libro artigianale – il “dizionario dello spaccio” – che nascondeva 5.000 euro tra le pagine. Potresti non credere a cosa si cela dietro una porta apparentemente innocua.
La Rete dei Trafficanti
L’operazione ha raggiunto il culmine con l’arresto di un 26enne romano, Cristian Maggi, colto di sorpresa nel suo appartamento. Qui, gli agenti hanno rinvenuto agende contabili piene di nomi di clienti e soci, tra cui quello di Schinzari, confermando i legami tra i sospettati. Sequestrati anche 200 grammi di hashish e cocaina, oltre a 3.000 euro in contanti – un vero e proprio catalogo di un impero sotterraneo che potrebbe coinvolgere molto più di quanto pensi.
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